*7:00 a.m.*
"Cazzo cazzo cazzo. Harvey svegliati é tardissimo" urlo scrollandomi lui di dosso.
Si, abbiamo dormito insieme.
"Eh? Ah si. Non ti accompagno io" dice girandosi dall'altra parte e continuando a dormire
"Come?! E con chi vado?!" mi blocco
"Con lui" dice indicando la finestra
Mi affaccio. Rye é là sotto ad aspettarmi
"no no no. Te lo scordi. Ma poi che vuole quello lì. Chi l'ha chiamato? Alzati su. Andiamo." gli ordino
"no! Tu ora vai con lui. Gli ho parlato. Vuole spiegarti"
"hai battuto la testa per caso?! Io non ci vado con quello. Non puoi farmi questo." sento una lacrima scendere
"t-ti p-prego. Non farmi andare con l-lui" sto per piangere ma mi abbraccia
"non vorrei nemmeno io. Ma devi andare con lui. Io ho da fare e non posso accompagnarti" mi lascia un bacio sulla fronte e va in bagno a cambiarsi
vuoi dargliela vinta?
No subconscio, no. Ma devo
non dire che non ti avevo avvertita poi
Mi vesto pure io e scendo.
"buongiorno" accenna un sorriso cercando il mio sguardo
"b-buong-giorno" non ho il coraggio di guardarlo. Non lo sopporterei
"andiamo?" chiede salendo in macchina
non rispondo, mi limito a salire
"s-senti-" diciamo entrambi all'unisono
"va' prima tu" dice ridendo
"no vai tu" dico accennando una riasata
"ascolta. Quello che hai visto ieri. Non è come pensi. Ho detto io ad Eleonora di fingere quella scenata, ok? Mi ha dato molto fastidio come sei saltata addosso a quel 'Harvey'. Non posso sopportare la mia donna che abbraccia un altro." dice con molta fretta
io l'avevo detto che non dovevi andare con lui
Fatti i cazzi tuoi subconscio!
"I-io non so che dire. Veramente" sputo le prime quattro cose che mi vengono in mente
In macchina il silenzio rimbomba e, mentre sono immersa nei miei pensieri, lui ferma la macchina e una voce soave mi risveglia
"You told me that you love me from the start..." si interrompe convinto che io avrei continuato.
Aveva ragione.
"...don't break my, break my, break my, break my heart" rispondo con voce sottile
"Ora si che ti riconosco" dice prima di lasciarmi un caldo bacio sulle labbra
"Scusami" si stacca e abbassa lo sguardo
"Non ti nego che ci sono rimasta malissimo. Ma mi fa piacere sapere che quello che ho visto era tutto per finta" dico guardandolo negli occhi
"Questo significa che mi perdoni?" chiede
"No. Questo significa che dovrai farti perdonare" dico con un sorrisino malizioso
"Che dovrei fare per esempio?" mi regge il gioco
"Portarmi al lavoro in tempo, per esempio" rido
"Ah già" si mette una mano in fronte, accende e accelera a tavoletta
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"Buongiorno" dico entrando nell'ufficio del direttore
"Buongiorno, lei deve essere la nuova cameriera" mi viene incontro
"Prego, venga con me. Le mostro cosa dovrà fare oggi" dice indicandomi il bancone
"Io vado, vengo a prenderti dopo" vedo Rye sussurrare uscendo
"A dopo" ricambio
"Loro sono i suoi colleghi.
Kirsten, Giulia, Loren e Diana"
"Una caffetteria prettamente femminile" mi viene da ridere
"Già" ride anche lui
"Io sono il sig. Dreelan. Ma puoi chiamarmi Blair"
"Ok, per oggi devo fare cosa?" non vedo l'ora di iniziare. Starbucks é da sempre la mia caffetteria preferita, e adesso, lavorarci é un sogno.
"Per oggi puoi stare con Diana. Poi deciderai tu con chi stare"
"Ok, grazie Blair"
"Ehi ciao. Tu devi essere la nuova, non é così?" dice quella che presumo sia Diana
"Si. E tu devi essere Diana, non é così?" le reggo il gioco. Già mi sta simpatica
"Esattamente! Come hai fatto a scoprirlo? Deve essere stato Blair. Appena lo vedo quello che gli faccio..." dice in modo ironico
Scoppiamo a ridere
"Ragazze! So che ridete. Al lavoro!" ci strilla Blair dall'ufficio
"Si si andiamo. Non si preoccupi" dice Diana alzando gli occhi al cielo
"È un po' scorbutico ma ti ci abituerai presto...è un buon capo in fondo" spiega Diana
"Allora...che facciamo?" chiedo impazientissima
"Regola numero 1: mai cambiare discorso con Diana
Regola numero 2: sei in una caffetteria...lo shampoo ai criceti paraplegici non lo puoi fare sicuramente
Regola numero 3: ho finito le regole inutili di Diana quindi iniziamo a fare qualche caffè" dice elencando
Adoro questa ragazza.*finito il turno*
"Ciao, ci conosciamo?" vedo qualcuno di familiare avvicinarsi a me ma non riconosco l'identità
No. Non può essere lui
"Che ci fai tu qui? Che vuoi ancora da me?"
"Tranquilla Carola. L'ultima volta é stata un po' come dire, quasi una 'sveltina'. Non ricordo bene. Ti va di rinfrescarmi la memoria?" dice un sorriso malizioso
"No, lasciami. Brutto verme schifoso. Vattene" urlo attirando l'attenzione di qualche passante
"Smettila!" mi tira uno schiaffo
"Non vorrai farmi arrestare. Non é così?" continua tappandomi la bocca con una mano e con l'altra mi afferra un braccio e mi trascina
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P.S. Ti Amo ♥
FanfictionCarola é una 18enne che per inseguire il suo sogno si ritrova nella più sperduta città dell'Inghilterra, Slough