"Dove mi vuoi portare?" sono preoccupatissima.
"Tu seguimi" dice spostando la sua mano dalla mia spalla al mio culo
"LASCIAMI!" urlo cercando di liberarmi ma mi stringe ancora di più
_drin drin drin_
"Che fai? Non rispondi?" dice lui con il suo solito sorrisetto da maniaco
"No. Non sono cazzi tuoi" dico facendo spallucce. É Rye. Non posso rispondere. Non ora.
"E invece risponderai" mi strappa il telefono dalle mani con i suoi soliti modi gentili. Risponde e mette vivavoce
"_pronto_"
"_p-pronto Rye_"
"_dove sei? TI sto aspettando da mezz'ora. Esci che sono qui. Andiamo a casa dai_"
"_n-non posso. Sono uscita prima oggi...sono per strada. Ma non ti preoccupare è tutto ok_"
"_sicura? Non si direbbe dalla tua voce_"
"_s-si, davvero_"
*fine chiamata*
"Perché mi fai questo. Che ti ho fatto?" ho gli occhi pieni di lacrime ma non posso piangere qui con lui. Voglio Rye, lo voglio ora.
"Non ricordi? Davvero non ti torna nulla in mente? Beh, peccato" mi stringe un polso. Lo sta tenendo come fosse una cosa preziosa. Troppo preziosa. Mi fa male.
"Una cosa sola ricordo. Quanti schifo mi facevi e mi fai. Va al diavolo!" gli sputo in faccia e, liberandomi dalla sua presa, scappo.
"_Rye_"
"_si, dimmi_"
"_vienimi subito a prendere. Fai prima che puoi_"
"_arrivo_"
*fine chiamata*
Per fortuna é un ragazzo molto puntuale. Salgo in macchina, gli ordino di accelerare e non fermarsi. Così fa.
"Allora. Mi devi dire perché piangi, perché tutta questa fretta, perché non sei salita quando ti ho chiamato la prima volta-"
"SMETTILA!" urlo scoppiando a piangere.
Ferma di botto la macchina.
"Vieni qui" mi stringe tra le sue possenti braccia e mi bacia la fronte
"Che succede?" chiede alzandomi il mento con due dita
"Andiamo a casa" lo imploro
"Ma poi mi dici che hai?"
"Si. Poi. Intanto vai" scandisco bene.
Scoppia a ridere.
"CHE CAZZO TE RIDI?! CREDI CHE QUESTE LACRIME SIANO DI GIOIA, EH?" urlo incazzata.
Ride sempre di più.
"TI VUOI MUOVERE O NO?!" non capisco perché non si smuova
"Si si. Calmati però" accelera continuando a ridere
"Vaffanculo." mormoro sottovoce
"Come scusa?" sta continuando a ridere
"VAFFANCULO
VAFFANCULO
V-A-F-F-A-NCULO"
"CHIARO IL CONCETTO?" continuo urlando
"CRISTALLINO!" urla anche lui.
Scoppiamo entrambi a ridere, cioè io scoppio a ridere. Lui lo stava già facendo.
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"Eccoci arrivati" ferma la macchina
"Bene. Saliamo." sputo fredda
"Eh no. Così no." mi guarda male
"Cosa? Che ho fatto ora. Sentiam-" mi prende a sacco di patate. Cerco di dimenarmi ma la sua presa é troppo forte cazzo.
"LASCIAMI!" scoppio a ridere
"Ecco. Ora si che va meglio" mi fa scendere e sorride.
Saliamo e proprio mentre sta aprendo la porta
"Rye!" lo chiamo
"Si. Dimmi" si gira
"Ho bisogno di parlarti. Ti prego" lo imploro
"E va bene. Fammi cambiare e arrivo. 2 minuti" dice entrando e chiudendosi la porta alle spalle*25 minuti dopo*
*toc toc toc*
"Era ora! È aperto!" urlo dalla cucina
"È qui che devo consegnare 2 pizze e tante coccole?"
WAIT WAIT WAIT. QUESTA NON È LA VOCE DI RYE...
Lo so subconscio, lo so.
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P.S. Ti Amo ♥
FanfictionCarola é una 18enne che per inseguire il suo sogno si ritrova nella più sperduta città dell'Inghilterra, Slough