Capitolo 23

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Si risiede, noto che si tiene stretta la felpa a se.
"Che nascondi lì sotto?" chiedo con sguardo severo
"Nulla." sputa freddo
"Non ti credo. Leva la felpa, su"  la sollevo un po' ma mi blocca
"Ho detto no." dice con voce ferma
"E io ti ho detto si!" ribatto
"Fatti i cazzi tuoi" sputa
non l'ho mai visto così
Nemmeno io Giacomo, nemmeno io...
"Non mi costringere a levartela. Sai che posso benissimo farlo" mi avvicino a lui.
Rye è seduto su una sedia nella parte opposta della stanza rispetto a dove siamo noi.
Non è geloso.
Non ha lo sguardo di uno che farebbe a botte solo perché la 'sua donna', come dice lui, è con un altro.
Anzi. Sembra sereno, quasi divertito a quella scena.
"Ah si? E cosa avresti intenzione di fare eh?" mi dice Harvey a mo' di sfida
"Lo scoprirai presto" gli reggo il gioco.
Mi avvicino a lui, gli do uno spintone amichevole e lo faccio cadere sul divano. Mi metto accanto a lui e inizio a fargli il solletico.
Come da bambini. Non è cambiato nulla.
"RYE! AIUTAMI!" urla
"Ma non se ne parla proprio...è troppo bello da vedere" ride
Io non faccio caso alle loro parole.
Nella mia mente rimbombano solo i ricordi d'infanzia.
"RYE! VUOI DAVVERO FARE MORIRE UN SOLDATO IN GUERRA??" urla Harvey
COSA HO APPENA SENTITO?!
"E va bene. Ma mi devi un favore" si avvicina. Mi prende a sacco di patate (come è solito fare) e mi butta a terra. Mi tiene bloccata, è a cavalcioni su di me e tiene le mie mani in una sua da muratore. Fa alzare Harvey e iniziano a farmi il solletico.
"BASTAAA"
"VI PREGOOO"
"NON CE LA FACCIO PIÙÙÙ"
rido ma non mi ascoltano
MA TUTTO QUESTO MASCHILISMO È SPUNTATO AD APRILE?!
GIACOMO AIUTARMI ALMENO TU EH?
no no...sono un ragazzo io. Devo stare con loro
MASCHILISTA
gne gne gne
Finalmente la smettono. Rye si alza da sopra di me e mi aiuta a sollevarmi.
"Dovresti dimagrire un po' sai? Sei pesante" mormoro
"Ricomincio?" mi risponde a tono
"NO NO NO PER FAVORE..." supplico
"...SEI PERFETTO COSÌ COME SEI" continuo
"Ora va meglio. Vieni qui" mi prende i fianchi e mi avvicina a lui.
Ho la faccia appoggiata al suo petto. Sento il suo battito ancora accelerato per poco fa. Sorrido. Non so il motivo preciso.
Mi solleva il mento con due dita
"Perché sorridi?" sorride anche lui
"Così, ne ho voglia" faccio spallucce
"Fattela venire più spesso sta voglia allora" mi sussurra all'orecchio
"*tosse tosse* d'accordoooooo
Siete carinissimi, pucciosi e troppo aww...ma tu non eri quella della 'valigia' del pronto soccorso?" ci guarda Harvey
"E poi...NON VI VERGOGNATE?? MI FATE SENTIRE UNA MERDA. STO ANCORA SINGLE IO!" continua
Io e Rye scoppiamo a ridere.
"Si eccomi. Arrivo. Arrivo" dico avvicinandomi a lui
"Da quanto vi conoscete?" chiede Rye mentre disinfetto il labbro di Harvey
"18 anni" diciamo all'unisono
"Wow...la sopporti ancora?" fa l'occhiolino ad Harvey
"E già, mi tocca" risponde
Alzo gli occhi al cielo

*10 minuti dopo*
"Ecco fatto!" dico
"Ho fame" dice Harvey
"Anch'io, vieni a casa con noi. Mia mamma ha fatto la pasta" mi alzo
"TUA MAMMA?! PASTA?! QUELLA CHE CI FACEVA DA PICCOLI?! QUELLA BUONA BUONA?!" sclera
"Si Harvey, la comunissima lasagna" rido
"VABBÈ MA COME LA FA TUA MAMMA NON CE N'È" sclera ancora di più
"Allora...vieni?" chiedo. La risposta già la so. Ma vederlo sclerare è stupendo
"E ME LO CHIEDI PURE?! OVVIO!!!" strepita prendendo giubbotto, telefono e chiavi
Saliamo in macchina
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"MAMMAAAAAAAA" Harvey corre incontro mia madre appena la vede. La chiama anche lui mamma.
"HARVEYYYYYYY. CURÙ. DOVE SEI STATO? MAMMA MIA COME SEI FATTO BELLO" lo abbraccia scrutandolo da capo a piedi
"Allora...quando si mangia??" chiede Harvey con gli occhi a cuoricino
"Ora. Entra pure" si sposta per farlo entrare
"Buona sera" le si presenta Rye davanti
"Oh ciao caro. Come sta la mia piccina?" chiede
"Benissimo!" spunto io da dietro Rye
"Gliel'ho trattata come meglio potevo" le fa l'occhiolino lui
"Lo vedo. Entrate dai, che si raffredda" dice.
Ceniamo e poi Rye...

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