Capitolo 10

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"Harry è finita davvero.."

"Mi dispiace, davvero" dice e mi accarezza dolcemente la testa

"Cosa farò adesso?"

"La dimenticherai, con il tempo ovviamente"

Mi libero dalle sue braccia e mi posiziono di nuovo davanti a lui. Il distacco mi fa rabbrividire.

"Sai, ho passato la mia infanzia solo con mia sorella, non ho mai avuto amici, stavo sempre da sola in classe, non parlavo mai.

Ho passato il tempo a sentire urla dei miei e a vederli buttarsi addosso oggetti. Mi ricordo solo che quando ero piccola ero sola, i miei genitori erano occupati a buttarsi merda addosso invece che a preoccuparsi di sapere perchè non parlavo mai. Mia sorella era il contrario e mi dava la forza molte volte, era anche lei a rassicurami quando probabilmente avrei dovuto farlo io.

I miei professori mi incoraggiavano sempre ad unirmi con la classe ma ho sempre avuto paura di relazionarmi. Quando ero con Effy, ero me stessa. Lei è la mia persona.

Se non avessi avuto lei vicino a me probabilmente non so cosa avrei fatto. Non so cosa c'è di sbagliato in me, davvero, amo e amavo stare da sola. Bere una tazza di the caldo e leggere libri libri e libri, non sono mai stata con nessuno non mi sono mai innamorata di nessuno, poi il secondo anno di liceo, Grace si è trasferita a Bristol, abitava ad Oxford prima e appena l'ho vista ho provato qualcosa dentro che non capivo cosa fosse, non avendo mai provato niente anche a livello affettivo per qualsiasi persona.

Ovviamete non avevo coraggio per parlarle e inizialmete passavo il tempo a pensare a cosa fosse questo strano..impatto, che ho avuto verso di lei. Non potevo immaginare che mi piacessero le ragazze, quindi non immaginavo.."

"Liv.." Sorride

"Cosa?" Sto raccontando la mia vita ad Harry, no, non me ne sto facendo un problema e mi sento incredibilmente bene.

"Grazie.."

"Per cosa?"

"Per aver scelto me, comunque continua.."

Non so cosa rispondere a quello che ha appena detto. Ho scelto lui, sicuramente qualcuno lo ha scelto per me. Sorrido e riprendo fiato per continuare.

"Ma poi lei un giorno mi è venuta a parlare, io sono entrata nel panico e sono scappata via dalla classe. Parlo a testa bassa, con la voce strozzata agitando la mano con cui sto tenendo la sigaretta, mi prendo un secondo per respirare e continuo "Credevo di essere invisibile alle persone, nessuno sembrava essersi mai accorto di me eppure lei proprio lei,era venuta a parlarmi. Siamo state insieme quattro anni, e devi credermi la mia vita è iniziata quando ho conosciuto lei. Mi sono iniziata ad appassionare alla fotografia, ai colori alle tinte e ad associare tutto questo alle persone e credimi è una cosa bellissima."

Lui continua ad ascoltarmi in silenzio con un mezzo sorriso penetrando i suoi occhi nei miei ogni secondo di più. Non so cosa sia. Ma lo voglio vicino, terribilmente vicino.

"Ho continuato ad avere paura delle persone, quindi mi sono costruita una maschera che usavo davanti a tutti. Mi dimostravo una dura, una tosta che non scende a compromessi ma ero esattamente il contrario, ma per quanto odio la gente, qualsiasi tipo di persona, questo mio comportamento in un certo senso si è impossessato realmente a me.

Ho iniziato a frequentare gli amici di Grace e sembrava mi adorassero mentre io continuavano a fingere costantemente che mi andassero bene, ho iniziato a dare valore alle cose, ai sentimenti ma soprattutto a me stessa. Da quando ho conosciuto Grace, ho iniziato a ricoprire le mie pareti con fotografie da quattro anni fa fino a l'altro ieri lì su quelle quattro mura, si puó ripercorrere tutto quello che è successo in questi quattro anni, e quando sono arrivata qui ed ho aperto la porta della mia camera, è stato come cancellare la mia vecchia vita co una nuava.

These four wallsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora