Capitolo 4

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Dopo aver sistemato l'armadio con le mie cose ed essermi fatta una doccia, entro in camera.

Rabbrividisco accendendo la luce, il mio corpo è ancora bagnato e il vento che tira dalla finestra che avevo lasciato aperto da prima mi entra nella ossa.

Mi accosto per chiuderla e rimango per pochi secondi a fissare il quartiere reggendomi l'asiugamano al seno. Le case sono tutte in fila, basse e piene di finestre, tipiche londinesi; scaccio fuori un sorriso e mentre chiudo la finestra noto che nella casa davanti la mia, dalla finestra c'è una sagoma a fissarmi. Quasi sobbalzo chiudendomi la finestra davanti ma poi, ovviamente, riesco fuori. A volte mi sorprendo di come sia testarda.

"Hey!! Devo preoccuparmi dei maniaci già dal primo giorno che vivo qui?"

Riesce fuori. Le case sono incredibilmente vicine c'è solamente una piccola strada a dividere.

"Ma quale maniaci!" Esclama aprendo la finestra in una risata.

Ricevo un altro brivido. Stavolta non per il vento. Mi ritrovo davanti un ragazzo riccio con i capelli tirati all'indietro dai tratti del viso duri ma allo stesso tempo dolcissimi, posso intravedere i suoi occhi verdi anche da qui. Pelle chiara, labbra rosee.

Indossa una t-shirt a collo a V semplice bianca, riesco a intravedere dei tatuaggi sul suo petto ma non riesco a capire cosa siano, prima che mi soffermi a fissare anche gli innumerevoli tatuaggi sul braccio,scuoto la testa e mi appoggio sul davanzale. Non so per quanto tempo sono rimasta in silenzio, non so con che faccia lo sto guardando o se mi è caduto l'asciugamano di dosso, sono certa peró di una cosa;è decisamente la creatura più bella che abbia mai visto. Sbatto velocemente le palpebre e cerco di calmare il respiro. Per la prima volta in vita mia non riesco a proferire parola.Mi sento come un vetro davanti che non riesco a rompere per poter uscire,mentre stavo quasi per andare nel panico per fortuna lui parla.

"Tutto apposto? Ti sei spaventata?"

La voce è roca e calma, mi sconvolge così tanto da farmi finalmente sbloccare.

"No..emh.. Scusami sí in realtà"

ridacchio e sto mentendo. L'unica volta che mi sono spaventata è stata quando ho visto mia sorrella in una pozza di sangue. Da quel giorno sapevo che niente poteva farmi più paura se non ricordare quell'immagine. La verità è che ero completamente folgorata dalla sua bellezza. Rosso, celeste e nero. Sono sicura che quelli siano i suoi colori.

"Scusami tu.."

Dice sorridendo mentre si sistema con i gomiti fuori dalla finestra.

"Quindi ti sei trasferita oggi? Avevo visto il camion.." Si ferma per un secondo fissandomi

"scusami ma sei fradicia! Vai dentro o ti prende un colpo!"

"Non scusarti tutte queste volte mi irriti"

"Scusami"

ci guardiamo entrambi e ridiamo. Il suo sorriso è ancora più bello di quanto credessi.

"Comunque si è meglio che vada, sto per uscire, se non hai niente da fare potremmo fare un giro!"

"Emh scusami mi dispiace ho un impegno"

Mi vergogno da morire e probabilmente sarò arrossita. A cosa diavolo penso! Magari è fidanzato, non so neanche come si chiama se ha qualche disfunzione mentale e gli chiedo di fare un giro?

"Oh, no ovviamente! Non preoccuparti! Ci si vede in giro!"

"Harry.." Dice lui dedicandomi uno degli sguardi più intensi che abbia mai visto.

"Io sono Liv.."

"Piacere Liv."

Abbasso lo sguardo ancora imbarazzata ed entro chiudendo la finestra. Devo essere davvero stanca per aver chiesto a uno sconosciuto bello come il sole di fare un giro.

Il trasferimento improvviso, l'allontanamento da Grace, un nuovo inizio, una nuova camera bianca da ricostruire come feci quattro anni fa, la litigata con i miei e la promessa fatta ad Effy.

Sí decisamnte stanca.

Decido comunque di uscire. Rimanere qui dentro mi stanca più di fare una nuotata nel pieno oceano in tempesta.

Apro l'armadio e lascio cadere l'asciugamano a terra. Chiudo gli occhi e mi guardo nello specchio presente nell'anta. Probabilmente adesso ci sarebbe stata Grace a baciarmi il collo da dietro dopo esserci fatti una doccia insieme ma non c'è. Non ci sarà neanche domani o dopo domani o tra una settimana.

Continuo a guardarmi la pelle bianca, il mio corpo magro ma formoso i miei occhi verdi sono rossissimi per la stanchezza ma mi piacciono lo stesso. Asciugo i miei capelli castani chiari e mi vesto. Indosso un un semplice skinny jeans chiaro, le mie vans grigie e una maglia semplice bianca abbastanza lunga e larga con un giacchetto di jeans che mi arriva qualche centimetro sopra la laglia. Mi trucco velocemente con una linea di ilyner e tanto mascara. finalmente esco dalla camera. Controllo se mia sorella stia bene ed è seduta ai piedi del letto a leggere un libro.

È cosí bella, e sembra cosí esausta.

Mi sorride ed arrivo al piano di sotto. Mi importa poco dove siano i miei genitori, probabilmente già dormono. Prendo qualche sterlina sul davanzale vicino la porta ed esco. Prendo la strasa a desta che va verso la metropolitana quando mi sento fermare da dietro.

"Ho cambiato idea vengo con te..se ancora vuoi ovviamente"

These four wallsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora