Capitolo 5

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Mi giro di colpo e rimango senza fiato. Non credo mi abituerò mai alla sua presenza, è davvero bello.

Mi giro di nuovo di scatto e continuo a camminare per la mia strada

"Credo che dovrei dirti di no visto che mi sbuchi ambiguamente dal nulla!"

Dico mentre mi accendo una sigaretta.

"Dai, davvero credi sia una cattiva

persona?"

Ormai camminiamo uno vicino all'altra e lui mi prende l'accendino.

"Insomma, posso accompagnarti a fare questo giro, Liv?"

Lo guardo di nuovo. So che non dovrei andare, non ha per niente l'aria tranquilla ma non me ne faccio un problema, come il resto delle cose che ho imparato ad evitare e a farmele andare bene.

È buio e le luci della città durante la notte sono una delle mie cose preferite.

Alla fine mi arrendo pensando che un po di compagnia, dopo questa giornata, non mi faccia male.

"Andata!"

"Ottimo!"

Esclama lanciando un pugno di aria.

Entriamo in metro.

Leggere la cartina dell'underground londinese è come ritrovarsi davanti a dei simboli cinesi per chi non è abituato.

"Dai, dimmi dove vuoi andare hai due punti interrogativi al posto degli occhi" dice mentre ride ed io rido più forte di lui.

"Non so, Tower Bridge? Di sera è mozzafiato"

"Perfetto, seguimi" il treno arriva appena dopo arrivati alla banchina, e quando si aprono le porte lui mi fa strada per farmi entrare prima di lui.

Restiamo per la maggior parte del tempo in silenzio mentre io osservo con attenzione il tipico "tube".

Quanto amo questa città.

Mi affascina anche solamente la metropitana.

Piccola, bassa, colorata, e mi diverto da pazzi ogni volta a sentire quella voce femminile che esclama : Mind thd gap, between the train and the station" la ripeto sempre agitando l'indice e lui sorride fissando altro.

Io non ho mai avuto amici, se cosí posso chiamarli e non sono un tipo che parla con la prima persona che capita a tiro, ma Harry sembra simpatico, quindi per il momento non me ne faccio un problema. Anche se non ne sono abituata e la cosa di approcciarmi così con uno sconosciuto mi spaventa; ma dall'altra parte, non ne so il motivo, con lui sembra diverso.

Usciamo dalla metro e finalmente ci ritroviamo davanti al Tower Bridge. Mi appoggio alla ringhiera davanti al fiume mentre ammiro in silenzio il panorama.

Sento l'emozione crescere dal mio petto e i miei occhi diventano lucidi. I palazzoni dall'altra parte del fiume sono tutti illuminati e riflettono sul fiume, mi sento a casa.

Più di quanto mi ci senta a Bristol.

Lui mi raggiunge dopo pochi secondi, visto che io avevo fatto una piccola corsetta per arrivare il prima possibile.

Mi guarda in silenzio per alcuni secondi e riesco a sentire il suo sguardo su di me anche se io continuo a guardare davanti a me.

"Deve piacerti davvero questa città, ti brillano gli occhi più di questo fiume"

Sorrido al paragone.

"Sì, è il mio posto preferito."

"Da quanto non ci venivi?"

These four wallsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora