Capitolo 8

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Mi lascia sfogare per un po sopra il suo petto e quel contatto fisico mi spaventa ma allo stesso tempo non riesco a tirarlo indietro,lo sento non come la persona che conosco da due giorni ma da quella che conosco da sempre e che c'è sempre stata per me.

Sto così bene mentre mi affondo nel suo respiro e non riesco a capacitarmene il motivo.

Ho paura delle persone, di tutte le persone che conosco, paura che facciano male paura di fidarmi, di avvicinarmi ed è per questo che ho messo una maschera addosso che porto tutti i giorni con me, credono che non scenda a compromessi, che sia tosta che sia determinata e loro si avvicinano a me ed io sono costantemente terrorizzata da qualsiasi cosa a questo mondo.

Non ricordo un periodo della mia vita in cui sono stata felice, non lo sono mai stata neanche con Grace perchè l'amore in quattro anni mi ha praticamente sbriciolata in milioni di pezzi,ma lo ero adesso tra le braccia di Harry. Dovevo smetterla di pensare così tanto. Forse davvero questo è un nuovo inizio per me.

"Scusami io.."

"Non scusarti Liv.. Ci scambiamo scuse dal primo momento in cui ci siamo visti non ne ho bisogno"

Improvvisamente mi sento come quando sogni e improvvisamente ti senti cadere giù da qualcosa e ti svegli di colpo; ricevo un sobbalzo al cuore talmente forte da farmi un attimo sbiadire la vista.

Quello che mi ha provocato questo ragazzo con le sue parole, il suo atteggiamento, il suo sguardo, la sua avvicinanza e il modo quasi disperato di volermi aiutare è inspiegabile anche a me stessa.

C'è una volta nella mia vita in cui mi sono sentita così con una persona? Così libera, sicura? Mai. Mi fido di Harry. Mi fido di lui come non ho mai fatto con nessuno nella mia vita, lui sa come prendermi conosce già le mie necessità; nessuno mi aveva mai chiesto se avessi bisogno di essere capita.

Grace mi aiutava ma non aveva mai niente da dirmi, lei ascoltava ma non capiva e la maggior parte delle volte in cui le parlavo alla fine tutto mi ritornava dentro e mi portava quel magone allo stomanco grande come una voragine, perhè non assimilava niente.

Ecco perchè ho smesso di parlarle delle mie cose, e lei non mi ha più chiesto se ne avessi bisogno.

Harry vuole davvero capirmi, perchè? Voglio disperatamente capire perchè. È suo carattere? Mi prende in giro? Mi sto sbagliando? Sono così disperata da credere che lui lo stia facendo? Ecco, ci risiamo con le paranoie.

Per una volta vorrei non avere paura, non di lui perchè se adesso mi ritrovo a piangere tra le sue braccia è perchè in me è scattato qualcosa di decisamente grande.

"Harry..io devo capire.."

"Cosa?"

"Perché lasci che accada tutto questo? Che io mi lasci andare così con te? Ti rendi conto che è una cosa alquanto assurda? Ci conosciamo da due giorni, non mi sono mai fidata di nessuno e l'unica persona di cui mi fidavo non era in grado di capirmi e adesso perchè lo sto facendo con te?"

"A me sembra di conoscerti da una vita."

"Harry smettila di darmi queste risposte ovvie! È questa la cosa che mi fa impazzire non riesco a capire se lo fai per confondermi o se lo fai sul serio smettila!"

Quasi urlo mentre mi tengo le mani tra i capelli

"Liv, perchè ti sembra così strano che io voglia aiutarti?"

"Domande e risposte ovvie. Harry devi smetterla o finiró per cadere ancora di più"

"Rispondi alla mia domanda"

"Harry stai continuando cristo santo!"

"Liv non devi aver paura delle persone, soprattutto di me"

Sbarro gli occhi e mi alzo dalla panchina indietreggiando lentamente

"Cosa caspita sei tu? Sei frutto della mia immaginazione? Esisti porca puttana? Chi cazzo sei?"

Il mio tono aumenta ed io continuo a indietreggiare, lui si alza e i nostri sguardi si incastrano perfettamente credo di cascare a terra da un momento all'altro ma cerco di trovare le forze per allungare il passo e andare via.

"Fermati, Liv!"

"Altrimenti?" Dico con gli occhi colmi di lacrime girandomi mentre continuo ad indietreggiare

"Non voglio che te ne vada.."

"Cosa caspita vuoi da me?"

"Voglio che resti"

Mi arrendo e mi fermo mentre lui viene verso di me, i suoi occhi continuano ad essere incastrati con i miei e mi si presenta di nuovo quel dannato vetro davanti.

"No cazzo! No! Non deve andare così!"

"Che diamine ti prende?"

Stavolta anche lui alza il tono scrollandomi le spalle

"Harry non devi starmi così vicino, allontanati"

"Liv io non voglio farti male in nessun modo, credimi non ne avrei motivo!"

Il terrore nelle persone che ho da sempre mi sta facendo dubitare del fatto che io mi fida completamente di Harry e questo mi spaventa ancora di più.

"Dimmi cosa ti tormenta."

"Perchè dovrei dirtelo Harry? Tu chi sei?"

"Cristo io sto solo cercando di aiutarti!"

"Perchè?" Urlo

"Liv voglio solo che tu capisca che non devi sentirti in pericolo, ti comporti come se avessi paura di tutti quanti e hai molte cose che ti tormentano sei appena stata dieci minuti a piangermi addosso è per questo che sto qui, tu mi hai detto che avei bisogno di qualcuno bhe cazzo scusami se ci sto provando!"

Il suo sguardo e il suo tono è così sincero e generoso che improvvisamente le mie paranoie svaniscono definitivamente.

Non mi interessa di capire stavolta. Non voglio tirare fuori nessuna maschera, per la prima volta ho voglia di essere me stessa vicino a lui e per convincermene ho solo bisogno che lui mi dimostri che non sto sbagliando.

"Scusami.."

"non mi interessa che ti scusi voglio che tu risponda : ho capito."

"Ho un casino in testa non avrei voluto reagire cosí ero solo spaventata non mi sono mai ritrovata aqualcuno che cerca di capirmi oltre che ad ascoltarmi"

Ormai è fin troppo vicino che le nostre mani si sfiorano.

Basta pretendere Liv, puoi farlo stavolta. Harry è la persona giusta, forse dopo venti anni, sono riusciuta a trovarla.

"Non avere mai paura di me Liv"

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