POV di Harry
Il desiderio di averla è cresciuto dentro di me giorno dopo giorno dalla prima volta che l'ho baciata.
Non esiste nessuna attrazione più grande. Non l'ho mai percepita in vita mia. Adesso è sotto di me, mentre allunga le sue braccia su per il mio corpo cercando di spogliarmi. È questo quello che voglio? Sì. Ma odio il fatto che lei possa solo pensare che è l'unica cosa che voglio da lei. Ancora non so spiegarlo a me stesso. Prima che mio padre mi abbandonasse mi ricordo che ogni tanto gli piaceva ricordarmi che ognuno nella sua vita ha la propria persona. La persona che dal primo giorno in cui la si guarda negli occhi, la si conosce già. Quella a cui non c'è bisogno di trovare motivi, perchè, in niente. Il giorno in cui incontri la tua persona e riconosci che sia tale, devi solo lasciare che quello che senti accada. Dopo anni, l'ho trovata, la mia persona. La mia persona che adesso sta accarezzando i miei capelli e fissando le labbra mentre sono sopra di lei.
"Liv.."
"Non parlare."
"È.. È assurdo."
"Harry, non parlare." Mi copre la bocca con il suo indice ma io scuoto la testa.
"Liv, non credere che ti sono stato vicino da subito per arrivare a questo cosí presto. È successo tutto in fretta, non ci ho capito piú niente."
"Dillo e basta." Adesso le sue mani sono su entrambe le mie guance mentre i suoi occhi verdi si incastrano perfettamente ai miei, come sempre.
"Penso sempre che la gente si innamori in modi misteriosi, anche solo toccandosi, guardandosi, parlandosi, non credo più che serva il tempo per capirlo, perchè.."
"Dillo e basta perfavore."
"Ti amo." Sorrido continuando a fissarla
"Ti amo anch'io Harry."
La sua voce strozzata, i suoi occhi colmi di lacrime e il suo sorriso in questo momento sono la cosa piú vera abbia mai visto in vita mia.
Lei fa uno scatto portando me sotto di lei, mi bacia il torso, arrivando su al mio collo, la sento sorridere mentre succhia la mia clavicola ed io faccio lo stesso. Mi guarda, di nuovo, dannazione. Sta piangendo ed è decisamente troppo.
"Hey..che ti prende?"
"Scusami, è che sono felice.."
Scende e si siede davanti a me, mostrandomi i suoi seni perfetti. La sua pelle è bianca e i capelli gli cadono perfettamente sulle spalle. L'abbraccio ed il contatto del mio torso e il suo la fa sobbalzare.
Mi bacia, con passione, con forza, come non ha mai fatto prima.
Sento l'erezione del mio grembo crescere sotto i miei boxer e finalmente ci sdraiamo di nuovo uno sopra all'altro.
L'elettricità che c'è tra noi due è all'ennesima potenza. Iniziamo entrambi a respirare pesantemente mentre continuiamo a baciarci.
"Cazzo..Liv.."
Mi toglie i boxer e lei toglie le sue. Senza neanche accorgermene siamo completamente nudi, uno sopra all'alto.
"Ti amo." Dice ancora.
"Ti amo anch'io."
Ci baciamo ancora, la sento bagnarsi sopra ma di me ed io sono all'imite.
La tiro sopra prendendola per la schiena. Sono sopra di lei, sembra quasi un gioco questo scambio di posti. Le bacio il ventre, lentamente e sossulta portando su il suo bacino ad ogni bacio. Le apro le gambe. Bacio la sua coscia sinistra per poi scendere all'inguine, geme lentamente. La guardo intensamente e lei fissa me mentre morde il suo labbro. Le bacio la parte sensibile e inizio a leccarla veloce, lei manda la sua testa all'indietro e mi tira i capelli. Geme forte respirando ancora piú forte di prima, spinge il suo bacino sulla mia faccia mentre io continuo a procurargli piacere. Prima lentamente, poi veloce, poi con entrambe le mie dita entrando e uscendo veloce da lei.
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These four walls
Teen FictionHo letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fuoco. Da lì, da quel...