ADE
Prima di uscire dalla stanza in cui il mio Fiorellino stava riposando la guardai un'ultima volta. Si era addormentata quasi subito e questo mi aveva fatto capire quanto in realtà avesse bisogno di riposare.
Sospirai.
Quello che mi aveva detto spiegava molte cose ma non tutte, c'era ancora qualcosa di mancante nella sua storia, come un rompicapo nella quale non riuscivo a far combaciare tutti i pezzi.
Per quanto riguardava la nostra reciproca attrazione fisica qualcosa mi diceva che ci stava pensando fin troppo, chissà cosa rollava in quella testolina?
Perché cazzo non poteva viversela tranquillamente?!
Dopotutto era una cosa normale e non é che ci stessimo dichiarando amore eterno.
Qualcosa in quel pensiero mi fece irritare, ma non sapevo bene cosa così relegai quei fastidiosi arrovellamenti per un'altra volta, ora non avevo tempo di soffermarmi su queste cose.
Uscì dalla stanza anche se avrei dato il mio braccio destro per starmene a letto con lei per il resto della mattina ma avevo una conversazione da fare.
La casa si era acquietata parecchio, molti erano spariti, andando chissà dove, ma altri erano ancora nella stanza come se aspettassero qualcosa.
Li ignorai e mi diressi verso l'Oracolo che se ne stava a guardare fuori dalla finestra vicina al Dio del Sonno. Li guardai senza capire che cosa stessero guardando di tanto speciale. Fu un fugace momento, tornai in me capendo che in realtà non me ne fregava un cazzo.
Finché quei coglioni dei miei fratelli non avessero buttato giù quella dannata porta di ingresso nulla aveva molta importanza.
"Dobbiamo parlare." Dissi conciso alla ragazzina, questa si voltò nella mia direzione, mi studiò per una manciata di secondi cosa che mi fece innervosire parecchio.
Odiavo gli oracoli, erano innaturali. Mortali che possedevano poteri tanto grandi che non potevano controllare non dovevano esistere. Esseri umani che toccavano un frammento di divinità venivano contagiati presto dalla follia e a questa ragazzina non rimaneva tanto tempo ancora da vivere.
"Lo so." Disse semplice lei.
Ovviamente lo sapeva dato che era un Oracolo del cazzo.
Senza aggiungere altro mi voltai per uscire dalla casetta tanto per avere un po' di tranquillità per parlarle.
Mi avvicinai al bosco che circondava quella dannata capanna.
Quando arrivai in un punto abbastanza lontano, tanto da essere sicuri che nessuno ci avrebbe sentito, mi fermai e attesi che anche la ragazzina mi raggiungesse. Non ci mise molto ma abbastanza da irritarmi. Erano giorni che non riposavo come si deve, non che ne avessi realmente bisogno ma la mia concentrazione stava calando notevolmente.
"Un amico mi ha detto che avresti avuto qualcosa da dirmi." Gli dissi serio ricordando le parole di Thanatos di qualche giorno prima.
"Il tempo non é ancora maturo per quello che dovrai sapere, ci sarà il momento giusto per ogni cosa." Mi disse calma e con voce quasi spettrale, come se alla sua voce se ne fosse aggiunta un'altra in sottofondo.
Benissimo che cazzo mi serviva un Oracolo se non aveva intenzione di informarmi su nulla?!
Fissai la ragazzina decidendo o meno se non si meritasse una punizione solo perché mi stava irritando a morte.
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Il Dio dei Morti con gli occhi di ghiaccio
FantasyAde e Persefone, un mito e una storia che é stata raccontata in mille modi... Ma forse questa volta sarà diversa. (la storia presenta alcune inesattezze dalla mitologia originaria ma tranquilli é voluta :)) Questo è il primo libro della saga sugli D...