ADE
Aspettavo Fiorellino da un tempo indefinito e se fossimo stati nel mio regno questo comportamento sarebbe stato punito con la tortura. Avevo finito di mangiare già da un po' quando decisi di andare a controllare, non perché fossi preoccupato, sapevo con certezza che non se ne sarebbe mai andata senza di me.
Io gli servivo.
Mi addentrai nel bosco cercando di cogliere qualsiasi rumore, cercando segni di qualsivoglia tipo di aggressione, ma il vento non portava né odore di sangue né di aggressività, solo un suono quieto di un bosco che si risveglia nella notte. Lo attraversai cercando di non allarmare i suoi abitanti, da molto tempo gli animali mi percepivano come un predatore scappando in mia presenza.
Era molto tempo che non dovevo più preoccuparmi di certe cose, nel mio regno gli animali infernali erano abituati a me ed io tra loro mi sentivo ben accetto.
Un mostro riconosce sempre un suo simile.
Dopo poco nella vegetazione sbucai in una piccola radura dove si estendeva un corso d'acqua, non ero preparato allo spettacolo alla quale mi trovavo ad assistere, Fiorellino si stava divertendo a giocare con l'acqua come fosse una bambina, le spalle scosse dalle risa trattenute da un corpo perfetto.
Un corpo che farebbe implorare i mortali per la sua sola visione.
L'acqua era limpida tanto da far rispecchiare il cielo stellato, e al contempo non facendo intravedere nulla.
Peccato.
Quella Dea stava giocando col fuoco e nemmeno se ne rendeva conto, prima della fine del viaggio avrei dovuto insegnarle molte cose, in particolar modo se queste si fossero espresse in posizione orizzontale.
Rimasi perfettamente immobile quando decise di rilassarsi contro il bordo, reclinando la testa e chiudendo gli occhi, i capelli più scuri a causa dell'acqua erano attaccati al viso e mi suscitarono altre immagini sconce ma ciò che capitò dopo mi fece temere di cadere.
La Dea sospirò alzando il petto e rivelando i seni pieni e sodi, bianchi in contrasto con l'acqua scusa.
Mi trattenni a stento per non farla mia in quell'istante ma prima d'ora non avevo mai preso una donna con la forza, ed ero sicuro che se mi fossi proposto lei mi avrebbe rifiutato.
Rimasi nascosto coperto solo delle tenebre mie inseparabili compagne, mi avvolgevano integrandomi alle ombre del bosco, così coperto continuai a fissarla mentre gli animali venivano richiamati alla sua presenza, finché lei non aprì gli occhi e allungò una mano accogliendoli come io avevo accolto l'oscurità.
Il lieve irrigidirsi dei suoi muscoli mi disse avesse intuito la presenza di qualcosa - o meglio qualcuno - che la stava spiando nell'ombra. Il suo sguardo si fece duro e su quel bel faccino si formò un cipiglio arrabbiato, solo allora notai quanto mi fossi avvicinato e di conseguenza il bosco si era acquietato spaventato.
"Vieni fuori e forse ti ucciderò velocemente." Urlò lei.
Io rimasi in silenzio e mi ritirai senza proferire parola.
Non è ancora il tempo che il lupo goda della sua preda.
Ritornando alla radura mi sedetti cercando di rilassare il mio corpo in tensione e irrigidito.
Cercai di pensare ad altro, come al lavoro che mi attendeva al mio ritorno nell'Erebo, decisi in quel momento di riorganizzare il mio regno in modo tale da far riecheggiare le urla delle anime punite direttamente all'entrata, così da spezzare i più deboli e far piegare i più forti.
Sorrisi.
Sarà divertente.
Uh, dovevo ricordarmi di far lavare Cerbero... L'ultima volta, che avevo dato l'ordine mi ero seduto a guardare per un decennio servitori su servitori venire mangiati mentre tentavano di avvicinare dell'acqua ad un segugio infernale.
Quello si era rivelato parecchio divertente.
Dei passi leggeri mi distolsero dei miei buoni propositi.
Guardai la Dea far ritorno con la schiena rigida e il passo di carica, minacciando vendetta ma l'unica immagine che il mio cervello registrò fu di lei in quella pozza rilassata e nuda.
"Ti sei goduto lo spettacolo?!" Mi chiese adirata pronta ad uno scontro.
Io la fissai negli occhi serio e rilassato, le sorrisi malizioso.
"Ogni secondo."
In risposta lei mi lanciò un ceppo infuocato.
Io risi.
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Il Dio dei Morti con gli occhi di ghiaccio
FantasyAde e Persefone, un mito e una storia che é stata raccontata in mille modi... Ma forse questa volta sarà diversa. (la storia presenta alcune inesattezze dalla mitologia originaria ma tranquilli é voluta :)) Questo è il primo libro della saga sugli D...