Ipocrita Bastardo

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PERSEFONE


Tre giorni dopo.

Fissai il Dio dei Morti per l'ennesima volta ma lui non mi degnava di uno sguardo come del resto era successo per quei tre giorni passati. Era successo sicuramente qualcosa di cui non mi voleva parlare, dopo il mio risveglio di qualche giorno prima mi aspettavo un Ade gongolante dopo la nostra conversazione, dopotutto gli avevo chiesto di restare a dormire esplicitamente con me ma così non era stato, anzi tutto il contrario non mi aveva più rivolto la parola e quando io avevo tentato lui si era messo sulla difensiva chiudendo in malo modo qualsiasi tipo di discorso che avevo provato ad avviare.

In compenso tutti si erano ambientati e avevamo deciso di stare insieme con la conclusione che non si smetteva mai di litigare.

Non si potevano mette insieme tutte quelle divinità con un ego smisurato e sperare che andassero d'accordo.

Osservai il tavolo che in questo periodo era stato protagonista di molte discussioni sulle strategie da adoperare anche se non era ancora chiaro a nessuno perché saremmo dovuti andare nel luogo in cui era custodito l'Albero della Vita, quando avevo accennato a quella meta mi avevano guardato tutti come se aspettassero delle risposte che non sarei stata in grado di dare, perché sinceramente neanche io sapevo cosa aspettarmi.

Sospirai.

Domani saremmo partiti.

Questo sarebbe stato l'ultimo giorno di libertà e qualcosa mi diceva che sarebbe stato anche l'ultimo giorno in cui saremmo potuti stare tranquilli.

Questo viaggio si sarebbe concluso una volta per tutte in un'unica maniera.

La battaglia ci attendeva.

"Come sarebbe a dire che non vuoi venire a fare una passeggiata con Dioniso mica morde?!" Sospirai sentendo per l'ennesima volta le avances di quell'ubriacone di Dioniso. La sua espressione sembrava quella di un bambino alla quale avevano tolto un giocattolo e si chiedeva perché l'avessero fatto. Erano giorni che il Dio non faceva altro che importunare un Apollo infastidito, per lo meno questo era quello che avevo pensato all'inizio ma lo sguardo di desiderio misto a rancore del Dio del Sole raccontava un'altra storia, facendomi cambiare idea.

Sorrisi.

"Certo se solo Dioniso smettesse di parlate di se stesso in terza persona forse potrei riconsiderare la cosa!" Cercò di dire scocciato.

Gli animi erano tesi come corde.

Fissai nuovamente il Dio dei Morti. Dovevo scoprire cosa si nascondeva dietro la sua incoerenza.

"Se solo la smetteste di parlare tutti in generale avremo finalmente un po' di tranquillità per una volta." Disse adirato il Dio dei Morti alzandosi e uscendo di gran volata dalla porta.

Mi voltai verso i presenti con sguardo allibito e loro fecero lo stesso di rimando.

"Ma che cosa gli é preso?!" Chiese non si sapeva bene a chi Atena fissando la porta in modo razionale e meditabondo.

Peccato quella situazione non avesse nulla di razionale.

Mi fermai a fissare i presenti cercando di capirci qualcosa, notai gli sguardi complici e preoccupati che si lanciarono Thanatos, Hypnos e Morfeo.

Loro sapevano qualcosa.

Relegai quell'informazione per dopo nel caso non avessi avuto delle risposte vere dal Dio dei Morti.

Il Dio dei Morti con gli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora