PERSEFONE
Il fianco mi stava facendo un male cane ma ignorai il dolore e continuai a correre al fianco del Dio dei Morti che appariva concentrato su ogni singolo rumore provenisse dalla foresta come se si aspettasse da un momento all'altro l'uscita di qualcosa o qualcuno pronto ad attaccarci.
Mi guardai alle spalle per vedere quanti dei nostri alleati ci stessero seguendo.
Pochi.
Apollo stava trasportando sulle spalle un Dioniso al quanto mal messo però il Dio del Sole non sembrava disposto a lasciarlo; Ecate mi guardava come se non le avessi salvato la vita, mimandomi con le labbra 'sei ancora in debito con me Dea', molto bene se la cavasse da sola la prossima volta; Atena non aveva neanche un capello fuori posto come se avesse fatto solo una passeggiatina e non avesse appena combattuto infine Era appariva solo scarmigliata come dopo una seduta di attività fisica orizzontale, perché quella Dea aveva sempre quell'aspetto qualunque cosa facesse?!
Bah i misteri della vita.
Sbuffai risentita guardando me stessa e le mie condizioni dopo lo scontro: il peplo bianco era ormai sporco di sangue secco non del tutto mio, strappato in alcuni punti e la treccia era un disastro con ciocche pesanti sfuggite scompostamente.
Accidenti!
Fissai infine il Dio dei Morti, lui era... Bellissimo come sempre.
La voglia di averlo mi fece imbarazzare di me stessa dato le attuali condizione in cui eravamo, del tutto fuori luogo.
Corsi più veloce in modo da affiancarlo e non pensare.
"Ade..." iniziai ma venni interrotta da una figura alata, questa calò su di noi bloccandoci la strada.
Hypnos.
Il Dio appariva preoccupato e stranamente sconvolto.
"Ade non trovo Thanatos da nessuna parte, ho cercato ovunque!" disse urgente avendo fatto fermare la nostra corsa.
"Than sta benissimo l'ho portato a casa perché si riprendesse, ora spostati e renditi utile. Va a controllare in direzione sud-ovest sento qualcosa che non va, ci aspettano." Dopo aver sentito questo Hypnos si alzò in volo per fare quanto gli era appena stato ordinato.
Fissai nuovamente Ade, appariva come un condottiero degno di questo nome.
"Ade..." cercai di riprendere il discorso.
"Vattene, Fiorellino non è sicuro devi andartene il più lontano possibile!"
"Ancora con questa storia!? Ti ho già detto che non scapperò. Devi smetterla!" Iniziai risentita e senza più i propositi di prima per accertarmi che andasse tutto bene.
Il Dio però sembrava ancora inquieto, continuava a guardarsi in giro, mi prese per le spalle fissandomi intensamente.
"Non posso combattere razionalmente se tu sarai lì!"
"E infatti non devi combattere solo tu, avrete bisogno di me quando arriveremo all'Albero." Cercai di essere il più calma possibile mentre a quanto pareva dovevo rispiegargli l'ovvio.
"Non me ne frega un cazzo, tu ora te ne vai!"
"Neanche morta!"
"Lo vuoi capire che quella non è un'opzione per me." Il Dio era più distratto ogni minuto passato a parlare, lo potevo notare dai suoi occhi irrequieti.
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Il Dio dei Morti con gli occhi di ghiaccio
FantasyAde e Persefone, un mito e una storia che é stata raccontata in mille modi... Ma forse questa volta sarà diversa. (la storia presenta alcune inesattezze dalla mitologia originaria ma tranquilli é voluta :)) Questo è il primo libro della saga sugli D...