Alle porte dell'inferno

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Dopo aver cenato, ci buttiamo di peso sul divano del suo appartamento, con computer alla mano e patatine in una ciotola al mio fianco. Paulo fa volare le dita sui tasti.

<<Strano, non riesco a collegare il computer alla tv.>> borbotta, tenta altre due volte ma senza successo.

<<Possiamo vederlo anche sul computer, non abbiamo bisogno di un enorme schermo no?>> propongo, per affrettare i tempi. Paulo annuisce, posa il pc sul tavolino in vetro e si avvicina un po', per vedere meglio.

<<Puoi metterti comoda, sei rigida come uno stoccafisso Jess.>> mi prende in giro, però ha ragione. Sapere che dovremmo passare parecchio tempo uno accanto all'altro, mi innervosisce.

<<Darmi il via libera potrebbe ritorcetisi contro Paulito.>> rispondo, scalciando via le ballerine sul tappeto. Raccolgo le gambe sul divano, cercando di non mostrare le mie grazie a causa della gonna. Paulo, butta un occhio verso le mie gambe per poi concentrarsi sullo schermo.

Abbraccio un cuscino scuro, Paulo fa iniziare la puntata 8, ricordandosi perfettamente dove eravamo rimasti. Ha una memoria di ferro diamine!
Addento una patatina e con la sola luce dello schermo ci godiamo la puntata, con i soliti commenti ogni tre secondi. Ma stavolta c'è qualcosa di diverso...Paulo è teso, distratto, come se si stesse sforzando di seguire. Quando le nostre gambe si toccano per sbaglio, velocemente la ritira, per sistemarsi meglio.

<<Guarda che non mordo mica.>> mormoro, con gli occhi fissi allo schermo del pc. Vederlo così impacciato mi dispiace, vorrei si sentisse a suo agio con me. Cosa cavolo gli sta passando per quella bella testolina?

<<Ah, pensavo!>> ribatte, sornione. Ora si che lo riconosco! Si avvicina piano piano, le nostre spalle si toccano e cerco di non farci caso. Devo essere forte, non posso cedere alla tentazione di girarmi e baciarlo. Ho promesso a Giò che non avrei fatto stronzate e intendo mantenere la promessa.

Quando avvia la puntata 10, il mio cuore si spezza. Non posso crederci e ci rimango così male che un paio di lacrime mi bagnano le guance. Paulo fazzolettino alla mano mi asciuga il viso, con delicatezza e dolcezza. Mi sarei aspettata qualche battuta stupida, magari sull'essere troppo sensibile, invece mi stupisce.

Siamo così vicini, occhi negli occhi, con il palmo della mano mi accarezza uno zigomo, lo sfiora e perdo la cognizione del tempo e dello spazio. Tutto perde importanza, quando si tratta di lui è sempre così. Sta acquisendo un certo potere su di me, e questo è male. Dovrei preoccuparmene ma azzera il mio raziocinio guardandomi intensamente, scorgo del desiderio misto a qualcos'altro.

Santo cielo, questi occhi mi condurranno dritti alle porte dell'inferno.

Un brivido mi percorre il corpo, dovrei dire qualcosa per evitare l'inevitabile ma resto con le labbra dischiuse senza proferire verbo. Una seduta di ipnosi non mi farebbe lo stesso effetto. La puntata va avanti, ma potrebbe benissimo spegnersi il computer, non farebbe alcuna differenza.

<<Ti ho già detto che sei bellissima stasera?>> sussurra, leccandosi le labbra.

<<Solo stasera?>> ribatto sarcastica. È incredibile come nei momenti di pura difficoltà riesca ad autosabotarmi, eppure è l'unica difesa che ho.

<<Oh no, sei sempre bellissima Jess.>> ridacchia, quasi spaesato. Probabilmente l'ha presa come una sfida, dopotutto lo stuzzico parecchio. Per nulla intimorito, lascia che le punte dei nostri nasi si sfiorino.

Chiudo gli occhi e avverto la pressione delicata delle sue labbra, si gusta il momento, come se avesse tutto il tempo del mondo. Resto immobile, apro gli occhi e lo vedo lì. Fermo, che aspetta un mio segnale, che si morde le labbra. E qui un bivio si forma nella mia testa: a destra, farei finta di nulla concentrandomi sulla puntata, a sinistra, manderei al diavolo tutti i freni inibitori, le paure e i timori ma accettare tutto ciò che verrà.

Show Me Love /// Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora