Il matrimonio (parte 2)

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È sempre bello essere circondati dalla propria famiglia, soprattutto in un momento di gioia. I miei cuginetti corrono intorno alla piscina, le mie zie spettegolano tra di loro additando sempre una persona diversa, mia madre è al fianco del figlio prediletto e mio padre parla con alcuni lontani parenti.

Tutti loro hanno un posto, un azione già prestabilita, qualcosa che ci si aspetta da loro. Sono prevedibili, perché dopo tanti anni ho imparato a conoscerli. Per questo so bene che staranno parlando di me, dell'assenza del mio ragazzo. Seduta su una poltroncina in un angolo della piscina, osservo Miriana parlare con Gabriele, ed è incredibile perché a volte si sforza di non ridere. Forse gli sta dando una possibilità.

Sposto lo sguardo sull'acqua limpida della piscina, calma ed estremamente invitante. Se avessi il costume un tuffo lo avrei fatto. Mi rigiro il cellulare tra le mani, sperando ancora in una notizia da parte di Paulo. Un messaggio, una chiamata, un piccione viaggiatore o persino un segnale di fumo mi andrebbe bene.

Ho paura che sia successo qualcosa di brutto, perché non è da lui sparire così. Anche se non è la prima volta che succede, e questo pensiero mi pesa sulla bocca dello stomaco, riaccendendo vecchi timori.

<<Cosa sta succedendo?>> domanda Caterina, sedendosi nella poltroncina accanto. Scosta lo strascico e punta i suoi occhi azzurri sul mio viso.

<<Paulo non si è presentato, non riesco a contattarlo e sono davvero preoccupata.>> ammetto, perché mentire sarebbe inutile. Tutti si sono accorti che il mio accompagnatore non c'è.

<<Magari ti ha mollata su due piedi, lo sapevo che uno come lui non poteva interessarsi ad una scialba come te.>> si intromette Tania, sorridendo cattiva.

So che le sue parole non hanno peso ma evocano la mia paura più grande, così guardo quella stronza senza dire nulla. Sono bloccata perché non so che pesci prendere, dovrei difendermi ma a che pro? Caterina si alza, ha uno sguardo glaciale e la smorfia di chi non aspettava altro.

<<Non ti permetto di parlare così a Jessica, quindi fammi un favore e vattene dal mio matrimonio. La nostra amicizia finisce qui.>> sibila, incazzata nera. Ha persino un lieve tic all'occhio. Tania sgrana gli occhi, colta in contropiede. Non si aspettava una reazione del genere.

<<Ma...ma ho solo detto la verità! Andiamo Cat, non far finta che non lo pensi anche tu.>> balbetta sconvolta, continuando ad infierire. Caterina le si avvicina così tanto che ho la sensazione stia per buttarla in piscina.

<<Forse non ci siamo capite...adesso tu te ne vai e non ti fai più vedere. Io con le persone come te non voglio averci niente a che fare, quindi sparisci dalla mia vista o chiamo la sicurezza.>> scandisce ogni parola, e devo ammettere che incute terrore. Devo ricordare che comunque ha avuto un educazione rigida, è stata avvocato per alcuni anni e scommetto anche molto brava.

<<Capirai l'enorme errore che stai facendo, beh fatti tuoi.>> esclama Tania, facendo alcuni passi indietro. Ma prima di andarsene a fanculo, si rivolge direttamente a me.

<<Su queste cose non sbaglio mai, buon cuore spezzato ragazzina.>> dice, soddisfatta nel vedere quanto ci sono rimasta male. Ha praticamente messo una mano nella piaga, altro che dito.

Accade tutto così velocemente che riesco solo ad aprire la bocca, sorpresa. Tania sguazza nella piscina, i capelli appiccicati alla fronte e il trucco sciolto. Sembra un incrocio tra un panda e una balenottera. Gli invitati si avvicinano è tentano di non ridere, e ammetto che è davvero difficile.

<<Qualcuno doveva tapparle quella bocca larga, ero proprio stufa.>> mormora Miriana, soddisfatta del proprio lavoro. Guarda Tania con un ghigno cattivo, un chiaro avvertimento a smetterla e a sparire.

Show Me Love /// Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora