La porta della camera si spalanca e la voce irritante di Caterina invade la mia camera, immersa dall'oscurita. Ancora nel pieno del sonno alzo la testa penzoloni dal petto di Paulo, sdraiato sotto di me ancora addormentato.
<<Ma perché hai usato il nostro bagno padronale mi chiedo!>> gracchia, arrabbiata.
<<Caterina cavolo! Sto dormendo!>> esclamo, mezza rincoglionita.
Cerco di coprire il corpo di Paulo sotto al mio, in modo che la vipera non si accorga della sua presenza, tanto è buio quindi vede poco e niente.
<<Sai che me ne frega?>> continua, con un tono incazzato che non le ho mai sentito. Forse odia davvero che qualcuno usi il suo bagno privato.
Un mugolio strano viene emesso da Paulo, che si lamenta del mio gomito sulla sua guancia. Lo sto schiacciando peggio di una frittella poverino, non voglio certo rovinargli le guanciotte. Meriterei l'ergastolo altrimenti. Caterina si guarda intorno confusa, merda!
<<Hai sentito?>> domanda, appizzando l'orecchio ornato da un enorme orecchino nero in pizzo.
<<Cosa scusa?>> cerco di fare la finta tonta, tutto pur di non farle sapere del mio rapporto con Paulo Dybala. Caterina non sa tenere un segreto, se mi scopre la notizia diverrà pubblica, quindi può pure scordarselo.
<<Un suono di fastidio...Oh eccolo di nuovo!>> esclama, avvicinandosi al letto. Paulo si sta effettivamente lamentando della mia mano finita sul suo naso, in pratica lo sto soffocando. Perché non ne faccio una giusta?
<<Sono io che mi lamento Cat, perché mi stai rompendo le palle di prima mattina. Ho usato la tua doccia perché la mia perde e si stava formando un laghetto, quale cavolo è il problema?>> dico d'un fiato, interrompendo il suo avvicinamento. Nell'ombra la vedo...sorridere? Ma è bipolare?
Esce dalla stanza senza dire una parola e tiro un sospiro di sollievo, sono salva! Corro verso la porta per chiuderla a chiave ma Caterina ricompare più battagliera di prima, si dirige come un fulmine verso la finestra e spalanca le ante inondando la stanza di luce.
<<Guarda qui! Sei proprio un ingrata Jessica Ferrari!>> sbraita indignata, tenendo tra le mani l'abito nero che ho lasciato per sbaglio sul pavimento del bagno. Che distrazione da dilettanti! Sarà la mia condanna a morte: uno stupido vestito spiegazzato.
<<Sei tale e quale a tuo fratello!>> urla, sicuramente per farsi sentire pure da Giò. Peccato che con le sue grida stridule abbia svegliato definitivamente Paulo.
<<Basta urlare cazzo!>> esclama irritato, tirando un cuscino a caso. Appena colpisce Caterina in pieno viso cerco di non ridere, sta per scoppiare la bomba ma è troppo esilarante.
Paulo stropiccia gli occhi, ancora incapace di rendersi conto di dove si trova e della gravità della situazione. Il che ha del surreale, neanche nei film succedono queste cose. Caterina fissa il ragazzo nel mio letto con l'aria di una che vuole ucciderlo lentamente e allo stesso tempo si chiede dove può averlo visto. Sarà anche poco sveglia o almeno questo vuole che pensino gli altri, ma sta volta mi ha sgamata.
L'esatto momento in cui comprende chi ha davanti è quasi imbarazzante, sbianca poi arrossisce. Non stacca gli occhi dal petto nudo di Paulo e la cosa inizia a darmi sui nervi. Il ragazzo è disteso tranquillamente con un braccio sul viso, il tatuaggio in bella vista e muscoli in abbondanza. Caterina è a bocca aperta e manca poco che crei una pozza di bava sul pavimento.
<<Jessica cara, chiama il 118 per favore.>> mormora Caterina, fissando il letto con gli occhi stralunati.
<<Che?>>
<<Credo...credo mi abbiano drogata ieri sera.>> dice, portandosi le mani alla testa.
<<Ma che stai dicendo Caterina?>> mi avvicino, preoccupata. Insomma, non la sta prendendo per niente bene a meno che...
<<Nel tuo letto vedo Paulo Dybala, il che è impossibile! Uno schianto del genere non si interesserebbe mai ad una come te, senza offesa eh.>> esclama, lanciando il vestito nero sulla scrivania.
Il senza offesa poteva pure risparmiarselo, considerando che aveva proprio fatto centro. Semplicemente perché lo pensavo anche io, non mi sentivo abbastanza per lui. Ma sentirselo dire faceva tutto un altro effetto. Sento un dolore sordo al petto per il dispiacere e per il fondo di verità.
<<Ma che diavolo dici? Io non mi interesserei mai ad una persona perfida come te!>> sbotta Paulo, difendendomi a spada tratta. È davvero dolce da parte sua, e Cat resta senza parole scoppiando a ridere.
<<Oh Santo cielo, quella droga doveva essere proprio forte!>> dice, piegandosi in due dalle risate. Che gran stronza.
Abbasso lo sguardo demoralizzata e reprimo l'istinto di tirarle una sberla per farla riprendere. Paulo stringe la mascella, arrabbiato e irritato. Che risveglio traumatico.
<<Questo è davvero Paulo Dybala in carne ed ossa Caterina!>> sbotto, stanca di questo show. Lancio la maglietta di Giò a Paulo che la infila e si alza dal letto.
<<Vorrei dire che è un piacere conoscerti, ma non lo è.>> afferma duro, guardandola con aria di superiorità. Posa un braccio muscoloso sulle mie spalle e mi tira a sé, per sottolineare il concetto.
<<Oh cavolo...sei reale?>> balbetta in imbarazzo.
<<Esatto.>>
Caterina resta immobile e fissa Paulo come un dio sceso in terra. Con una mano tira fuori il cellulare ed aziona la fotocamera pronta per scattare mille foto, quando le viene sfilato dalle dita.
<<Non pensarci neanche Cat.>> esclama duro mio fratello, spegnendo il cellulare di Caterina. Guarda prima lei e poi me stretta a Paulo, non sembra affatto felice.
<<Il tuo idolo frequenta tua sorella tesoro!>> urla indicando Paulo con entrambe le mani, quasi si aspettasse una reazione folle da parte di mio fratello, che però non arriva.
<<Tu...tu lo sapevi e me lo hai tenuto nascosto!>> sbotta arrabbiata e delusa, a quanto pare Giò l'aveva davvero tagliata fuori. Senza dire altro esce dalla stanza.
<<Giò mi è piombata in camera e ci siamo addormentati ieri sera...per favore, non farle spargere la voce.>> imploro mio fratello, sperando che riesca ad arginare la crisi della futura moglie.
<<Vado a parlarle.>> risponde secco, scuotendo la testa con disapprovazione.
È deluso e ora avrà anche questa grana per colpa mia. Dovrà utilizzare il suo giorno libera a discutere con Cat invece di riposare, mi sento parecchio in colpa. Appena Giò lascia la camera, Paulo mi abbraccia poggiando il mento sulla mia nuca. Che risveglio disastroso...
<<Avrei dovuto mettere la sveglia, mi dispiace Jess.>> mormora affranto, così lo stringo ancora più forte.
<<È solo colpa mia, ho commesso degli errori ieri sera che avrebbero potuto evitare tutto questo casino.>> ammetto, prendendomi le mie responsabilità.
<<Ora che ne dici di fare colazione? Ho una certa fame.>> cerco di stemperare la tensione, con la speranza di risollevare la giornata.
<<Questa mia foto posizionata così è inquietante Jess, potrei spaventarmi sai?>> indica la foto preferita di Giò, la stessa che all'inizio detestavo. Gli tiro uno scappellotto dietro il collo e lo tiro verso la porta.
<<Avanti Dybala, andiamo a mangiare!>>
Spazio autrice: Non era mi intenzione pubblicare ma è Pasqua e credo che l'aria di Parigi mi abbia invaso il cervello. Quindi Buon capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate -lo so Caterina è una stronza- e ancora auguri 🐣
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Show Me Love /// Paulo Dybala
Fanfiction[COMPLETA] Cosa accadrebbe se una ragazza qualunque incontrasse Paulo Dybala? Dopo essersi momentaneamente trasferita a Torino dal fratello, la vita di Jessica cambierà, che lei lo voglia oppure no. Con un matrimonio da organizzare, segreti, bugie...