E chi sta scappando?

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Ancora in preda allo shock suono il campanello e aspetto davanti alla porta, sul tappetino nero con la scritta "Hai portato il vino?". Dovrei sorprendermi perché lo sto considerando solo adesso e invece sono fuori dal mondo, rigida, attendo che qualcuno venga ad aprire.

<<Buonasera signorina Ferrari.>> esclama Francisco, tenendo la porta spalancata. Ha un bel sorriso e sembra davvero affabile, si fa da parte per farmi passare.

<<Salve Francisco.>> rispondo, ricambiando con un sorriso appena accennato, ancora con le parole di Shawn nella testa.

Mi guardo intorno e le luci del salone sono spente, solo un piccolo baluginio rosso segno che il camino è acceso,  ne sono felice. Forse perdermi un po' nei meandri dei miei pensieri sconclusionati può darmi un po' di pace. Senza dire nulla mi dirigo proprio lì, lascio il cappotto e la borsa sul divano e mi siedo a gambe incrociate di fronte al fuoco.

Il calore che emana il camino mi scalda il viso rendendolo quasi bollente, infilo una mano nel tappeto peloso e chiudo gli occhi. È tutto un disastro: da quello che ho combinato a casa al rapporto con Paulo. Ho accettato di provarci, di vedere come andava ma...forse non sono pronta. In un rapporto c'è bisogno di fiducia, e purtroppo non riesco a fidarmi di nessuno ora come ora. Però...

<<Oh sei qui, ti ho trovata finalmente.>> esclama Paulo, comparendo dalla cucina con un grembiulino rosa confetto. Francisco è accanto all'entrata e credo sorrida.

<<Ciao.>> dico, con un mezzo sorriso divertito. Sembra così spensierato da farmi dimenticare quasi tutto.

La maglietta a mezze maniche nera che indossa lo fascia alla perfezione, il tatuaggio in netto contrasto con il rosa del grembiule. È bellissimo come sempre, e il mio cervello si chiede cosa trovi in me di interessante. Già, non credo nelle mie potenzialità e sono pessimista di natura, ma non è stato sempre così, lo sono diventata solo di recente.

<<Che ci fai qui tutta sola?>> domanda, abbassandosi fino al mio livello.

Illuminato dal bagliore delle fiamme appare come un essere sovrannaturale, gli occhi di un colore indefinito, se la tentazione avesse un volto sono certa che sarebbe il suo. Forse lo sto fissando da troppo tempo, perché si lascia andare ad un sorriso mozzafiato. Per resistere all'impulso di buttarmi a pesce su quel corpo tonico, mi giro verso il fuoco scoppiettante.

<<Ho notato il bagliore e sono stata attirata come le falene dalla luce, non ho saputo resistere.>>

<<Aiuta a svuotare la mente e allo stesso tempo a ragionare se ne hai bisogno, inoltre è di compagnia.>>

Mi volto a guardarlo ed è seduto accanto a me, perso nella contemplazione delle fiamme che si ergono alte consumando il legno. È intenso, sicuramente starà rivivendo qualche momento importante, qualcosa a cui io non ho ancora accesso.

<<Cosa ti tormenta Jessica?>> mormora curioso, guardandomi negli occhi. Non riesco a mentire se mi guarda così...e non posso dirgli tutta la verità.

<<È solo il clima in casa, non è dei migliori ma passerà.>> evito il suo sguardo, non voglio che scavi affondo e capisca che in realtà c'è molto di più. Con una mano mi accarezza i capelli e li sposta di lato.

<<So che l'ho già detto, ma mi dispiace. L'ultima cosa che volevo era destabilizzare l'equilibrio tra te e tuo fratello.>> commenta serio, so che si sente un po' in colpa. Non dovrebbe in realtà, perché non è quello il problema principale ma lui questo non lo sa.

<<Sicura che sia solo questo Jess del mio cuore?>> sussurra, lasciandomi un bacio leggero sulla guancia. Sobbalzo per la sorpresa e arrossisco un pochino, con il batticuore.

Show Me Love /// Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora