15-tra la vita e la morte pt1

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Carol mi svegliò all'alba come le avevo chiesto, solo il pensiero di uscire fuori dalle mura mi fece alzare di buonumore.
Mi preparai in quelli che sembrarono pochi minuti e scesi raggiante per mangiare qualcosa.
La mia felicità scomparve nello stesso istante in cui mi trovai davanti Carl, seduto al tavolo in cucina che parlava con Michonne e Carol.
<buongiorno> dissi rivolgendomi solo a quest'ultime.
<buongiorno!> replicarono.
Andai verso la dispensa per prendere qualcosa da mangiare, nonostante la distanza potei sentire Michonne bisbigliare a Carl.
<ancora non vi parlate, eh?>
<non è colpa mia!> sbottò lui e a quel punto proprio non ce la feci a starmene zitta.
<e invece si! Tua e della tua fidanzata> urlai per farmi sentire bene da tutti e tre.
<fidanzata? Che fidanzata?> chiese Michonne.
<Penny non è la mia fidanzata!> ribattè portandosi una mano alla fronte.
<si certo>mi lasciai sfuggire prima di uscire di casa.
Davanti ai cancelli c'erano già Daryl e Rick che preparavano le auto. Come ogni volta avremmo preso due auto e il camper, così avremmo potuto portare più provviste.
<ciao Killer>
<ciao Ali d'Angelo>
<ancora con questo nome?> chiese scocciato.
<ovviamente, cosa credi?> gli diedi una pacca sulla spalla e salutai con un cenno Rick.
Entrai nel camper e lasciai sia le mie armi che il mio zaino poi scesi di nuovo e andai verso Glenn e Maggie che stavano arrivando mano nella mano, davanti a loro Philip mi corse in contro e mi saltò in braccio.
<piano Lip o mi farai male!> risi appena mi si incollò con le gambe alla vita e le braccia al collo.
<stai attenta, per favore> piagnucolò sulla mia spalla.
Lo misi a terra e mi inginocchiai di fronte a lui.
<certo che starò attenta, tornerò senza nemmeno un graffio> cercai di essere rassicurante ma dai suoi occhi lucidi capii che non sarebbe servito a molto.
<non ti devi preoccupare per me, sono grande e so badare a me stessa, lo sai vero?>
<si ma ti cacci sempre nei guai!> si lamentò sbuffando e incrociando le braccia al petto.
<farò attenzione sta volta, contento?> gli accarezzai una guancia e lui annuì.
<vieni qui piccola peste> lo presi di nuovo in braccio e lo strinsi con forza per secondi interminabili
Quando riaprii gli occhi vidi Carl in lontananza insieme a Thomas, Enid e, a mio malgrado, Penny.
Per fortuna alle loro spalle intravidi Ron e Mickey salutarmi con la mano, sorrisi ad entrambi e li raggiunsi con un sorriso fisso sulle labbra.
Quando passai accanto a Enid e a Carl loro si guardarono confusi prima di voltarsi e assistere a me che saltavo in braccio a Mickey e poi abbracciavo con un po' meno entusiasmo Ron.
Ebbene sì, io e Ron eravamo tornati amici.
Era successo per caso, in realtà.
Una settimana prima ero a casa di Glenn e Maggie visto che Philip viveva da loro, Ron aveva portato suo fratello Sam per farlo giocare con il mio e alla fine siamo rimasti a sorvegliarli.
Abbiamo parlato un po' e abbiamo chiarito le cose, capii che era davvero dispiaciuto e l'ho perdonato.
Poi il litigio con Enid e Carl ci ha fatto avvicinare un po' di più.
Era stato gentile a svegliarsi così presto insieme a Mickey per venirmi a salutare; ci incamminammo verso i cancelli visto che ormai tutto il gruppo si era riunito lì davanti.
Ron salutò Carl e Enid con un cenno e un sorriso, con lei in teoria non aveva problemi però c'è l'aveva a morte con Carl visto che Rick aveva ucciso suo padre.
Quando Rick ci avvisò che saremmo partiti a minuti pensai a salutare Carol e Philip un ultima volta e mi raccomandai con lui di non fare danni.
<ma io voglio venire con te!> urlò prendendomi per una gamba, a fatica lo staccai e scherzando gli scompigliai i capelli.
<starai qui e farai il bravo, stai con Sam e Megan e domani sera sarò già di ritorno>
Annuì rassegnato, con me non c'era da discutere riguardo alla sua sicurezza.
<mi porti qualcosa?> chiese con voce innocente.
<certo, fumetti?>
Annuì con un sorriso smagliante che mi fece sentire davvero meglio, non mi piaceva l'idea di lasciarlo ad Alexandria ma almeno sarebbe stato al sicuro.
Andai da Mickey e lo abbracciai come facevamo sempre, invece con Ron fu abbastanza strano.
Senza dire niente mise le mani sui miei fianchi e mi baciò la guancia, nulla di strano se non fosse per il fastidio di avere le sue mani addosso.
Gentilmente gliele spostai, feci un cenno ad entrambi e mi voltai, dire che tutti mi stavano guardando era poco, Daryl mi stava squadrando incredulo.
Salii per prima nel camper e mi sedetti al tavolino, dal finestrino potevo benissimo vedere Penny buttare le braccia al collo di Carl mentre Enid li guardava con scetticismo.
Distolsi lo sguardo per reprimere la voglia di vomitare, presi dallo zaino il blocco da disegno e iniziai a fare i soliti scarabocchi senza senso mentre anche gli altri iniziarono a salire.
Nel camper c'eravamo io, Carl, Maggie, Michonne, Daryl, Glenn e Rick.
Daryl e Rick erano davanti con quest'ultimo alla guida, io, Michonne e Glenn stavamo seduti al tavolino mentre Maggie e Carl erano entrambi seduti sull'unico letto.
Sasha e Abraham erano in un auto mentre Tara era sola nell'altra a godersi la musica di una qualche cassetta.
Avevo preso parte alla conversazione con Michonne e Glenn mentre Maggie guardava i miei disegni uno ad uno complimentandosi e facendone vedere qualcuno agli altri facendomi sentire un po' in imbarazzo.
Michonne si era resa conto della tensione fra me e Carl non solo grazie alla scenata di quella mattina ma anche per le occhiatacce che ci lanciavamo ripetutamente e per il fatto che se faceva una domanda rispondevo o io o lui mentre l'altro restava in silenzio.
<dovete per forza ignorarvi? Vi preferivo quando eravate fidanzati!> esclamò Michonne indicando me e signor simpatia di fianco a lei.
<noi non eravamo fidanzati!> urlai indignata, ma come poteva pensare una cosa del genere?
<e si, visto che il nostro caro Carl non si fa mai i cazzi suoi!> dissi sprezzante.
<è colpa tua che non mi vuoi ascoltare! Ti comporti da bambina!> alzò la voce pure lui.
<cosa ti importa se non ti ascolto? Tanto adesso hai la tua dolce fidanzatina Penny ad ascoltarti, vero Grimes?> sorrisi amaramente irritandolo profondamente, il che era esattamente il mio intento.
<lei non è la mia fidanzata! E tu invece che stai con Ron? Dopo quel che ti ha fatto per giunta!> fece una smorfia a pronunciare il suo nome.
<non stiamo insieme e poi mi ha chiesto scusa!>
<si e questo basta a riparare tutto?> si alzò facendo un gesto teatrale con il braccio.
<almeno lui non mi ha dato della puttana!> urlai in un ringhio.
<io non ti ho mai detto una cosa del genere, ma cosa stai dicendo?!> andò sulla difensiva sembrando davvero sorpreso per la mia accusa.
<ma la tua Penny si! Cosa pensi che intendesse quando ha detto che ho provato piacere a farmi violentare? Eh?!> mi alzai anch'io pronta a prenderlo a pugni se fosse servito.
Intanto Maggie, Glenn e Michonne assistevano alla scena completamente ammutoliti.
<scusa ma cosa ti avrebbe fatto Ron?> domandò Michonne mentre cercava di dare un filo logico ai nostri insulti.
<niente!> la fulminai con lo sguardo e Carl la ignorò totalmente.
<Abbiamo visto tutti che ti ha dato fastidio quando ti ha baciata, smettila di far finta di niente cazzo!> urlò a un palmo dal mio viso e per un attimo rimasi in silenzio, sorpresa dalla rabbia nei suoi occhi.
<ma si può sapere che cazzo ha fatto Ron?!> si aggiunse Michonne alle urla.
<L'ha toccata!>
Non pensavo che l'avrebbe detto.
Lo guardai incredula arrivando a un palmo dal suo viso.
Stavo per urlargli tutti gli insulti che conoscevo ma Rick frenò di colpo, io caddi a terra di schiena e Carl cadde a sua volta sopra di me.
Istintivamente chiusi gli occhi e portai una mano alla fronte dolorante, nel cadere avevo battuto la testa e in quel momento il dolore era la preoccupazione principale.
Una mano mi accarezzò i capelli e come aprii gli occhi Carl mi stava guardando preoccupato.
<stai bene?> chiese.
Si teneva su un gomito mentre i capelli finivano per solleticarmi la fronte.
<s-si> risposi anche se la vista offuscata non mi permetteva di mettere a fuoco niente, il che non era affatto piacevole.
<Rick che diavolo è successo?> esclamò Glenn alle sue spalle.
<una piccola orda blocca la strada, li facciamo fuori e ripartiamo. State tutti bene?>
Tutti risposero di sì mentre io continuavo a guardare Carl, nessuno dei due aveva detto niente.
<Scarlett, Carl, continuate pure a fare ciò che state facendo, c'è la sbrighiamo noi!> esclamò Michonne e potei immaginarla dare una gomitata a Rick mentre ci squadrava.
Sentimmo i loro passi finché non uscirono e ci lasciarono soli.
<vogliamo continuare il discorso di prima?> chiese continuando ad accarezzarmi la fronte.
Ma io mi chiedo, sinceramente, ma che problemi aveva?! Fino a un attimo prima ci stavamo insultando come Dio solo sa e invece in quel momento si stava preoccupando per me.
<spostati che ho mal di testa> dissi senza distogliere lo sguardo da lui.
Volse gli occhi al cielo e sospirò, poi finalmente si spostò e potei tornare a respirare come una persona normale.
Cercai di non far notare quanto fossimo vicini, con il suo petto che sfiorava il mio, il suo intenso profumo che mi inondava le narici, quegli occhi azzurri così intensi e in cui riuscivo a leggere tutto di lui, chi era stato e chi era in quel momento.
<ce la fai?>
Mi ripresi dai miei pensieri e lo guardai mentre tentava di trattenersi dal ridere.
<si!> sbuffai alzandomi a sedere, e già per fare solo questo avevo rischiato di finire di nuovo a terra.
Aspettai che la vista tornasse lucida prima di cercare un appiglio per aiutarmi a mettermi in piedi.
La cosa non servì visto che Carl mi prese da sotto le braccia sollevandomi di peso.
<ti ho detto che ci riesco!> protestai.
<si come no, non stai in piedi Scarlett>
Mi fece sedere sul letto e lui si mise davanti a me.
Restammo in silenzio per i restanti minuti finché Rick e Daryl non tornarono sul camper avvisandoci che era tutto okay, per fortuna.
<e comunque a Ron spacco la faccia se fa un'altra volta una cosa del genere> mi indicò con fare minaccioso e protettivo Daryl.
<Daryl non c'è bisogno, me la cavo bene anche da sola>
Cercare di convincere Daryl era come parlare con un muro quindi sapevo di dover prendere alla lettera le sue parole.
<ha ragione Daryl, se lo rifà vienicelo a dire e risolviamo la questione> puntualizzò Rick.
<anche se magari non l'ha fatto con intenzione> aggiunse sottovoce Carl riferendosi al bacio di prima anche se non era stato solo quello a infastidirmi, e lui lo sapeva.
<va bene, grazie> dissi più per chiudere la questione che per altro.
A distanza di molto tempo mi chiedo ancora perché gli abitanti di Alexandria non si fanno ognuno i cazzi propri, si vivrebbe tremendamente meglio!

Humans Scare Me//Carl Grimes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora