17- tra la vita e la morte pt3

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Capitolo lungo e pieno di sorprese, promesso. Scusate l'attesa, spero ne sia valsa la pena! Ci saranno di sicuro degli errori perché non ho avuto tempo di rileggerlo tutto.
Buona lettura💕

Narratore esterno:

"L'ho baciata"
Si ripetè Carl.
Non riusciva a crederci.
Le sue labbra erano finite su quelle di Scarlett e se n'era ricordato solo in quel momento.
Senza pensarci, e ignorando Tara e Scarlett, lasciò il piccolo teatro uscendo e arrivando nel corridoio.
<Michonne!> esclamò vedendo la donna andare verso l'uscita con in mano alcune armi trovate al secondo piano.
<Carl? Cosa ci fai qui? Hai sentito tuo padre!> lo rimproverò fermandosi davanti a lui.
<È una cosa importante e non devi dirla a nessuno> aggiunse Carl prendendo alcune pistole dalle mani di Michonne e accompagnandola verso l'uscita.
<sentiamo, di cosa si tratta?> chiese lasciando le armi nel camper, Carl la imitò e prima che potesse scendere la fermò prendendole una mano.
Michonne lo guardò confusa pensando che Carl stesse solo ingigantendo la situazione ma dalla sua espressione capì che la situazione era seria, almeno per lui.
<dannazione, dalla tua faccia sembra essere una cosa seria, cos'altro hai combinato?>
Michonne si sedette al tavolino rivolgendosi verso il letto dove si sedette Carl.
Passarono pochi secondi di silenzio poi Carl si sporse in avanti appoggiandosi con i gomiti sulle ginocchia e le mani andarono a coprirgli il viso.
<Michonne ti giuro che sto impazzendo> sussurrò togliendosi il cappello e riponendolo con cura di fianco a se.
<che è successo?> insistette Michonne aspettando che lui dicesse qualcosa di più significativo.
Ma lui scosse la testa negando poi alzò il capo e fece incrociare i loro sguardi.
<l'ho davvero baciata?> chiese quasi sconvolto.
Michonne tirò un sospiro di sollievo capendo che i problemi di Carl erano di ben altri tipi da quel che si era immaginata.
<Dio Carl la prossima volta puoi essere più specifico quando dici di star impazzendo? Giuro di aver creduto fosse grave!>
<Michonne è grave! Che cazzo faccio adesso? Dio...ho baciato la mia migliore amica! Che cazzo mi invento?!>
<Carl calmati> sussurrò ridendo ma poi una domanda le venne fuori palese.
<aspetta, tu vuoi dirmi che con tutte le volte in cui vi ho visti abbracciati, mano nella mano, che dormivate insieme e tutte ste smancerie, voi non vi eravate mai baciati?>
Carl la guardò sconvolto.
<ma che razza di idee ti vengono in mente? Sei proprio come Thomas, perché pensate che io Scarlett stiamo insieme? Mi odia e io ce l'ho con lei>
<però?> lo incitò.
<però sono confuso>
<riguardo a cosa? E poi ancora non ho capito perché siete così incazzati l'uno con l'altra>
<te lo spiego in breve. Scarlett mi aveva chiesto di spiegare a Enid e a Thomas del suo passato perché lei non se la sentiva, allora io l'ho detto a Thomas ma Penny, la ragazza nuova, ha origliato. Qualche giorno fa ha insultato pesantemente Scarlett dicendole delle cose orribili e lei non l'ha presa bene. Pensava che fossi stato io a dirle tutto, io volevo spiegarle cos'era successo ma non voleva ascoltarmi così...>
Nel raccontarlo con così tanta frenesia quasi non si ricordò del piccolo dettaglio che sarebbe venuto dopo.
Decise di dirglielo, Michonne rimaneva comunque la sua migliore amica.
<non so il perché ma ho usato la forza, non avevo controllo. L'ho presa per le braccia e credo d'averle fatto male, o per lo meno l'ho spaventata. Quando me ne sono accorto, di quel che avevo fatto, sono andato da lei ma la situazione si è ripetuta. Da lì non ci parliamo più, almeno fino ad oggi. Per colpa mia ha litigato con Enid e non parla con Thomas>
Michonne si portò le mani a coprile la bocca per lo stupore.
<cazzo Carl...che cavolo ti è preso? E poi perché non me l'ho hai detto subito? Ti avrei potuta aiutare!> lo rimproverò Michonne ancora sbalordita ma riuscendo a dare un filo logico agli avvenimenti di quella mattina, gli insulti e il momento da cui si ignoravano.
<non lo so! Michonne non avrei mai pensato di usare la forza su una ragazza, figuriamoci su di lei! È solo che stava parlando, urlava, non mi ascoltava e stava dando di matto, non sapevo cosa fare e ho cercato la soluzione più rapida ma ho sbagliato, non me lo riesco a perdonare>
<non è questo il problema adesso, giusto? Parliamo un secondo di quel che è successo prima> anche se Michonne non voleva farlo davvero, aveva rischiato di essere violentata e lo avrebbero fatto se non fosse stato per Scarlett.
<già...cosa faccio ora con lei? Provo a parlarle? Oppure faccio finta di niente? Le devo chiedere scusa? Michonne ti prego dimmi cosa devo fare!> esclamò nel panico portandosi le mani fra i capelli.
<dalle del tempo prima di parlare del litigio, in questo momento credo che sia l'ultima cosa a cui sta pensando e probabilmente ti vorrà con se, ora più che mai. Penso che una volta tornati ad Alexandria vi ignorerete per un po' ma giusto il tempo che passi ad entrambi l'incazzatura>
Carl annuì soddisfatto di poter partire da qualcosa di più fondato che le sue paranoie.
<va bene...grazie per i consigli>
<Poi per quanto riguarda il bacio...non lo so, è stato bello?> chiese con un sorriso da ebete stampato in volto.
Carl si lasciò cadere indietro contro la parete, si coprì di nuovo il viso con le mani e lasciò che un gemito di rassegnazione accompagnasse il suo profondo sospiro.
<non lo so, Michonne te l'ho detto che sto impazzendo!>
<non ti ho mica chiesto come si disinnesca una bomba! riformulo. Bacia bene?>
<si cazzo, non mi ricordavo che le sue labbra fossero così...>
Lo disse ad alta voce ma sarebbe dovuto rimanere nella sua mente.
Appena se ne accorse guardò Michonne completamente nel panico, lei invece sembrava confusa e scioccata allo stesso tempo.
<ma mi avevi detto che non vi eravate mai baciati! Che cazzo Carl voglio che tu me le dica queste cose!> esclamò fingendosi arrabbiata.
Subito Carl mise le mani avanti negando con la testa.
<no no non hai capito! Io e lei non ci eravamo mai baciati, non sulle labbra almeno...>
Sussurrò rendendosi conto di aver solo peggiorato la situazione.
Michonne spalancò gli occhi e la bocca, balbettò qualche istante e lo indicò con fare teatrale.
<tu e Scarlett avete...oh mio Dio Carl!> sta volta urlò e proprio mentre credeva che gli avrebbe fatto un discorso, quel discorso, lei si mise a ridere.
<Michonne ma che cazzo capisci? Non abbiamo fatto niente! Ma ti pare?>
Quando ebbe finito di ridere tornò a guardarlo, di nuovo confusa.
<allora cosa intendevi? Si insomma se non avete fatto dei prel->
<non.lo.dire.> scandì interrompendola.
<non te lo volevo dire perché non è successo nulla di strano...anzi no, è stato strano ed imbarazzante per come è finita> si corresse confondendosi ancora di più.
<forza racconta, sono tutta orecchi>
<se provi a dirlo a qualcuno giuro che ti faccio fuori, intesi?>
<va bene, intesi>





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