8.

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yoongi's pov
mi svegliai con un forte mal di testa e un peso sull'addome, strofinai gli occhi e mi stiracchiai.
guardai in giro e vidi accanto a me lucia dormire, il suo braccio e la sua gamba erano sul mio addome.
cercai di spostare il suo braccio e la sua gamba per girarmi completamente verso di lei, ma ricevetti un mugolio, segno che si stava per alzare.
lucia sbadigliò con la delicatezza di un elefante e si stiracchiò, appena aprì gli occhi mi vide e vidi che stava per cacciare un urlo ma le tappai la bocca; fece uno sguardo come se stesse realizzando tutto.
tolse la mia mano dalla sua bocca "stai bene? ti fa male la testa?" ero confuso, come faceva a saperlo? difatti lei capì
"ieri eri ubriaco e fatto e non volevi andare in camera tua." persi un battito, speravo di non aver detto nulla soprattutto sui miei sentimenti per lei.
"ho detto qualcosa in particolare?" scosse la testa
"hai detto che volevi solo stare qui con me e mi hai abbracciata tutto il tempo" ridacchiò arrossendo, che bellina.
tirai un sospiro di sollievo.

cercai di alzarmi ma il mio mal di testa non me lo permetteva.
"resta qui, ti preparo qualcosa per la sbornia." si alzò e appena vidi com'era vestita arrossì e ridacchiai.
"perché ridi?" chiese mentre sistemava i capelli in una coda
"belle mutandine azzurre" risposi, addosso aveva solo una maglietta che le arrivava sotto il sedere e quando alzò le braccia per sistemare i capelli le notai.
vidi le sue guance diventare di un rosa acceso e corse subito verso un comodino per poi trovare un paio di pantaloni della tuta.

lucia's pov
brutto idiota aesh.
"buongiorno rita." dissi incontrandola in cucina
"buongiorno signorina" notò che stavo cercando degli ingredienti quindi mi chiese cosa stessi cercando
"è tutto okay, voglio fare quella zuppa per la sbornia."
"e per chi?" mi chiese confusa.
"yoongi" "ma non l'ho visto sta mattina nella sua stanza."
mi bloccai.
"vedi.. rita.." poi lei fece una faccia scioccata "non dirmi che tu e yoongi.." fece un segno non troppo volgare
"no! no no no, dio.. no" le presi le mani per fermarla
"era solo tornato ubriaco e si è addormentato sul mio letto."
lei fece un sospiro di sollievo.
"ero pronta a picchiare il signorino con il cucchiaio di legno"
disse facendomi ridere, poi tornai al lavoro.
"vuole che l'aiuti?" scossi le testa.
"nah, me la cavo in cucina, ma grazie lo stesso." rita ritornò a pulire il bancone.

mentre preparavo il vassoio sentì la porta della cucina chiudersi e qualcuno sedersi su una delle sedie del bancone.
mi girai ed era yoongi, quindi glielo porsi direttamente lì.
"sono abituato, non c'era bisogno di tutto questo." disse per poi soffiando il contenuto bollente.
"dovresti apprezzare, normalmente me ne fregherei però oggi me la sentivo di fare la gentile." dissi mettendo le cose nella lavastoviglie, lo sentì ghignare.
"o perché sono io?" mi bloccai e deglutì rumorosamente
"m-ma cosa dici." balbettai, maledetta me.
non mi diede risposta e lasciai perdere.
un silenzio assordante ribombava la stanza e nel mentre stavo preparando qualcosa per me, yoongi interruppe quel silenzio.
"allora nanetta.." iniziò e schiarì la voce "..cosa vuoi fare oggi che è sabato?" ma perché gli interessava?
"esco con sunhee e hoseok." dissi sedendomi col mio cibo sotto il naso, non rispose.
"come mai ti interessa?" chiesi giocherellando col cibo
"per sapere, non posso?" feci spallucce.
si alzò con la ciotola in mano e l'appoggiò sul lavandino
"grazie nanetta"
roteai gli occhi al nomignolo.

dopo colazione mi feci un bagno caldo per rilassarmi, avevo l'odore di erba che mi attaccò yoongi.
dopodiché mi vestii con dei jeans attillati, canotta corta nera e giacca di jeans sempre nera, finalmente era arrivato un po' di caldo.
mi truccai, spruzzai del profumo e misi le mie vans nere.
stavo per uscire ma qualcuno mi fermò afferrandomi il polso "non credere di uscire così?" il suo respiro mi sfiorava il collo "oh mio dio yoongi perché fai così ogni volta che esco? non stiamo realmente insieme, è inutile fare le scenate." nel mentre tirai via il polso ed uscì lasciandolo lì.
non riuscivo a capire queste sue scenate ogni volta che vedeva il mio abbigliamento, non uscivo con le tette o culo fuori, tanto meno nuda e anche se fosse, non stavamo realmente insieme quindi non c'era alcun bisogno di fare il geloso, sempre se lo era.

appena arrivata al cafè salutai i miei amici, c'era anche un altro ragazzo con noi.
namjoon.
"oh c-ciao namjoon." dovetti subito pensare a yoongi, se lo avesse scoperto, si sarebbe infuriato.
"ciao" sorrise.
io e lui non avevamo mai parlato tanto meno siamo usciti fuori dalla scuola, ovviamente per il mio finto ragazzo.
avevamo solo qualche classe insieme visto che la nostra scuola non aveva molti professori, il mio anno, ovvero il terzo e il suo, quarto, avevano qualche classe insieme e in alcune avevo anche yoongi.

passai il pomeriggio con loro e dovevo dire che namjoon non era così male, non capivo ancora l'odio che provava yoongi verso lui. ero ancora curiosa.
"io dovrei andare." dissi guardando l'ora, dovevo seriamente andare, stava per fare buio.
ero pronta ad andarmene ma qualcuno mi fermò.
"se vuoi ti accompagno, dobbiamo andare per la stessa strada." disse namjoon e senza farmi due domande annuì.
"ci vediamo lunedì a scuola allora" disse sunhee.
ci salutammo e tutti andarono per la propria strada.

mentre camminavamo mi porsi sempre quella domanda.
"namjoon." attirai la sua attenzione "perché tu e yoongi vi odiate?" presi coraggio "ti correggo, è lui che odia me."
"e perché?" fece spalluce ed io sbuffai lasciando che il silenzio si facesse strada.

arrivati più o meno vicino casa, dovetti 'cacciarlo'
"ora puoi andare, grazie per non avermi lasciata sola. ci vediamo a scuola!" dissi fermandomi su quella via molto vicina a casa mia.
"ciao lucia!" si avvicinò a me, ero confusa.
sentì le sue braccia avvolgermi.
mi stava abbracciando..
sorrise e poi se ne andò. era simpatico, ma strano.
cercai di non pensarci troppo e mi avviai per andare a casa.

entrai ed ero stranita dal buio.
poi una voce mi spaventò.
"cosa cazzo ci facevi con namjoon?" era arrabbiato, era infuriato, era buio, la luce non era accesa ma potevo sentire il suo sangue bollire nelle sue vene.
"i-io.." balbettai, sentivo i suoi passi, si stava avvicinando di più a me, ma non potevo indietreggiare più di tanto perché venni fermata dal muro dietro di me.
appoggiò le mani al muro ai lati della mia testa bloccandomi definitivamente.
sentivo il suo respiro caldo sulla mia pelle.
"era con sunhee e hoseok, non ne sapevo nulla e ha deciso di accompagnarmi. non so il perché ma mi ha abbracciata lui." finalmente parlai, sentivo i miei occhi pizzicare.
capì che avevo paura vedere yoongi arrabbiato.

lui non rispose, si avvicinò sempre di più, il suo naso sfiorava il mio.
le sue mani fredde presero il mio viso schiacciandomi un pochino le mie guance.
sbarrai gli occhi appena sentì le sue labbra unite alle mie, la lacrima che minacciava di uscire mi rigò la guancia e yoongi nel mentre me l'asciugò col pollice.
le sue labbra erano morbide e paradisiache anche nel sapore di sigaretta e menta.

non riuscivo a staccarmi da lui.

first love | yoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora