Erano passati tre giorni da quel messaggio di Tyler, dopo la cena a casa di Kayla. Non so nemmeno se lui sia già partito, non che mi interessi, assolutamente, solo che avrei voluto salutarlo.
Io e Tommy eravamo sul divano, avevamo appena finito di ridere per una battuta che fece lui, mi ero mezzo incantato ad ascoltare la sua risata che era diventata una droga. Nonostante lo conoscessi davvero da poco sentivo nascere dentro di me qualcosa di...bello...di grande.
"Mi prendi i biscotti?" Gli Chiesi facendogli gli occhi dolci.
"Ce l'ho qua un biscotto se vuoi" mi rispose con tanto di sorrisino malizioso.
"Oh davvero? Dov'è?" Feci finta di non capire.
"Qua" Si mi mise seduto sulle mie gambe e mi prese la mano portandosela sul cavallo dei jeans.
"Ma io volevo un biscotto"
"Eh accontentati"
"Di un würstel?"
"Si, del mio würstel"
"Ma uffaaaa" lo presi per i fianchi facendolo sdraiare sul divano e mi ci sdraiai sopra. Volevo farlo soffrire un po'.
"Eh si piccolo dyl" mi passò una mano fra i capelli.
"Sei tu il più piccolo qua" ridacchiai e lo baciai iniziando a strusciarmi leggermente.
"Il più piccolo ma con più esperienza, e so ne so tanto da sapere a cosa vuoi puntare"
"Cioè?" Gli baciai il collo mordendoglielo.
"Al mio bellissimo cazzo"
"Nah" mi alzai "vado a dormire ho sonno" mi tolsi la maglia per stuzzicarlo e gliela buttai addosso.
"Buonanotte Tommy" andai sculettando in camera e lo sentì imprecare. Mi tolsi i jeans e li buttai a terra, mi girai e lo vidi appoggiato allo stipite della porta. Mi venne alto solo a vederlo così, era troppo sexy.
Si avvicinò a me e cercò di baciarmi ma lo fermai in silenzio, gli sbottonai i jeans e ci misi la mano dentro, toccando la sua erezione. Lui era perso nel miei occhi, sembrava imbambolato. Mi staccai da lui e mi sdraiai sul letto guardandolo.
"Dio Dylan..."
"Vieni o no?"
Si spogliò di corsa e si mise su di me, stavolta lo lasciai baciarmi ma capovolsi le posizioni, ora ero io su di lui. C'era poco da dire, avrei comandato io la situazione. Qualcosa dentro di me mi disse che dovevo essere io ad avere il controllo.
Lo baciai senza mai staccarmi, ne volevo sempre di più, i suoi baci e le sue carezze non mi stancavano mai, non erano mai abbastanza.
Le sue mani scesero sui miei boxer e me li sfilò, presi un preservativo dal suo comodino, non so perché ma lo feci d'istinto, forse mi ricordai che anche Tyler lo prese dal comodino...okay devo smetterla di pensare a Tyler.
Scartai il preservativo coi denti e me lo misi, ero eccitatissimo, come una dodicenne in calore alla sua prima scopata. Thomas mi guardò e mi sorrise, stavolta più con dolcezza, lo baciai ed entrai in lui piano.
"Guarda che non è la mia di prima volta, non mi fai male piccolo" ridacchiai e diedi subito una spinta più decisa che lo fece gemere.
"E-era di questa che parlavo" sorrisi e continuai a muovere i fianchi.
Era bellissimo, era la nostra prima volta e...no non era la tua prima volta
È stata la mia prima volta da attivo almeno...
Presi in mano l'amichetto di Tommy e iniziai a muovere il polso su e giù a ritmo, continuando sempre a muovere i fianchi, volevo dargli me stesso, volevo vederlo felice. "D-Dylan cazzo v-vengo"
"Shhh t-trattieniti" gli morsi il collo e inarcò di più la schiena, era mio.
Le sue mani erano fra i miei capelli sudati, li stringeva, li tirava o semplicemente li accarezzava, non era lui il sottomesso. Ero io.
Dopo interminabili minuti di baci, morsi, corpi sudati strusciati l'un l'altro, io venni nel preservativo e lui mi venne contemporaneamente sul petto, potrà sembrare schifoso, ma lo avrei rifatto mille volte.
Mi accasciai di fianco a lui stanco morto e lui si girò verso di me.
"Ti amo Dylan"
Quelle tre parole. Tre. Erano meglio di tutto. Sentirle dopo il sesso era come fare un salto mortale e uscire indenne e vincitore.
"Ti amo anche io" mi avvicinai a lui e lo baciai, lui mi strinse a se mettendo il viso vicino al mio petto e si addormentò. Sembrava un bambino.
"Non potevo chiedere di meglio" dissi accarezzandogli i capelli anche se dormiva.——
Voi che volete il flame...domani sarete soddisfatti