Dylan
Cristo devo chiamare Kayla. Devo assolutamente parlare con lei.
Mi avvicinai al telefono per chiamare la mia migliore amica, Kayla, mi aiutava sempre nei momenti in cui stavo male e ora, era uno di quelli.
"Dyl?"
"Kay Kay Kay. Devi aiutarmi cazzo"
"Che è successo? Sii veloce sono in bagno"
"È successo ancora, con Teresa! Non mi si alza! Okay sembra brutto detto così MA È BRUTTO."
"...Dylan ti voglio bene ma non essere sempre così esplicito, sarà il tempo o che ne so di come funziona il vostro giocattolo. Prendi del viagra. Ora devo tornare da Archie"
Il tempo? Oh Kayla grazie della tua illuminazione.
Kay è alta quanto me, è magrissima e potrebbe fare la modella, ha i capelli marroni scuri lunghi che io adoro perché CEH, gli occhi verdi chiari che a volte cambiano sull'azzurro, un misto di dolcezza e stronzaggine con un sorriso che potrebbe accecare chiunque.
Mi alzai dal divano nervosamente e iniziai a camminare per tutta casa: bagno, camera, cucina, salotto, bagno, camera, cucina, salotto...
Dyl: *sms a kay* Kayla stasera vengo a prenderti e usciamo.
Kay: *sms* e Teresa?
Dyl: *sms* davvero non ti preoccupi di dove andremo?
Kay: *sms* se tutto va bene andremo in qualche centro commerciale come al solito
Dyl: *sms* ...se mi piacciono i centri commerciali sono miei problemi.
Kay: *sms* 🤷🏻♀️
Dyl: *sms* 🖕🏻Teresa tornò a casa verso le 8 e senza tanti dettagli le dissi che dovevo uscire. Era una tipa molto molto gelosa quindi omessi che sarei uscito con Kayla.
Conoscevo Ter da due anni, ci siamo messi assieme 7/8 mesi fa e si, non mi si è mai alzato, eccetto una volta quando lei mi fece ingoiare una pastiglia blu. Poi scoprì il viagra.Uscì di casa con i miei soliti jeans neri un po' strappati, una maglia blu che mi regalò mia madre e una giacca non troppo pesante. Andai con la mia jeep azzurra a casa di Kayla e Archie, un tipo che aveva conosciuto da qualche mese. Dopo qualche citofonata lei scese e ed entrò in macchina.
"Dove andiamo?"
"Dimmelo tu. Io non ho idee in realtà"
"Il centro commerciale era chiuso?"
La fulminai con lo sguardo. I miei centri commerciali non si toccano nemmeno per scherzo.
Dopo 5 minuti passati a pensare sul dove dirigersi, lei mi fece scendere e cambiammo di posto, lasciando a lei il posto di guida.
"Ora vedi dove ti porto io. Non fare lo schizzinoso perché le abbiamo provate tutte tranne questo"
"Mi porti ad una mostra di BDSM?"
Ruotò gli occhi all'indietro come per evidenziare la mia stupidaggine e iniziò a guidare tra le strade di Los Angeles.
"Eeeeeccoci"
Guardai fuori e sgranai gli occhi.
"Kay? Che ci facciamo in un bar gay?"
Non mi rispose e scese aspettandomi.
"Muoviti coglione devi fare solo un po' di amicizia e poi ti devo raccontare una cosa"
Scesi un po' titubante e la seguii dentro questo bar. Sembrava fatto tutto di legno con la sua luce soffusa e i tavoli scuri disposti un po' in tutta la stanza. Feci passare il mio sguardo tra tutta la gente: c'erano delle coppiette che si guardavano negli occhi sorridendo, coppiette attaccate al telefono e poi ragazzi da soli. Ecco cos'è il mondo di oggi.
Mi sedetti in un tavolo non troppo al centro e cercai subito di iniziare io un discorso, prima che lei iniziasse a sparare cazzate.
"Allora che mi devi raccontare?"
"Ho conosciuto uno...è bellissimo...vedessi...ha gli occhi marroni e il ciuffo marrone chiaro ma dio quel ciuffo è la vita è bellissimo ti ci perdi lì dentro, ha sempre lo sguardo che è una metà fra 'ti uccido a sangue' e 'ti scopo fino a svenire' sai com'è...mi piacciono quelli così"
Mi girai di colpo e la guardai, non tanto per l'ultima parte (alla fine tra noi era normale parlare così) ma perché lei aveva Archie e oddio LA MIA PICCOLA NON POTEVA TRADIRE ARCHIE ANDREWS.
"cOOOOOSA?! E Archie? Cioè voglio dire...Archie?"
"Non sento più quello che sentivo una volta. Non giudicarmi."
Mentre diceva quelle parole mi persi nuovamente tra la poca gente rimasta e vidi un ragazzo, non so perché ma mi attirava.
"Dyyyyyyl? Che cazzo hai visto?" Si mise di fianco a me e segui con gli occhi la direzione dove il mio sguardo puntava.
"Niente niente...il cameriere non arriva?"
proprio in quel momento, si avvicinò un ragazzo con un grembiule nero legato alla vita ed block notes.
"Cosa vi posso portare?"
Kay si ordinò uno spritz e io optai per in bella birra ma aggiunsi un'altra cosa:
"Potrebbe portare una birra anche a quel ragazzo là? Quello biondo al tavolo con l'altro moro..."
O la va o la spacca no?
"Certo" e si avviò al bancone.
"Dylan che hai fatto?"
"Kay che cazzo ho fatto. Quello magari è il suo ragazzo. Sto andando in panico."
"Respira. Non sapessi avessi tutto questo coraggio"
Mi girai in tempo per vedere il cameriere portare la birra al biondo e indicare me e poi venne verso di noi a portare le nostre bevande.
Volevo sotterrarmi. Avrei scommesso tutti i soldi in mio possesso che quei ragazzi mi avessero guardato male.
Sono così stupido.
Stai solo provando nuove...esperienze?
No.