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Era sera ormai. Nessuno dei due aveva parlato di quel bacio. Come se non fosse mai successo, solo che eravamo un po' più accoccolati. Aka era accoccolato su di me sul divano. Aka Si era addormentato. Positivo no?
No. Non sapevo che fare. Mi avrebbe lasciato dormire qua una notte, poi?
E se si stancasse e capisse che persona sono?
Se fossi troppo...troppo io?
Avevamo appena finito di mangiare e Thomas stava uscendo dal bagno, io mi ero preparato per dormire sul divano, era abbastanza comodo, diciamo.
"Che fai?"
"Ho sonno, ma se vuoi guardare la tv ti faccio spazio" non volevo sembrare uno che si prende subito troppa confidenza però avevo davvero sonno.
"Okay"
Gli feci spazio e mi accoccolai abbracciato al cuscino del divano cercando di dargli più spazio possibile e in poco tempo Morfeo mi reclamò nel suo mondo.

Thomas

Sembrava un bambino, si addormentò praticamente subito e questo mi diede la possibilità di osservarlo per bene.
Spensi la tv, in realtà non l'ho mai guardata, non mi piaceva. Presi un paio di coperte perché di notte faceva freddo. Mi sdraiai vicino a lui facendo attenzione a non svegliarlo, anche se si vedeva che dormiva profondamente.
Stesi le coperte sopra di noi e lo abbracciai, era da un po' che volevo farlo. Stare fra le sue braccia era la fine del mondo. Gli accarezzai i capelli e gli passai un dito su tutto il viso, quasi per rendermi conto di cosa avevo davanti. Gli diedi un tenero bacio sulle labbra, cosciente che tanto la mattina dopo non ne avrebbe saputo nulla.

Erano poco dopo le dieci. Eravamo sul divano da un'ora e mi stavo quasi per addormentare, se non fosse stato per il telefono di Dylan. Glielo presi dalla tasca, non mi piaceva farmi i cazzi degli altri ma dovevo farlo smettere di suonare, non volevo che si svegliasse.
Lo presi e guardai lo schermo.
2 chiamate perse da... Teresa
E un messaggio. Un messaggio abbastanza lungo e l'anteprima diceva questo:

Dylan...scusami...ti amo...non volevo dire quello che ho detto...parliamone, io ti voglio ancora nella mia vit-

Volevo leggere di più ma l'anteprima non me lo permetteva.
Dylan sarebbe sicuramente tornato da lei, non potevo permetterglielo...non poteva portarmelo via ora che iniziava qualcosa. Misi il telefono sopra il tavolino e strinsi Dylan a me. Cercai di addormentarmi senza pensarci, inutilmente.

Dylan

Mi svegliai con uno strano peso addosso e un caldo tremendo, aprii gli occhi e vidi Thomas che dormiva beato come un ghiro.
"Thomaaaas"
Cercai di svegliarlo, anche perché dovevo andare in bagno. Piccoli problemi mattinieri.
"Tommyyyyy"
Stavolta aprì gli occhi e mi guardò.
"Cosa?"
"Devo andare in bagno"
"No no, come mi hai chiamato?"
"Tommy? Non ti piace?"
"Si che mi piace, lo adoro" sorrise e mi buttò le braccia al collo mettendo il viso tra la mia spalla e il mio collo, sembrava un koala.
"S-scusami" dopo essersi accorto di cosa aveva fatto, si tirò indietro e si sedette stropicciandosi gli occhi come i bambini piccoli, stavo quasi sbavando.
"Stavo caldo" ridacchiai e mi alzai per andare in bagno.
Thomas mi urlò delle cose incomprensibili dal salotto, qualcosa che però riguardava Teresa, corsi subito da lui.
"Teresa? Cosa?"
Lui sospirò
"Ti ha scritto e ti ha chiamato ieri. Non volevo farmi i cazzi tuoi però avevi il telefono che continuava a suonare e non volevo che ti svegliasse..."
È stato gentile...
Presi il telefono e lessi il messaggio.
"Dice che vuole che torni da lei...e si scusa per come si è comportata"
Thomas si alzò "vedi? Ho detto che tutto sarebbe tornato com'era" andò in cucina per prendersi del latte, sembrava che questo argomento lo facesse stare male, forse non aveva capito che IO non la volevo
"Tommy"
"Si? Se devi andare vai. Non farti problemi"
"Thomas io non vado da nessuna parte, se non sei tu a mandarmi via"
"Dylan tu che puoi avere qualcuno che ti ama, cogli l'attimo"
"Thomas io...io non posso stare con qualcuno che non mi fa felice, te l'ho detto!"
Lui sbatté il cartone di latte sul tavolo per poi urlarmi: "Dylan smettila di lamentarti! Lei ti ama! Con chi altro saresti felice se non con una persona che tiene a te? Spiegamelo perché non lo capisco!"
Lo guardai e mi avvicinai a lui, lasciando che un paio di metri ci dividessero.
"Tu. Con te sarei felice, Tommy"
Il suo viso da cagno arrabbiato si trasformò in pulcino addolcito e si avvicinò di più annullando quei metri che ci dividevano e mi abbracciò, senza dire nulla.

Daddy // dylmas - newtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora