Ero fatto così.
Scappavo.
Scappavo da tutto e da tutti.
Perché non posso semplicemente godermi ogni momento senza pensare alle conseguenze? Perché non posso godermelo senza preoccuparmi ogni fottuta volta di tutto?
Uscì dal locale col cappuccio sulla testa e le mani in tasca. Sentì la porta che si apriva dietro di me e dei passi.
Tu speri sia Thomas eh?
Mi girai e trovai Kayla, mi guardava attentamente come se stessi per perdere il controllo.
"Dylan...perché stai piangendo...?"
O forse l'avevo già perso il controllo.
"Cosa? No..non sto piangendo..."
Oh giusto neghiamo anche di fronte all'evidenza
"Dylan cos'è successo? Ho visto solo che ti alzavi e correvi via"
"Andiamo a casa ti prego "
Guardai la porta del locale. Non volevo andarmene, volevo vedere Thomas sbucare fuori dal bar. Volevo che mi abbracciasse. Volevo chiedergli scusa.
Ma il mio istinto che mi diceva di scappare più lontano possibile ebbe la meglio.
Andai a casa di Kay e Archie, lui dormiva e russava quindi non c'era veramente pericolo che ascoltasse i nostri discorsi da dodicenni in crisi.
"Ma questo Jug?"
"SHHHH è solo tanto figo...e mi piace, è maturo e figo, più di così?"
"E Archie?"
"Ormai è da un po' che non provo nulla...è diverso, è tutto diverso"
"Oh..." è tutto quello che riuscii a dire. Se Kay era felice lo ero anche io.
"Hai voglia di parlare di Thomas?"
"Mi ha baciato e me ne sono andato. Non c'è niente di cui parlare."
"Va bene...ti prendo delle coperte, tu dormi qua stanotte" Si alza e andò in camera per poi tornare con un paio di coperte.
"Buonanotte"
"Buonanotte"
Mi misi con la testa sul cuscino a pensare alla giornata appena passata. Pensai a Thomas, ai suoi capelli biondi, al suo sorriso, alle piccole rughe che gli si formavano vicino agli occhi quando rideva. Era troppo tenero.
Proprio nel momento in cui mi stavo per addormentare mi arrivò un messaggio. Thomas.
Thomas: *sms* scusa... non avrei dovuto farlo...perdonami, è che veramente mi mandi il cervello a puttane, dalla prima volta che mi hai parlato...perdonami..
Mi misi a piangere, non sapevo cosa fare.
Ignorai il messaggio dicendomi che gli avrei domani mattina e mi misi a dormire...o almeno cercai di farlo.Tornai a casa prima che si svegliassero Kayla e Archie. Non volevo rovinargli la mattinata con i miei occhi gonfi e rossi e i miei lamenti su quanto io faccia schifo.
Purtroppo dovetti vedere Teresa, una mina vagante che sarebbe esplosa in domande, prima o poi.
"Hey"
"Dove cazzo sei stato" appunto
"Ero fuori... vado a dormire"
"Col cazzo. Dylan non ti riconosco più. Il sesso non fa più parte di noi, le conversazioni vengono sempre interrotte da qualsiasi cazzata, esci sempre con Kayla e vai in posti che non mi dici-"
"Sono andato ad un fottuto bar gay!"
Oh complimenti campione, tu si che sai come mollare le ragazze
L'avevo detto. Si. Già.
Mi guardò bianca come il latte. Quei suoi occhi azzurro mare erano diventati vuoti. Mi guardava come se fossi un mostro...era questo che doleva di più.
"Parlami..." la supplicai. Odiavo il silenzio.
Fece per parlare ma le vennero le lacrime agli occhi.
"Prendi le tue cose...e vattene Dylan. Vattene."
Non feci altro che prendere un paio di vestiti e andarmene. Non potevo fare niente quando mi imponeva qualcosa. Era irremovibile.
Andai nell'unico posto impensabile, l'unico in cui non mi sarei mai aspettato di trovarmi...
