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Tommy

Ero appena stato da Jacob, il mio migliore amico, gli avevo raccontato tutto su Dylan: quanto era bello, intelligente, attivo, ma anche quanto lo amavo, quanto gli volevo bene...
Quella sera lo avrei portato fuori a cena, lui ama mangiare quindi ne sarebbe stato felice.
Aprii la porta di casa tutto felice.
"Hey dyl-Dylan..." ma vidi il tipo che avevo incontrato da Kayla sopra Dylan...con solo i boxer attorno, e dylan senza maglia...
"Tommy!" Il mio ragazzo, il mio moro, si alzò e si mise davanti a me "Thomas non è quello che sembra"
Ah no? E dimmi cos'è?
L'altro ragazzo, grande e grosso, si alzò a sua volta e si avvicinò a Dylan mettendogli un braccio attorno alle spalle. "Si, è quello che sembra, il tuo bellissimo ragazzo ti ha tradito e beh io sono il fortunato"
Crack.
Cos'è stato?
Oh, il mio cuore.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime in fretta, mi era praticamente caduto il mondo addosso.
"Vattene. N-non voglio sapere altro"
Dissi con un filo di voce cercando di non scoppiare a piangere. Ero immobile non riuscivo a muovermi.
Dylan si tolse da sotto il braccio di Tyler, sembrava stesse sul punto di scoppiare in lacrime come me, avrei voluto abbracciarlo, dirgli che non me ne importava, dirgli che lo amavo.
"Tommy ti prego ascoltami non è nulla mi ha obbligato!"
Ma no. Me ne andai in camera di corsa. Non volevo più sapere nulla.
Avrei spaccato ogni cosa a portata di mano se solo dopo non dovessi ricomprarla a mie spese.
Misi la testa sul cuscino e mi liberai, piansi fino a non avere più lacrime, ero completamente distrutto.

Mi scoppiava la testa. Mi alzai e dovetti subito sedermi. Per quanto sono stato sul letto a piangere come un coglione?
Mi rialzai piano piano e andai in cucina a prendere una pastiglia, non so perché ma speravo di trovare qualcuno...trovare lui...
Ritornai in camera e mi accorsi del cuscino ormai pieno delle mie lacrime depresse, lo presi e lo lanciai in un angolo della stanza, mi sentii leggermente meglio.
Presi la sveglia che tanto odiavo e la buttai contro la parete. Si ruppe in centinaia di pezzettini.
Mi alza e mi guardai in torno.
Presi la lampada e buttai a terra pure quella. Altre lacrime iniziarono a solcarmi il viso. Avevo voglia di urlare e lo feci. Urlai. Iniziai a prendere a pugni il muro credendo che quello fosse il viso di Tyler, piansi e urlai finché non mi stancai e mia accasciai a terra con le nocche piene di sangue.

Mi svegliai sentendo bussare alla porta, sembrava la stessero per sfondare. Mi alzai, erano le 10 di mattina e solo in quel momento mi resi conto del casino che avevo fatto la sera precedente.
"Arrivo arrivo"
Mi guardai un attimo allo specchio d'entrata: avevo i capelli spettinatissimi, le nocche rovinate con ancora il sangue secco e gli occhi gonfissimi.
Aprii la porta e mi trovai davanti Jacob.
"Cazzo Thomas che cazzo hai fatto"
"E tu che ci fai qua?"
"Mi hai scritto tu ieri sera"
"No non è vero" è possibile che non me lo ricordi?
"Si, guarda" tirò fuori il telefono e mi mostrò. Si glielo avevo scritto.
"Oh..."
"Che cazzo hai fatto alle mani"
"Ho sbattuto contro il muro"
Mi girai lasciandolo entrare e andai in camera per poi buttarmi sul letto.
"Tommy..." lo guardai e vidi che ispezionava la camera come se fosse un campo di combattimento.
"Ho fatto casino lo so"
Si sedette vicino a me.
"Dylan...?"
"Mi ha tradito. Con un coglione. Che è il doppio di lui. Non lo soddisfavo abbastanza" feci molte pause per non ricominciare a piangere come una ragazzina. Mi guardò con apprensione e si sdraiò vicino a me.
"Non devi starci male, è solo un ragazzino immaturo che non sa nemmeno cosa vuole"
"Lo amavo..."
"No Tommy, non era...non era il tuo tipo, si vedeva..."
Non avevo le forse per controbattere, mi limitai a guardarlo e basta.
"Non piangere più Tommy...non ti meritava"
"E chi mi merita eh?"
Lui sembrò pensarci su e poi mi rispose.
"Io"
Non capì. Che intendeva?
"Thomas odio vederti così. È la terza volta, la terza relazione che finisce male e io odio veramente vederti così. Mi fa male"
"Jacob ma che stai dic-"
Non feci in tempo a finire la frase che mi prese il viso dolcemente e mi baciò.
Non poteva. Non così. Non ora.

Daddy // dylmas - newtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora