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"Amore muovitiiii" mi urlò Thomas dalla porta. Io mi stavo ancora mettendo la giacca, saremo andati a casa di Kayla e della sua nuova fiamma, Tommy voleva conoscere la mia migliore amica quindi lo accontentai, anche se sembrava un po' troppo in ansia.
"Eccomi dio mio siamo mezz'ora in anticipo"
"EH VABBÈ" Risi e salimmo in macchina.
"E se non le piacessi?"
"Le piaci"
"Non voglio fare brutta figura"
"Oh con me accanto la farai sicuramente" gli dissi sempre ridendo mentre lui era di una serietà pazzesca.
"Non dire cazzate" Si avvicinò a me e mi baciò.
"Sei bellissimo, piacerai sicuramente, anche perché se piaci a me devi piacere anche a lei, va bene piccolo?"
Mi sorrise, il suo sorriso era il mio preferito perché...perché era il suo.
Solo lui ti regalava emozioni così profonde in un solo sguardo.

Bussai e mi aprì una Kayla felice ed emozionata che tra un po' si poteva mettere a saltellare per casa.
"Heeeey" dissi io e Kayla ci salutò a sua volta.
Thomas era dietro di me timido, così lo presi per mano ed entrai in casa.
"Lui è Tommy"
"Oh Si lo so, so praticamente tutti di te, grazie a Dylan"
"Io lo uccido" disse ridendo.
"Su venite a sedervi, vi aspettano"
"Chi?" La seguimmo fino al tavolo dove vidi...lui.
"Ma che bella sorpresa" Si. Tyler.
"Hey, tommy lui è Tyler, un amico di Kayla, Tyler, Tommy" feci le presentazioni facendolo sembrare di non conoscerlo nemmeno.
"Certo so chi è, me ne hai parlato ieri"
Ora lo uccido giuro.
"Pare che tutti qua mi conoscano" disse Tommy imbarazzato e un po'...infastidito credo.

"Jug?" Chiesi visto il silenzio.
"Lavora, siamo solo noi"
Mi sedetti, non sarebbe stata una bella serata, meglio rilassarsi prima di vedere la tempesta.

Kayla portò la cena a tavola e iniziammo a mangiare con solo il rumore della tv di sottofondo.
Tyler era alla mia destra e Tommy mi era davanti, vicino a Kayla.
"Allora, come vi siete conosciuti?" Chiese Tyler, un po' troppo impiccione per i miei gusti.
"In un bar, mi ha offerto una birra e abbiamo iniziato a parlare" disse molto vago Thomas, gliene fui grato.
"Davvero? Dyl non ti facevo così coraggioso" cristo chiudi quella cazzo di bocca.
"Ma vi conoscete quindi?"
"Eravamo assieme all'università" dissi alzando le spalle.
Tyler mise la mano sul mio ginocchio io feci finta di niente, continuando a mangiare guardando il piatto. Ad un certo punto qualcuno mi prese la mano, alzai lo sguardo e per fortuna era Tommy, era in imbarazzo poverino, gli sorrisi e incrociai le dita con le sue,
Tyler alla vista di quel gesto andò con la mano più nell'interno coscia, per fortuna eravamo sotto al tavolo.
"Chi vuole il dolce?"
Mi alzai di scatto facendo cadere la mano di Tyler "IO" e seguii Kay in cucina.
Dopo essermi assicurato che nessun altro venisse a disturbarci, chiusi la porta. "Che cazzo ci fa lui qua"
"L'ho invitato...pensavo ti avesse fatto piacere..."
"No kayla no. Cristo dio"
"Perché?"
"Perché l'altra sera...io..."
"Sei andato?"
Annuii.
"Non credevo che tu fossi possibile di una cosa così...così...non lo so...ma Dylan se Thomas lo viene a sapere-"
"Non lo saprà. Okay? Tu non glielo dirai, Tyler non glielo dirà, io non glielo dirò"
"Va bene.." prese il dolce e andò in salone e io la seguii come un cagnolino.
Thomas non c'era e guardai subito Tyler.
"Dov'è Thomas."
Lui alzò le spalle e rise strafottente.
"Che cazzo gli hai detto."
"Sapessi" ero a pochissimo dal saltargli addosso e strangolarlo, anche se era due volte me.
"Tyler se solo hai osato dire qualcosa ti uccido con le mie mani"
"Dire cosa?" Chiese Thomas entrando nella stanza.
"Dov'eri?"
"In bagno, ma perché sei così preoccupato?"
"Niente ce ne andiamo" presi le giacche e portai la sua a Tommy.
"Di già? Non restate per la torta?" Chiese Tyler.
"No. Noi andiamo."
Thomas fece per replicare ma lo trascinai subito fuori da quella casa. Non volevo rischiare con quel coglione.
"Dylan ma che ti prende!"
"Niente non mi sta simpatico Tyler"
"Ma cazzo non potevamo stare almeno per il dolce? Volevo davvero conoscere la tua amica"
"La inviterò a casa nostra"
"Mia. Casa mia."
Lo guardai ed era rosso dalla rabbia, ci teneva in fondo ed aveva ragione, ma volevo tornare a casa.
"Scusa" dissi e mi avvicinai a lui abbracciandolo, lui ricambiò e mi baciò.
"Casa nostra" disse e sorrisi.

Tyler: *sms a Dylan* peccato mi stavo divertendo a metterti in imbarazzo con la mia mano fra le tue gambe  ;)

——
Scusate se è un po' corto ma shhh

Daddy // dylmas - newtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora