53 (speciale parte 4)

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Sono una stupida baka.

"Ma che cavolo. Finisco una scommessa e me ne danno già un'altra. Mi sembra di avere i compiti. Come farò a dare una pacca sul culo a Potter?!" pensò Severus tornando nel suo alloggio.

La prima sfida era stata relativamente facile. Non aveva dovuto toccare nessuno, aveva semplicemente fatto ridere tutta la classe con la sua freddezza e una battuta ben assestata. Non era specificato di far ridere solo Potter.

Ma ora?

La settimana della "scommessa della pacca per Sev" (così soprannominata dai professori) sembrava passare troppo velocemente e il piano del professore tardava ad arrivare.

I Grifondoro attendevano entusiasti la prossima azione divertente del Pozionista; dopo quel lunedì di risate, il giovedì e il lunedì seguenti passarono tranquillamente e con meno astio nei confronti del prof.

I Serpeverde invece si comportavano in modo più prudente del solito quando passavano dalle parti dei sotteranei.

Alla fine, però, il professore si era sentito tenuto a dover spiegare a Malfoy che era successo.

<<Avevo scommesso con un professore che avrei fatto ridere una classe intera>> ammise Severus distorcendo un po la vera versione dei fatti.

Draco in tutta risposta fece un verso di assenso e se ne andò, senza notare l'uomo che ridacchiava dietro di lui.

Era giovedì e il Grifondoro avevano di nuovo Pozioni con i Serpeverde (chissà chi li aveva scritti gli orari).

Entrarono tutti in classe, chi più e chi meno rilassato. Anche il professore fece il suo ingresso dall'ufficio, stranamente senza sbattere la porta e senza cominciare a parlare a raffica.

Parlò con il suo solito tono, ma in una maniera più tranquilla.
Mise a lavorare in coppia gli studenti, facendo coppie con un verde-argento e un rosso-oro.

La lezione fu molto agitata dato che i ragazzi continuavano a lamentarsi, con alcune urla spaventate da parte di Pansy Parkinson che lavorava con Neville.
Harry capitò con Blaze Zabini, Ron con Draco (con cui non faceva altro che bisticciare) e Hermione con Millicent Bulstrode.

Stranamente nessuno finì in infermeria.

A fine lezione, alzandosi, si scatenò il delirio. Tutti avevano cambiato posto per creare le coppie e per tornare a prendere le proprie cose, tutti si alzarono insieme, cercando di non colpire nessuno (senza riuscirci) per arrivare alla meta.

Nel trambusto Snape alzò gli occhi e un allarme suonò nella sua testa: in tutto quel casino Harry non avrebbe potuto capire chi gli avrebbe ACCIDENTALMENTE toccato il fondoschiena.

Così si alzò, facendo sembrare che si stava avviando fuori per uscire, avvicinandosi a Harry. Il moro non si accorse di niente e Severus continuava ad avanzare.

Quando la mano dell'uomo scattò in avanti, quasi mancò il bersaglio, andando vicino ad un altro studente. Ma alla fine colpì nel segno e si affrettò ad uscire, notando che Potter si era girato per sapere da dove arrivava la mano che lo aveva toccato così... intimamente (?).

<<Ehi Harry, tutto ok?>>chiese Hermione, vedendo l'amico distratto.

<<No...sì...cioè...qualcuno mi ha toccato il sedere...>> disse incerto il Grifondoro.

<<Su, andiamo Harry! In questo casino generale è normale>>

<<No Herm, sembrava più una pacca che un semplice tocco. E neanche tanto leggera>>

<<Allora le opzioni sono due: i ce qualcuno delicato come un rinoceronte o...>> si trattenne la riccia per poi sussurrare.
<<...qualcuno si è preso una cotta per te!>>

*da il cinque a Hermione e va a dormire* Notte raga.

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