59 (speciale parte 10)

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Snape si sentiva ormai quasi in colpa per il bacio tra lui e il moro: aveva baciato un ragazzo minorenne!
Quel giorno (era sabato) ne avrebbe parlato con la McGranitt.

Alla festa si decise e si voltò verso la collega.

<<Minerva dobbiamo parlare dell'ultima scommessa>> cominciò.

<<Dobbiamo parlarne proprio durante una festa?>> cercò di protestare.

<<Si. Non mi piace più l'idea di fare quelle...cose a Potter>>

<<TI PIACEVA QUINDI?!>> quasi urlò Minerva, che per fortuna venne sentita solo da Silente, che fece una faccia che diceva esplicitamente "lo sapevo trololol".

<<Shhh!!! Sì mi piaceva...o-ora però n-no...>> balbettò Snape.

<<Ti offendi se ti dico che non sai mentire?>> disse la donna.

Severus in tutta risposta ricominciò a balbettare dicendo: <<N-non è u-una bugia, però c-credo che Potter n-non dovrebbe v-venire a s-sapere che...>>

<<Oh va bene Severus, se vuoi proprio che vada a dire a Harry di quello che ti ho fatto fare in queste settimane...>> disse la Grifondoro, ignorando quello che aveva appena detto l'altro.

<<Ma se matta?!?!>> sibilò a denti stretti per non farsi sentire.

<<Allora scommetto che non lo dirai tu per 20 galeoni!!!>> gridò la McGranitt, facendosi sentire da tutti apposta. Si sentirono alcuni mormorii:

<<Su cosa sarà la scommessa stavolta?>>

<<20 galeoni sono tanti!>>

<<Mi passi quella bottiglia?>>

Snape era imbarazzato, ma il suo spirito Serpeverde decise di fare spettacolo.

<<Per venti galeoni soltanto non lo farò infatti>> ridacchiò l'uomo.

<<Che c-cosa?! Tu devi farlo! Ehm... vanno bene venticinque galeoni?>> balbettò lei questa volta.

<<Cinquanta!>> gridò il professore, facendo sussultare la maggior parte dei presenti e ridacchiare alcuni.

<<Santo cielo! Facciamo trenta?>> cercò di persuaderlo.

<<Cinquanta!!>> continuò lui.

<<Trentacinque?>> propose incerta.

<<Cinquanta!!!>>.
Snape non demordeva.

<<Quar....>> cominciò a dire Minerva venendo interrotta da Snape.

<<CINQUANTA!!!>>

<<Ughhhh... Va bene! Stronzo...>> disse infine la professoressa, sconfitta. Qualcuno rise per il commento della donna sul professore.

<<Mmhh...forse cinquanta sono troppo pochi>> disse Severus malizioso sentendo la collega.

<<Okay okay, scusa!!!>> strillò impanicata la donna.

Il Pozionista ridacchiò.

Dopo la festa quest'ultimo si rese conto di ciò che aveva fatto.

"Dovrei assolutamente smetterla con queste scommesse..."

Quella notte, Severus scrisse fogli su fogli, cercando un modo adeguato per spiegare tutto a Harry.

NELLO STESSO MOMENTO...

<<RON SVEGLIATI! HO CAPITO CHI È LO SCONOSCIUTO!!!!!>> urlò Harry a pieni polmoni, alle undici e mezzo di notte.

Il Weasley, per una volta, era stato preparato e aveva silenziato la parte di stanza dei due, aspettandosi che il moro avrebbe fatto una cosa del genere.

<<Sì, ovvio. Come le altre ventitré volte in questi due stracazzo di giorni...>> sbadigliò.

<<No no Ron! Ne sono sicuro!>>

<<Ma perché....??>> piagnucolò tra sè e sè il rosso.

<<Avanti spara>> disse scoraggiato Ron.

<<È...SNAPE!!!!!>> gridò in modo trionfale, spalancando le braccia.

In tutta risposta Ron inarcò un sopracciglio e si alzò, diretto verso il dormitorio delle ragazze.

Poco dopo tornò, tenendo la mano ad una Hermione assonnata.

<<Puoi ripetere più piano per favore che se urli mi stupri un orecchio?>> biascicò il migliore amico del moro, con la voce ancora impastata dal sonno.

<<È Snape!>> ripeté Harry, più piano.

<<Che ti avevo detto? È andato>> disse Ron riferito alla riccia, che invece guardava con gli occhi starbuzzati l'amico, che restava con le braccia spalancate.

<<È Snape?>> chiese incerta la Granger.

<<È Snape.>> disse Ron, come a dire "qualcuno l'ha drogato".

Harry in quel momento realizzò chi era l'uomo dei suoi sogni, colui che invadeva il suo sonno, la persona di cui si era innamorato.

<<No aspettate. N-n-non può...
Ma ho sentito la sua voce e il suo profumo e...>>

<<Aspetta Harry. Ma come fai a conoscere il profumo di Snape?!>> esclamò Hermione.

<<...ugh. Sapevo che sarebbe arrivato il giorno in cui ve lo avrei detto. Ehm... durante il quinto anno abbiamo fatto l'Amortemtia, ricordate?>>

I due annuirono, e il moro continuò.

<<Avevo sentito un profumo buonissimo ma non riuscivo a collegarlo a nessuno. Qualche settimana fa Snape mi è passato accanto, molto vicino e...l'odore corrispondeva. Credo che il mio cervello, da quando ho scoperto l'identità della persona dell'Amortemtia, abbia concepito quel sogno assurdo. Quando mi sono svegliato, avevo appena sentito nel sogno la voce e il profumo di Snape.>>

Durante il racconto le espressioni di Hermione e Rom cambiarono dall'assonnata, alla stupita, alla sconvolta.

Dopo un minuto di silenzio e di sguardi rivolti al vuoto, Harry realizzò:
si era innamorato del suo professore.

Corse in bagno e si accovacciò vicino alla vasca. Ma come era successo? Cosa lo aveva fatto innamorare dello scorbutico, severo, acido e perfido professore?

Sentì qualcuno bussare.

<<Harry possiamo entrare?>> disse Ron, che aveva al suo fianco Hermione.

Il ragazzo con gli occhiali si alzò e aprì la porta.

<<Dovresti dirglielo>> disse subito Hermione.

<<Già... già?... GIÀ!!!>> disse incerto Harry, poi perplesso e poi gridando entusiasta. Che gli piacesse o no, Snape doveva sapere cosa Harry provava per lui è nessuno glielo avrebbe impedito.

Cominciò a correre per le scale, poi attraverso il dormitorio e infine per i corridoi bui di Hogwarts.

L'orologio battè le dodici meno dieci, ma non importava.
Sentiva le gambe stanche dalla corsa, ma non gli imporatava.
Quasi immaginava le aspre risate che il professore si sarebbe fatto di lui sentendolo mentre gli apriva il suo cuore. Ma non gli importava.

Voleva solo che l'uomo sapesse, e che magari, un giorno, ricambiasse.

Allora, quattro cose:
-SCUSATEMI tanto per il ritardo (sia il mio mentale sia del capitolo),
-so che l'Amortentia funziona in modo diverso da quanto scritto,
-BUONA FESTA DELLE DONNE!!!💛
-fate finta che sia ancora giovedì.

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