34 (sempre speciale)

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Snape aprì la porta e Harry notò che era la camera da letto del suo professore.

C'erano vari tappeti, un letto matrimoniale a baldacchino con tende e coperte verde smerado ricamate d'argento, un comodino con sopra una lampada verde chiaro e diversi quadri raffiguranti paesaggi, appesi alle pareti verde scuro.
L'uniforme rosso oro di Harry stonava in confronto ai colori della stanza.

Quando la porta si socchiuse, i due restarono per un attimo al buio, così Snape, che conosceva bene la stanza, si avvicinò alla lampada per poterla accendere.
Nel farlo, Harry si offrì di andare al posto suo, e così, con le braccia stese avanti e muovendosi strisciando i piedi, cercò di avanzare.

Nel tentativo però, inciampò in un tappeto e finì a gambe all'aria sul letto e quando l'uomo arrivò alla lampada si ritrovò il giovane Grifondoro sdraiato a pancia sotto sul letto.

Il Serpeverde, vedendo il ragazzo in quella posizione, venne travolto da pensieri perversi e cominciò ad arrossire, indietreggiando a disagio. Così facendo, inciampò anche lui in un tappeto (mado' questi tappeti) e cadde anche lui sul letto.

I due si ritrovarono uno davanti all'altro, con la mente piena di pensieri poco casti, il corpo pieno di adrenalina, i visi troppo vicini e qualcosa di più vivo nei pantaloni.

Fu Harry a saltare addosso al professore, baciandolo dolcemente, con un sorriso a fior di labbra. Con la mente sempre più offuscata dalle emozioni, i baci divennero più feroci e i vestiti sembavano più scomodi e soffocanti.

Harry pensò semplicemente a togliere quegli strati di tessuto che lo dividevano dal suo Severus. Chissà come, dopo poco tempo, finorono entrambi in boxer, i vestiti finirono sparpagliati un po' sul letto e un po' a terra, e i due non davano segno di smettere di baciarsi.

<<Ti amo Harry>> sussurrò Snape tra i baci.

Zauuuuuuu!! Io può aggiornare a mezzanotte perché io può e basta. Per ora le cose poco caste se le tengon in mente, però magari nei giorni a seguire, chissà...

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