capitolo 3

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Stiamo cavalcando da parecchio tempo verso Ovest, in direzione della Fortezza Nera e il sole sta cominciando a calare.
"Light, riesci a continuare fino a domani sera?"
"Io si, ma forse i cavalli devono fermarsi."
"Rallentiamo il ritmo di marcia per sta notte, domattina ci fermeremo qualche ora a farli riposare, poi riprendiamo."
"D'accordo."
Rallentiamo, ma continuiamo a cavalcare. Il sole ormai è calato. Le nuvole oscurano la luna e gli astri notturni.
"Light, vai avanti tu, io non riesco a vedere nell'oscurità."
Passo avanti a lui. Fermiamo i cavalli qualche istante. Chiudo gli occhi e mi concentro per richiamare la vista della creatura oscura con cui convivo: apro gli occhi di scatto: ora vedo tutto quello che mi circonda. Quando mi giro verso Arrow per fargli segno che possiamo procedere, il suo cavallo, Silk, si impenna leggermente, spaventato. So perché. I miei occhi sono rossi. Lo so, perché ho gli occhi del demone con cui vivo e i demoni hanno gli occhi rossi. Quando riesce a calmarlo, mio fratello mi fa segno di procedere. Sprono Dhast al passo e continuiamo il viaggio.
Ci inoltriamo sempre di più nella foresta, poi sento un ramo spezzarsi e il rumore di passi. Alzo una mano per segnalare ad Arrow di fermarsi.
"Cosa c'è?"
"Ho sentito qualcosa."
"Sarà solo un cinghiale, proseguiamo."
"I cinghiali hanno un odore forte. L'avrei sentito di sicuro."
"Andiamo, Light, non essere lun....."
Non riesce a finire la frase che una freccia sbuca fuori dalla vegetazione: il mio udito l'ha scoperta prima della vista. In meno di un secondo, faccio voltare Dhast, spiego un'ala e, contraendo alcuni muscoli, la ricopro interamente con delle lame a forma di piuma dello stesso metallo della mia spada e riesco a deviare la freccia. Con l'ala che mi fa da scudo incocco la freccia e non appena ripiego l'ala, la scocco. Lo prendo al ginocchio. L'ho fatto apposta. Non voglio ucciderlo. Non subito almeno. Prima voglio delle informazioni. Lancio Dhast al trotto e con la spada sguaiata, mi avvicino allo sconosciuto che ha appena attentato alla nostra vita. Lo costringono a sdraiarsi a terra puntandogli Freya alla gola.
"Chi sei? E che cosa vuoi?"
Lui ride. Una risata malevola, soffocata dal dolore della ferita.
"Rispondi!"
"Io non sono nessuno. Solo un inviato."
"Inviato da chi?"
"Pensi che lo venga a dire a te? Alla persona che il mio padrone sta cercando di uccidere?"
"Non sei nella posizione di fare trattative. Posso ucciderti da un momento all'altro."
"No. Io credo di no. Se ti servono informazioni ti servo vivo."
Ho perso la pazienza.
Alzo la spada e con un fendente poderoso gli apro un taglio lungo da sopra la clavicola fino al centro del petto.
Lui grida di dolore.
"Dimmi chi ti ha mandato e da dove, subito!!!!"
"Preferirei morire!"
"ACCONTENTATO!!!!"
Levo la spada verso il celo, facendo impennare Dhast. Mentre il mio cavallo sta tornando con gli zoccoli anteriori a terra, io mi preparo la levare il colpo.
"Aspetta!!!"
Mi fermo, ma gli punto la spada alla gola.
"Ok, ok ti dirò tutto. Mi manda Fayker. Il Lupo Bianco."
"Lui dov'è adesso?"
"Non lo so."
"So che menti, dimmelo!"
Mentre lo interrogo, non mi rendo conto di aver abbassato la spada, e che la punta non è più rivolta verso la sua gola.
Lui caccia un urlo. Dhast si spaventa e scarta di lato, dando il tempo all'uomo di fuggire. Faccio per lanciarmi al suo inseguimento, ma la sua corsa viene fermata da una freccia di Arrow dritta alla nuca. Rinfodero Freya.
"Bel colpo, Arrow."
"Grazie. Cos'hai scoperto?"
"Niente di nuovo. Solo che Fayker ci vuole morti. Ma quello già lo sapevamo."
"Un sicario, dunque."
"Esatto. Meglio proseguire."











Nella foto, Light e Dhast. Lo so, ho detto che ha le frecce nere. Nella foto sono bianche. Inoltre Light ha le ali anche da elfo. Ma non ho trovato niente di meglio, quindi cercate di accontentarvi. scusate ancora e buona lettura.

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