Pov's Taehyung
Solo adesso che intravedo la nuova scuola, capisco che quel momento di cui mio padre mi ha sempre parlato sta per giungere, quella sensazione di cambiamento che resterà sempre nel tuo cuore, affinchè questo non funzioni più, quell' emozione mista fra ansia e gioia che ti fa letteralmente esplodere, ma io forse non sono pronto a tutto questo.
Io, Taehyung Kim, sono sempre stato il ragazzo preso di mira dai bulli o come li chiama mia madre "ragazzi privi di amore familiare" e questo faceva scattare in me una qualche sensazione di timore, ovviamente sovrapposta a tutte le altre.
In poche parole più mi avvicino alla nuova struttura scolastica, più la mia mente dice di scappare, dice di fuggire, ma fuggire dove?Eccomi sono ai piedi della scuola, tutti gli adolescenti che mi circondano si conoscono, ridono, corrono e nessuno mi calcola, nessuno si preoccupa della mia esistenza, io questo l'ho sempre ritenuto normale dato che non ho mai imparato ad avere rapporti sociali seri, ma pensavo almeno ad una accoglienza più calorosa...
Che stupido che sono! Perché la gente dovrebbe venire a parlami, quando è già accompagnata da un gruppo di amici, non ho motivo di entrare nelle loro vite, sarei come una decorazione che abbellisce il tutto, che però non serve a nulla.Salgo le scale della scuola a testa bassa e poi entro nella mia classe: la 4a. Tutti i posti sono già stati occupati e l'unico banco libero che rimane si trova in fondo alla classe in un angolo sporco accanto al muro. Giuro non sono stupito! Tiro un sospiro leggero e continuo costantemente a guardare verso il basso, per paura di incrociare lo guardo con uno dei miei compagni.
La professoressa di coreano giunge alla nostra classe, ci guarda sbuffando e poi si siede alla cattedra.
Penso tra me e me :"ottimo inizio!"
Con la sua voce stridula fa l'appello e logicamente non chiama il mio nome, io me ne rimango in silenzio, poichè se avessi aperto bocca avrei fatto una delle mie figuracce o non so per quale strano motivo mi avrebbe cacciato dalla classe.A dire la verità per tutta l'ora mi concentrai sul modo di "socializzare" dei miei compagni, ma non capivo nulla, dopo tutto erano solo bisbigli e qualche risata.
Passate le prime tre ore di italiano, finalmente si mangia!Porto alla sala da pranzo la mia merenda al sacco, poi mi siedo ad un tavolo.
Oh, e guarda un po', L'UNICO AD ESSERE OCCUPATO DA UNA SOLA PERSONA!
Mi copro il viso con le mani, in modo da non vedere quella scena vergognosa, ma così mi sento ancora più escluso, quindi decido semplicemente di mangiare il mio dolce panino con marmellata, che di sicuro è stata la cosa più dolce di questa giornata.Mia mamma dice sempre che le cose migliori arrivano col tempo, ma a dire la verità a me non sembra proprio.
Dopo essermi rinchiuso per l'ennesima volta nel mio confine composto da pensieri negativi, sento la campanella definire la fine del "lunch time" come lo chiamo io, emetto un sospiro impercettibile all'orecchio umano e torno in classe con la faccia appiccicata alle mie mani che ormai sono stra piene di vergogna e un senso di solitudine, che in un certo senso mi fa rivivere gli anni scorsi nella scuola superiore della mia città natale, mi faccio pena da solo.Il resto della giornata scolastica rimane uguale, professori noiosi, compagni confusionari e un forte peso di colpa che non so da cosa derivi.
Dopo aver versato qualche lacrima interna sul bus, sono tornato a casa, questo voleva dire solo una cosa: io ero riuscito a sopravvivere a questa giornata, stranamente mi si è formato una sottospecie di espressione facciale chiamata da molti: sorriso,
sentivo anche, sovrastata da tutte le altre emozioni negative, un piccolo senso di gioia, che però è finito presto data la strategica domanda di mia madre:"Com'è andata a scuola?". Tra me e me ho pensato:"Preferirei morire...", e invece dopo un tempo al limite del credibile ho risposto con un silenzioso:"Bene.".Vado nella mia nuova camera, non è ancora del tutto verniciata e decorata, ma non ci faccio caso.
Con una voce così impercepibile da sentire mi dico:"Ho cambiato tutto della mia vita, TUTTO, ma a quanto pare i miei sentimenti sono sempre gli stessi!".
Sono rimasto in camera mia a piangermi addosso, insultandomi e dicendomi che non servivo a niente, ovviamente non sono arrivato al punto di volermi ammazzare, però non mi sento nemmeno così sicuro nelle mie mani, sapendo come sono fatto.
Ciao ragazzi , spero che il primo capitolo di questa fan fiction che sto scrivendo vi sia piacuta !
Miraccomando scrivete un commentino per sapere se vi è piaciuto o se volete avere qualche spiegazione in più.❤💣
#vkookUn bacione da: la tapas
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Fēëłįñğş Błįñđ✨|| ~《vkook》
Fanfiction《Stai bene? ||《Stai mentendo? -certo》 || -certo》 Taehyung, un ragazzo bullizzato, si è trasferito in un altra città ovvero seul, dove si farà una nuova vita, questo coinvolgerà sopratutto il protagonista psicologicamente. Superando ostaco...