Pov's Jungkook
Una stella, un'unica stella si riesce ad intravedere nel cielo ancora rosato...
Se la guardi attentamente noti la sua solitudine e di quanto sia minuscola a confronto di tutto quello che la circonda... quasi insignificante.La mia casa si trova a pochi metri dall'ospedale, non è molto grande e accogliente, ma ci si vive tranquillamente.
Tae guarda il marciapiede con uno sguardo molto imbarazzato, forse non è abituato a dormire con qualcuno affianco? Per me è normale, non ho mai avuto i soldi sufficenti per permettermi un'altro letto comodo.
Arriviamo a destinazione, si sente già da fuori il suo buonissimo odore di umido, che a me fa letteralmente impazzire, la casa è sommersa da oggetti vari a causa del mio disordine e il letto pieno di macchie si trova proprio in mezzo alla stanza principale.
Tae guarda il mio appartamento con un po' di disgusto, oramai io mi sono adeguato a quell' ambiente umido, con le pareti screpolate e le piastrelle sporche, ma non ci posso fare niente, sono le uniche cose che mi rimangono.
Chiedo al mio ospite se ha appetito, ma lui risponde con cenno di negazione, come se avesse perso la fame...
Ci sdraiamo sul letto, il silenzio domina nella stanza, inizio a guardarlo nel mio modo malizioso, lui ricambia con un sorriso, non riesco a descrivere a parole quanto gli doni il suo sorriso quadrato inimitabile.
I suoi capelli schiariti ai appiccicano continuamente alla fronte sudata e il suo fragile corpo trema, trema come se fosse spaventato dalla mia presenza, come se io gli procurassi timore... ho sempre fatto questa impressione alla gente.
Io sono diverso dagli altri, pecora nera mi chiamano, a me piace non seguire la massa, a me non piacciono le cose tutte uguali, a me non piace seguire le mode, a me non piacciono le persone.
A tae scende un' indifesa lacrima e la sua faccia diventa immediatamente rossa, perchè piange? Gli faccio paura? Gli faccio pena? Mi odia? Odia la mia vita?!
Troppi pensieri vagano per la mia mente, per esempio le sofferenze riportate negli anni precedenti, ricordo ancora perfettamente i tagli di mia madre, i pezzi di vetro conficcati nella sua pelle e le sue urla, le sue strazianti urla...
Ricordo coltelli, sangue e lacrime, ricordo mio padre sempre ubriaco fradicio...
Ogni sera mi dovevo nascondere nell'armadio o mi avrebbe ucciso quello sgorbio che continuo inutilmente a chiamare "padre".
Ricordo i miei primi tagli freschi sulla pelle ancora giovane, quel sapore che tanto amavo del sangue ricopriva tutta la superficie del mio braccio, facendolo quasi scomparire nel rosso.
E ricordo il buio delle mie giornate passate a pensare al modo in cui sopravvivere, e la speranza di riuscire a condurre una vita, non importa se felice o no, basta una vita...Tae si accorge della mia espressione diventata arrabbiata, ma allo stesso tempo depressa e poi dice accarezzandomi i capelli:"Conosco il tuo dolore, lo conosco fin troppo bene...", mi da un leggero bacio sulla fronte e dice di non pensarci più, che è solo dolore inutile ed esiste solo perchè piace ad alcuni pazzi.
Pazzi? Io sono pazzo! Questo vuol dire che sotto sotto il dolore mi piace, è come un divertimento o un passatemento, qualcosa con cui animare le tue giornate grige?
Già sotto sotto il dolore è divertente...Taehyung mi osserva attentamente, come se si fosse dimenticato quando l' ho picchiato a sangue, come può un anima come la sua perdonare? Io non sono mai riuscito a fare finta di nulla.
Mi ricordo quando respiravo a pieni polmone l'odore del suo sangue, era davvero un profumo pregiato! Mi piacevano i suoi lineamenti disperati, ma quello era un momento di completa follia, che amico picchierabbe un suo simile per soldi? Beh a quanto pare io, non ho mai imparato ad usare bene i miei sentimenti.
Dicono che l'amore è il perdono, di questo io ne sono certo poichè come esempio universale ho mia madre, che ha continuato sempre e comunque ad amare mio "padre".
Mi piace scrutare gli occhi di Tae di quel marrincino mischiato ad un po' di verde che sembrano rappresentare un quadro, un quadro dell' infinito, un quadro dell' universo e che fanno risplendere ancora di più il suo magnifico sorriso quadrato...
Sul suo volto si possono intravedere ancora qualche livido violastro, ma questi non riescono a rovinare il suo visino perfetto.
Ti odio, una frase che mi hanno detto spesso amici e familiari, quelle parole ti colpiscono l'animo e te lo distruggono come in una guerra, una guerra senza fine, senza destinazione, senza motivo...
Chissà cosa starà pensando quello strano ragazzo che tanto adoro!
"Come va? Ti fa ancora male?" Gli chiedo, lui semplicemente annuisce e vedo i suoi occhi diventare lucidi..."Cosa senti?" Gli dico preoccupato,
Aspetta un po' prima di parlare e poi dice "Mi fa male tutto!"il suo faccino diventa rosso, le sue occhiaie diventano più visibile e il suo sorriso diventa una smorfia di disperazione.Lo guardo, guardo quello che avevo creato e mi scende una lacrima.
Lo raccolgo tra le mie braccia, lo abbraccio senza fargli male e gli do dei bacini sulla nuca, mi vergogno quello che ho creato... mi vergogno di me stesso!Tae smette di piangere, ma io no, annuso i suoi capelli, l'odore della sua pelle, quell' odore supremo che mi piace tantissimo.
Posso sentire i suoi respiri, la sua deglutizione, il suo modo innaturale di muovere le dita dei piedi per la pressione e il suo battito cardiaco accelerare.
Le nostre sagome, i nostri respiri, il nostro sudore e le nostre emozioni si fondono.
Controllo fuori dalla finestra, oggi nel cielo ci sono ben due stelle insignificanti che risplendono per tutto il cielo infinitamente blu.
Ciao ragazzi!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, la nostra amata vkook si sta avverando piano piano, volevo precisare anche che quello che scrivo molte volte mi rappresenta approssimativamente, ovviamente la storia è inventata, ma i sentimenti sono miei.
Un bacione da latapasss❤💣
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Fēëłįñğş Błįñđ✨|| ~《vkook》
Fanfic《Stai bene? ||《Stai mentendo? -certo》 || -certo》 Taehyung, un ragazzo bullizzato, si è trasferito in un altra città ovvero seul, dove si farà una nuova vita, questo coinvolgerà sopratutto il protagonista psicologicamente. Superando ostaco...