Cominciai a guardarmi intorno, senza dire una parola.
Cercai di rimanere calma il più possibile ma era decisamente difficile.
-Glielo chiediamo un'altra volta signorina... Min Yoongi... ha a che fare con la droga?-
-No agente-
-Ne è sicura?-
-Si-
-...Bene... Può uscire signorina-Appena uscita vidi Yoongi che mi guardava impassibile.
Io ero abbastanza sconvolta e non riuscii a trattenermi dall'abbracciarlo.
Scoppia a piangere ma silenziosamente.
-Cosa ti hanno chiesto?-
Non feci in tempo a rispondere che gli agenti fecero per ammanettare Yoongi che mi guardò con uno sguardo che sembrava dire "Tu lo sapevi?".
Lui era sorpreso quanto me... Pensavo di essere stata abbastanza brava a fingere da imbrogliare la macchina, ma mi sbagliavo.
-Cosa gli farete?-
-Lo interrogheremo e se verrà fuori che c'è dentro anche lui... Dovremmo decretare gli anni di prigione-
-Se dovesse succedere... Io cosa farò?-
-Non hai nessun parente che può ospitarti?-
-No... Yoongi era l'unico-
-Allora verrai momentaneamente affidata ai servizi sociali-
-No, per favore-
-Mi dispiace signorina ma non ci sono alternative-
Ero disperata.
-Agente, posso fare una telefonata?-
-Certo-Presi il telefono e composi il numero di Jin, mentre speravo con tutta me stessa che non stesse provando.
Dopo tre lunghissimi squilli, Jin rispose.
-Jin!-
-Liz, che succede? Qualcosa non va'?-
-Si, hanno scoperto Yoongi, se non facciamo qualcosa lo sbatteranno dentro!-
-COSA?! Noi non possiamo fare niente-
-Come no?! Siete famosi, non potete venire qui e, non lo sò, mostrare una specie di "pass" e annullare tutto?!-
-No Liz, non possiamo ma se vuoi veniamo lì-
-Si, per favore-
-Dammi l'indirizzo-Dalla Corea all'Italia ci volevano svariate ore di aereo e stava per calare il Sole.
Non potevo tornare a casa, così mi addormentai su una sedia.
Dopo circa cinque ore mi svegliai.
Erano le quattro del mattino.
Circa sette ore dopo arrivarono i ragazzi, per fortuna.-Ce ne avete messo di tempo!-
Taehyung superò tutti e mi abbracciò.
-Come stai Liz?-
-Secondo te come sto?-
Ci sedemmo e raccontai tutto.
-Adesso dov'è Yoongi?-
-Non lo sò Hoseok, lo hanno portato via in manette per interrogarlo-Dopo un po' uscì da una stanza un agente che ci disse che Yoongi non sarebbe tornato a casa con noi.
Scoppiai di nuovo a piangere disperata.
-Possiamo almeno salutarlo?-
-Certo, avete mezz'ora-
Entrai e vidi Yoongi ammanettato al tavolo.
-Yoongi, stai bene?-
-Come faccio a stare bene... Tu lo sapevi e non me l'hai detto?!-
-Io... Cosa dovevo fare?!-
-Avresti dovuto dirmelo-
-Tanto tu non mi ascolti mai, non ti importa nulla di me-
-Perché non me l'hai detto?-
Perché ti amo stupido idiota pensai.
-Non lo sò Yoongi, scusami-I ragazzi mi chiesero di uscire per parlare con lui ma io origliai.
-Yoongi, saresti dovuto stare più attento... E se andassi in overdose? Ci hai pensato? Se tu... Morissi... Chi penserebbe a Liz?-
-Questo non è un problema-
-Smettila Yoongi, sò che ti importa di lei, non puoi negarlo.
Se non ti fosse importato davvero nulla di lei, ora sarebbe già dai servizi sociali-
-Forse hai ragione-
-Io credo che tu tenga a lei più di quanto pensi-
-Ma lei non lo sa, io non gliel'ho mai detto... Tanto ora non avrebbe senso-Non ci pensai due volte, entrai e lo abbracciai un'ultima volta.
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•Criminal• | Suga BTS |
FanfictionElizabeth, quattordici anni, deve andare a vivere da suo cugino di terzo grado, Min Yoongi. *Dalla storia* -Daiiiiii- -No- -Daiii per favore- -Ho detto no!- -Allora mi metto a piangere- -Sul serio? Ma hai vent'anni un'altro po'!- -Che? Ma quali vent...