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Passarono un paio di giorni.
Sentivo sempre di più la mancanza dei miei amici, che erano anche gli amici di Yoongi e non capivo perché a lui non sembravano mancare.
Data la situazione, mi sarei dovuta sentire meglio, invece mi sentivo sempre peggio.
La notte, piangevo invece di dormire.
Di giorno stavo sempre in disparte. Neanche Yoongi riusciva a tirarmi su il morale. Se provava a parlarmi, io gli rispondevo male, anche se poi me ne pentivo.
-C'è qualcosa che non va Elizabeth?-
Mi chiese Yoongi sedendosi accanto a me sul divano.
-Non lo sò... Non mi sento bene-
Stavo così male che nenache mi girai a guardarlo.
Sapevo già che avrei presto cominciato a piangere.
-Cos'hai?-
Mi abbracciò ma io continuai a guardare il pavimento.
-Intendi fisicamente o psicologicamente?-
-Entrambe le cose-
Finalmente mi girai verso di lui guardandolo negli occhi. Erano preoccupati, mentre i miei erano lucidi e gonfi.
-Mi mancano i ragazzi...-
-Liz, mancano anche a me, ma lo sai bene che non potremo vederli né sentirli per un po'-
-Sembra che non ti importi di loro-
Mi girai di nuovo dal lato opposto mentre la prima lacrima scese dal mio occhio sinistro.
-Non dire così, sai che non è vero-
Mi portai la mano alla testa, che sembrava stesse per scoppiare.
-Che succede, stai bene Liz?-
Cercò di farmi girare verso di lui ma io non volevo e non riuscivo farlo.
Mi mise una mano sulla fronte.
-Elizabeth, vai a fuoco!-
-Non è niente...-
Mi alzai dal divano ma dopo aver fatto solo due passi, mi accasciai a terra, inerme.

POV YOONGI

Mi prese il panico.
Mi alzai di scatto dal divano e mi avvicinai a lei. Era svenuta, ma perché?
Eravamo soli a casa, così dovetti chiamare Seojun con il telefono fisso.

Y: Seojun, Elizabeth è svenuta!
Sentivo di star per piangere, ma volevo trattenere le lacrime.
S: Non puoi portarla all'ospedale, se dovessero scoprire chi siete, sarebbe la fine.
Y: Lo so Jun ma non posso stare con le mani in mano!
S: Se parto adesso sarò lì tra quaranta minuti.
Y: È troppo, non posso aspettare mi dispiace
S: Yoon non fare pazzie!

Presi in braccio Elizabeth e la portai in macchina.
Ci avrei messo venti minuti ad arrivare all'ospedale.
Ogni tanto volgevo lo sguardo ad Elizabeth, per vedere se si fosse svegliata.
Non mi ero mai preoccupato così tanto prima.

Arrivato all'ospedale corsi dentro ed evitai tutto e tutti fino a quando non trovai un dottore in corridoio.
-Lei è un dottore?-
Chiesi col fiatone all'uomo col camice.
-Si, cosa è successo?-
-È svenuta e aveva la fronte caldissima-
-Venga con me-
Lo seguii in una stanza dove mi disse di mettere Elizabeth sul lettino.
-Mi dispiace ma adesso deve uscire-
Mi disse spingendomi verso la porta.
-Cosa? No, io devo rimanere, la prego-
-non è possibile, mi spiace-
Appena fui fuori dalla stanza, il dottore chiuse la porta. Tentai di aprirla ma era chiusa a chiave, così mi arresi appoggiando la testa e la mano destra chiusa in un pugno su di essa e mi abbandonai ad un pianto silenzioso.

Rimasi seduto lì fuori per ore.
Fino a quando non uscì un'infermiera da quella stanza.
-Come sta?-
Mi alzai di scatto dalla sedia con il cuore che sembrava stesse per uscire dal petto.

Meeeh
Scusate se è un po'che non aggiorno.
Spero vi stia piacendo la storia e... Niente...
Ciauuu

•Criminal• | Suga BTS |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora