08| Mierda

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«Sono nella mierda»

Paulo Dybala non era mai così volgare, di solito.

Certo, una volta aveva mormorato un "La Concha de tu madre" ad Allegri perché avrebbe voluto continuare a giocare.

Non era sempre troppo gentile con i componenti delle squadre avversarie, e nemmeno con gli arbitri.

Ma di solito, non era così volgare.

Un po' perché sua madre odiava le parolacce, un po' perché lui quand'era arrabbiato, si sfogava in altri modi.

In questo caso, "mierda" era l'unica espressione che poteva usare per descrivere la situazione in cui era.

Gonzalo Higuain aveva già capito qualcosa.

Complice Bernardeschi che non riusciva proprio a stare zitto.

Il numero nove della Juventus aveva capito qualcosa quando Paulo aveva saltato l'uscita al solito Pub dove andavano, per -a detta sua- problemi in famiglia.

Ma si era tradito da solo nel momento esatto in cui aveva detto che sua madre era ripartita per l'Argentina e suo fratello era in vacanza con la moglie.

La prova regina era arrivata da Barzagli che l'aveva beccato a guardare le foto di una certa ragazza sul cellulare.

L'avevano preso per il culo qualche giorno, ma nulla di più.

Ma Gonzalo sapeva che non sarebbe stato facile far ammettere tutto al suo connazionale.

Paulo invece, sapeva che Gonzalo aveva questo strano talento di capire quando qualcosa non andava per il verso giusto.

E nonostante sembrasse sempre un po' alienato dal mondo, con l'espressione concentrata e il sorriso buono, l'argentino era una delle persone più attente che Paulo avesse mai conosciuto.

Per questo e per altri mille motivi, Gonzalo pensò che presentarsi a casa sua alle nove del mattino, non era poi una così cattiva idea.

«Allora..come ti senti? Con la gamba, intendo» chiese e il Pipita lo guardò aggrottando la fronte.

«Non cambiare argomento» gli disse incrociando le braccia al petto.

Paulo faceva sempre così: per lui era più facile far finta di niente, non affrontare determinati discorsi.

«Non sto cambiando argomento -ribatté, con le mani tra i capelli ancora bagnati dalla doccia -volevo solo sapere come stavi»

«Federico mi ha detto tutto, o quasi» gli spiegò il più anziano, non lasciandogli modo di rigirare il discorso a suo favore.

Il più giovane si leccò le labbra sorpreso, abbassò lo sguardo e sospirò
«Sono andato a prenderla a scuola, e potremmo esserci baciati» disse con calma.

«Pensavo fosse meno grave» confessò il connazionale.

Gonzalo prese a guardarlo con un cipiglio contrariato, come se volesse rimproverarlo solo con lo sguardo.

«Oh andiamo, - sbuffò Paulo, allargando le braccia-Vuoi farmi la morale?»

«Non voglio farti la morale- rispose -Voglio sapere se sai cosa stai facendo»

«Certo, so quello che sto facendo» ribatté.

Poi, prima che Paulo aprisse bocca, Gonzalo aveva già iniziato a parlare.

𝕿𝖗𝖚𝖊 𝕮𝖔𝖑𝖔𝖗𝖘|| P.DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora