Luke ed Ahnastasia sono amici fin da quando erano piccoli perchè lui è il migliore amico di suo fratello, poi però accadde qualcosa che li porto ad odiarsi continuando le loro vite senza mai più incontrarsi.
Un giorno sono costretti a condividere la...
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Oggi all'università faremo una specie di stage con i ragazzi del primo anno e ovviamente io con chi sono? Con Silvia, la ragazza di Luke!
Siamo negli spogliatoi che ci stiamo preparando con il camice bianco e parlo con Marta "ma ti pare che io devo stare proprio con lei!?" – "se vuoi mi invento una scusa e faccio in modo che il prof ci scambi..." dice lei cercando di aiutarmi, "no tranquilla... tanto più di farle vedere come deve fare e spiegarle, non devo dirle nulla... speriamo bene..." – "d'accordo, sappi che ci sono, come sempre."
Come ogni anno, prima delle vacanze di natale gli allievi dell'ultimo anno fanno uno stage con quelli del primo, tutto ciò consiste nell'affiancare quelli del primo in una dimostrazione su delle persone che fanno da cavie su alcuni dei massaggi più importanti. Ogni ragazzo del primo anno porta una cavia a suo piacere e noi gli mostriamo le cose principali.
Il tutto si svolge in una stanza dell'università adibita per fare pratica.
L'atmosfera è rilassante, ci sono candele e oli profumati che rendono il tutto molto suggestivo, le luce sono soffuse e in sottofondo c'è della musica rilassante.
Finito di prepararci ci avviamo.
Indossiamo tutti il solito camice bianco da fisioterapista, solo che sotto non abbiamo nulla, tranne che l'intimo ovviamente, perché nella stanza si muore di caldo, proprio perchè le persone che si prestano non abbiano freddo.
Ognuno di noi si prepara vicino ad un lettino e aspettiamo che le matricole arrivino con le rispettive cavie.
"ehi" mi giro e vedo Silvia con.. con LUKE!
Cioè vuoi dirmi che ha portato lui come cavia?! Sono in un incubo!
Ditemi che è un brutto sogno vi supplico! Rimango imbambolata, lui fissa me, io fisso lui. Sento il suo sguardo entrarmi dentro, e mi perdo per un attimo in quegli occhi oceano che mi mancano come mai.
Riprendo padronanza solo quando il prof entra e richiama l'attenzione, Silvia non credo si sia accorta del momento perché indaffarata a preparare il lettino.
Mentre il prof parla sento i suoi occhi su di me che percorrono ogni mio centimetro di pelle. Sarà l'atmosfera, saranno gli oli profumati ma ho i brividi sulla schiena. Istintivamente mi chiudo un po' di più il camice stringendomelo addosso. Mi sento nuda sotto i suoi occhi.
Non ce la posso fare. Cosa ho fatto di male!?
Guardo Marta in cerca di conforto e mi dice di stare tranquilla e di respirare, in effetti stavo trattenendo il respiro.
Poco dopo lui si toglie la maglia, come tutti gli altri perché dobbiamo cominciare.
Io sono imbambolata e fisso ogni centimetro del suo corpo, non riesco a togliergli gli occhi di dosso. E' un dio greco. Mi toglie il fiato.
