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Vi ricordate i primi messaggi che si sono scambiati Mya e Asso? Se non li ricordate potete andare a leggere nuovamente il capitolo 15!

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Vi ricordate i primi messaggi che si sono scambiati Mya e Asso? Se non li ricordate potete andare a leggere nuovamente il capitolo 15!

ASSO

Ero davanti la sua porta di casa, in sella alla mia moto. Ero incazzaro. Ero incazzato nero, perché se fosse stato vero ciò che mi era stato riferito, allora avrei chiuso ogni tipo di contatto, avrei anche lasciato il corso per non doverla vedere più. Anche se ero stato informato del fatto che seguisse le lezioni via Internet.

Dovevo solo aspettare, ma l'ansia di non sapere, mi stava divorando, l'ansia di tutto ciò che mi era stato detto, l'ansia che qualcun altro avesse potuto toccarla, che qualcun altro la avesse nelle lenzuola a guardarla, mentre dormiva magari, mi dava il voltastomaco. L'idea che qualcuno l'avesse accarezzata male, che qualcuno avesse potuto ferirla.

La porta di casa si spalancò, piano, così piano che sembrava me lo stessero facendo apposta, così piano che sembrava la scena di un film, quelle in cui poi arriva la pubblicità e non sai se chi si è beccato la pallottola, è vivo o morto e fremi dalla voglia di scoprirlo. Peccato fosse la realtà, peccato che fossi io la persona che doveva aspettare.

Mi sentivo gli ormoni in subbuglio. Mi sembrava tutto così strano. Una situazione surreale a livelli massimi.

Intravidi una chioma di folti capelli biondi come il grano e fui deluso prima di poter mettere a fuoco la figura. Era sua cugina, che non ricordavo nemmeno come si chiamasse, avevo questo stramaledetto problema con i nomi delle donne. Non me ne ricordavo mai nanche uno cazzo.

Ti prego Asso, sforzati, almeno per lei che è sua cugina.

Mi tolsi il casco.

«Lei dov'è?» alzai la voce per farmi sentire.

«Lei non ti vuole parlare, è salita in camera sua. Quindi faresti meglio a lasciarla in pace.» lasciò la maniglia della porta e si tirò indietro per chiuderla.

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