Capitolo 18

92 5 0
                                    

Giulia P.O.V.

Mi svegliai di soprassalto di nuovo in quella stanza buia. Stefano era morto? Oppure era tutto un sogno? Mi accorsi di essere tra le braccia di qualcuno ma non erano quelle del mio eroe ma di Salvatore. Mi scostai subito e mi accorsi che le mie mani non erano più legate. 

Dopo un paio di minuti Salvatore si svegliò "Buongiorno piccola" disse lui per poi baciarmi e approfondire il bacio ma io cercai di scostarmi ma le sue braccia mi tenevano stretta. "Salvatore lasciami!" gli ordinai io "Mai!" disse lui "Ora chiama Stefano" disse lui "La mia risposta è sempre no!" dissi io "Allora dovrò passare a condizione estreme"mi ripose. Tirò fuori dalla tasca del pantalone un coltello e lo posò su uno dei miei tagli e aprirne uno.Il dolore lancinante al braccio continuava ad aumentare. "Ok lo faccio" dissi io "Prima devo chiudermi questi" dissi io "Tieni" e mi passo delle bende. Dopo 10 minuti arrivò con il mio telefono in mano. Lo sbloccai e composi il numero. Uno due tre squilli e rispose

"Giulia dove cazzo sei! Stai bene? Sei ferita?"

"Stefano sto bene, sono in Veneto" 

"Cosa ci fai in Veneto?"

"Sono con Salvatore. Ci sposiamo. Addio"

"Arri-"

Misi giù la chiamata. Scoppiai a piangere, io amavo Stefano più di ogni altra cosa non potevo avergli detto addio cosi. "Perfetto ora mettiamo le regole:1)Mi devi sempre chiamare Amore in qualsiasi situazione 2)Mi dovrai soddisfare ogni volta che vorrò senza opporti capisci cosa intendo con soddisfarmi?" chiese.Annui. "3)Sarai sottoposta al mio controllo e ai miei ordini 4)Non potrai parlare e incontrare nessuno al di fuori di me e dei dottori. Rispetta queste regole e andrà tutto bene oppure ne pagherai le conseguenze" disse lui "NO! Io non farò quello che vuoi tu, non ti chiamerò MAI amore e sopratutto non verrò MAI a letto con te" dissi io, Appena finii di parlare si fiondò su di me e cominciando a picchiarmi e tirarmi calci. Dopo che rimase soddisfatto del suo "lavoro" mi lasciò li tra le lacrime e al dolore.

Stefano P.O.V.

Lei non si doveva sposare con Salvatore. Chiamai Elvira, Sascha e partimmo per Padova per riprendere Giulia. Chissà cosa le avrà fatto quel coglione, come l'avrà ridotta. Con questi pensieri mi addormentai.

L'amore non ha limiti// Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora