Capitolo 11

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"Saschaaa muoviti è tardi!" Urlai io dal salotto della casa dei miei migliori amici. "Arrivo, arrivo! Calma però" disse lui arrivando di corsa finendo di mettersi la maglia.
Arrivati  all'ospedale io esito ad entrare nel suo reparto "Sei sicura di voler venire. Perché vedi c'è una cosa che non ti abbiamo detto..." disse Elvira "Cosa non mi avete detto?" Dissi io centrando nel panico "Se si sveglia, spetta a lui dirtelo noi abbiamo fatto quello che dovevamo" prosegui Sascha. "Ok sono pronta possiamo andare" dissi spalancando la porta. "Vado dentro e trono subito" disse il ragazzo entrando nella camera di Stefano. Dopo due minuti usci, e con lui Salvatore che mi guardò con sguardo omicida. "Forza vai!" Disse Elvira spingendomi dentro.
Quando entrai lo vidi sdraiato su quel letto con tutti i fili attaccati alle braccia e alle gambe. Non era cambiato quasi per nulla. Aveva lo stesso ciuffo, gli stessi occhiali squadrati, le stesse labbra, era semplice ancora lui il ragazzo del quale mi ero innamorata.
"Hey amore ciao, non so se posso chiamarti cosi, infondo sono io che me ne sono andata. Spero che tu possa sentirmi. Sai che in questi anni ho fatto tutti i cambiamenti che volevo fare quando ero a Milano? Adesso ho un tatuaggio, i capelli fuxia e il septum che dicevi che mi sarebbero stati benissimo. Ho passato due anni d'inferno lo sai senza di te... Stefano io ti amo ancora un sacco, ti prego svegliati. Non morire oppure io verrò con te." Dissi tra le lacrime e alla fine appoggiai la testa al suo petto mi lasciai andare piansi per non so quanto tempo finché...

L'amore non ha limiti// Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora