Capitolo 1.5

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Stavano percorrendo la piccola stradina immersa nella vegetazione rigogliosa colpiti dai caldi raggi solari del primo pomeriggio quando la mano dell'uomo cinse dolcemente i fianchi della ragazza facendola sussultare «Nel mio cuore si cela una richiesta che da un paio di giorni ho desiderio di esporvi ma non trovo mai il coraggio, forse ora che siamo soli le parole avranno il coraggio di uscire...- fece una pausa- vi sembrerà azzardato ma vorrei proporvi di partire con me per San Pietroburgo, potreste vivere in casa mia ed avere un'istruzione facendo da dama di compagnia a mia madre, cosa ne pensate? Potreste vivere nell'agiatezza e avere ciò che volete» nel frattempo si erano fermati e si stavano guardando dritti negli occhi, la richiesta improvvisa e senza alcun filo logico fece turbare Liliya tanto che si ritrasse impaurita «Siete gentile, ma non posso accettare, mi state chiedendo qualcosa che va oltre ogni mia possibilità, inoltre non voglio abbandonare la mia famiglia, non dovete sentirvi ancora riconoscente, avete fatto più del dovuto» rispose con voce bassa chinando lo sguardo intimidita, il nobile non aprì bocca se ne stette a pensare ad una adeguata risposta da darle, voleva convincerla a seguirlo in un modo o nell'altro.
«Liliya -le prese le mani tra le sue- vi prego, cercate di essere ragionevole, avreste una vita felice e priva di preoccupazione inoltre sareste al sicuro, pensateci bene, potreste mandare del danaro alla vostra famiglia riuscendo a risollevare le vostre finanze! Non vi capiterà più un'offerta del genere...» il suo tono si trasformò in supplica come se la sua presenza fosse di vitale importanza per egli.
«Io...devo pensarci, devo parlarne con mia madre e mio fratello»

La cena passò silenziosamente, sua madre mangiava mesta il suo brodo, suo fratello tagliava il pane mentre lei giocava col cucchiaio non avendo più fame «Perché non mangi?» indagò Marat inzuppando un fetta di pane nel brodo di barbabietola «Non ho fame» abbassò lo sguardo per non dare a vedere il proprio disagio «Il Capitano Egorovič mi ha proposto di seguirlo a San Pietroburgo per risollevare l'economia familiare...» non ebbe neanche il tempo di finire la frase che le mani del fratello batterono violentemente sul tavolo vecchio e consumato «Non pensarci nemmeno, Liliya, tu non hai idea di quello che possono farti quei schifosi porci! Tu non ti muoverai da qui» la guardò severamente tornando a sedersi e a mangiare quel che gli rimaneva nel piatto, sua madre non proferiva parola intenta com'era a restarsene chiusa nel suo mondo «Marat, potrebbe essere la nostra unica possibilità di guadagnare qualche soldo! Comprendimi, per una volta» disse la ragazza con tono deciso animata da nuovo coraggio e dalla voglia di cambiare vita «Spero tu stia scherzando, cosa c'è che non ti piace di questo posto? Non sei soddisfatta?! Non fai niente dalla mattina alla sera, tutti i ragazzi ti fanno la corte e hai ancora il coraggio di chiedere di comprenderti? Sei pazza se credi che io ti faccia partire con quell'uomo» le vennero le lacrime agli occhi, suo fratello era cresciuto con una mentalità molto arretrata e non voleva in nessun modo cambiarla.
La sorella sarebbe dovuta rimanere sotto la sua custodia fino a quando non si sarebbe sposata, cosa che lei non aveva proprio voglia di fare.
«Perché? Perché non mi lasci decidere? La vita è mia, non hai il diritto di vietarmi niente!» il ceffone che le arrivò sulla guancia la zittì immediatamente, mise una mano sulla parte offesa e guardò il fratello con espressione sconvolta «Non osare alzare la voce con me, ragazzina! Tu non sei nelle condizioni di decidere proprio nulla» la furia che lesse in quegli occhi avrebbe fatto desistere chiunque dal dire o fare qualcosa ma non fu così per la ragazza che si alzò rabbiosa e in uno scatto veloce uscì di casa cominciando a correre verso una meta imprecisa.
Sentiva le voci di Marat e della madre che la chiamavano ma non si voltò neanche una volta, continuò a correre lasciando scorrere liberamente le lacrime trattenute fino a quel momento.
Dopo quella che le sembrò un tempo lunghissimo si accorse di trovarsi davanti alla stalla in cui passava la maggior parte del suo tempo libero prima che il comandante la facesse divenire il suo quartiere generale.
Senza pensarci troppo vi entrò dentro e richiuse velocemente la porta «Chi è là?» sentì la profonda voce di Viktor e poi vide comparire la sua figura, mezza nuda, davanti a sé, istintivamente si mise entrambe le mani davanti gli occhi lanciando un leggero gridolino «Liliya! Non vi aspettavo, scusate il modo in cui mi avete visto, metto subito qualcosa» la ragazza guardò attraverso le fessure delle dita notando che si stava mettendo una camicia «Potete guardare, adesso» disse sorridendo lui, «Allora, cosa vi ha portato qui a quest'ora tarda?» domandò avvicinandosi al corpo della fanciulla ancora tremante per il pianto e lo schiaffo ricevuto «Io...Io sono scappata di casa, signore» rispose con un filo di voce, l'uomo le prese i polsi togliendo le mani dalla faccia e scoprendo il punto dolorante e fiammante che ancora pulsava «Chi è stato a farvi questo?» il suo tocco leggero le accarezzò lo zigomo senza fare pressione «Mio fratello, abbiamo litigato» la fece accomodare su una balla di fieno e le si sedette accanto «Per quale motivo, se posso chiedere» la ragazza voltò il viso in modo che non la vedesse mentre la vergogna le imporporava il viso «Ho accennato alla proposta che mi avete fatto nel bosco e come avevo previsto non l'ha gradita» si tormentava le mani mentre parlava facendo attirare l'attenzione da parte del comandante «Avrei dovuto parlarci io da uomo a uomo, è colpa mia se adesso vi ritrovate in queste condizioni» le prese entrambe le mani e se le portò alle labbra per baciarle delicatamente, la ragazza si sentì fremere e rimase quasi estasiata da quel tocco gentile e delicato che lentamente stava risalendo il suo braccio «Voi volete partire? O vostro fratello ha avuto la meglio su di voi?» i loro occhi si incrociarono e non ci fu bisogno di parole per far comprendere che la ragazza lo avrebbe seguito ovunque sarebbe andato.

Angolo Autrice
Eccoci qui!
La trama comincia a prendere forma finalmente, tra poco lo scenario cambierà e con esso anche i personaggi!
A presto❤

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