2. "You should be sad" - Halsey
La giornata proseguì senza intoppi, a parte le occhiate sfuggenti che gli altri studenti.
Uscii in cortile e salutai Evie con un abbraccio e le chiesi –Se vuoi ci possiamo scambiare i numeri, se vuoi qualche volta ci incontriamo-
Lei mi sorrise e mi porse il suo telefono dove mi salvai il mio numero e feci squillare il mio per avere il suo.
Mi disse che non abitava lontano da me, e poteva venire a casa mia, nel caso, anche a piedi.
Ci salutammo di nuovo e io mi diressi alla macchina e notai che sia la moto di Zayn che quelle degli altri erano sparite, al contrario di quella di mio fratello che uscì in quel momento dal portone principale.
Gli feci segno che me ne stavo andando e lui mi scrisse un messaggio in contemporanea del tipo "passo da Louis e Liam e poi torno a casa" che mi fece vibrare il telefono tra le mani.
Misi in moto e guidai lentamente verso casa.
Rientrai poco dopo, e trovai mio padre intento a montare un armadio a muro in camera, perciò posai la cartella e scesi giù per prendere gli scatoloni con la mia roba ed iniziare a riempire la mia stanza.
Mi voltai e feci per continuare a salire le scale ma qualcosa mi diceva che non ero sola.
Mi fermai di scatto, voltandomi verso il portone principale spalancato e notai Zayn appoggiato sullo stipite con l'intento di bussare.
Io lo guardai interrogativa –Che ci fai qua?- chiesi timorosa.
Sembrava che dovesse esplodere da un momento all'altro.
-Cercavo Harry, è in casa?- chiese guardandomi negli occhi.
-N...no è passato da Louis- abbassai lo sguardo velocemente.
-Immaginavo- scosse la testa.
-Vuoi rimanere?- mi azzardai a chiedere.
Lui alzò il mento e mi fissò un po' sorpreso –No- mi rispose secco.
Annuii e mi abbassai a prendere uno scatolone.
Lui fece un passo indietro andando a scendere le scalette del porticato –Bella casa- aggiunse poi voltandosi poco.
Gli sorrisi ma, lui era già sulla moto e sgommò via.
Sospirai e tornai di sopra.
Mia madre rientrò poco dopo con la spesa, e dopo averla sistemata mi raggiunse in camera e si sedette sul letto dove io stavo rimirando una libreria appena montata; mi prese la mano e si bloccò di fronte a me, mi sorrise e mi disse –Lo sai che sei il nostro orgoglio, vero?- io annuii senza dire nulla e le sorrisi.
Non sono mai stata l'orgoglio di nessuno, ne tanto meno loro. Continuavano a dirmi che non ero abbastanza matura, abbastanza dolce, abbastanza femminile, non ero abbastanza di tutto.
Cercavo in ogni occasione di dare il meglio di me ma, ogni volta non era mai abbastanza, mentre tutti i meriti andavano ad Harry.
Non riuscivo a capire perché non riuscissi ad essere il massimo per nessuno.
"Non sei abbastanza" quelle parole mi rimbombavano nel cervello nell'ultima litigata con la mia migliore amica prima di partire, o forse l'ultima per sempre.
Mia madre aveva gli occhi lucidi e si passò la mano sulla faccia con un gesto veloce cambiando argomento –Tuo fratello dov'é?- mi chiese.
-Ha conosciuto dei ragazzi a scuola ed è passato a casa loro- spiegai.
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"Look at me" |Zayn Malik|
Jugendliteratur"-Perché respingi sempre tutti? Perché ogni volta che faccio un passo avanti per capirti tu ricostruisci il tuo muro di mattoni intorno a te?- chiesi. Lui mi guardò silenzioso e abbassò lo sguardo. -Perché? - chiesi ancora. Era così frustrante. -Gua...