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9. "Shake it out" - Glee Cast (Florence cover)





La luna lo illuminava solo da un lato, era appoggiato con le mani infilate nelle tasche dei jeans scuri ad una delle colonne di legno del porticato, sovrastandomi con il suo sguardo truce.

Mascella contratta, occhi scuri e un ghigno cattivo in faccia era tutto quello che riuscivo a vedere da dove ero –C..come fai a...- non riuscivo nemmeno a parlare logicamente da quante domande avevo in testa.

-Come e cosa non sono le domande giuste, mia cara- scese lentamente quei pochi scalini per avvicinarsi.

-Che ci fai qua?- presi tutta la buona volontà che avevo e tornai seria.

-Oh cara, lo scoprirai presto- un sorriso cattivo gli si aprì sul viso –Ora non c'è nessuno che ti può venire a salvare-

Feci un passo indietro istintivamente e strinsi le mani in un pugno –Vattene- provai ad sembrare cattiva.

-Povera piccola credi di spaventarmi?- balzò in avanti chiudendomi le dita intorno al collo.

Mi alzò di qualche centimetro e l'aria iniziò a mancare –L..l...lasciami- provai a dire ma, ne uscì solo un sussurro.

Ghignò e mi gettò per terra vicino alle scalette.

Provai a riprendere fiato portandomi la mano sul petto –Perché lo fai!- gridai con la poca aria rimasta nei polmoni.

-Tu ancora non hai capito che cosa succede in questa cittadina- continuò a procedere lentamente vicino a me –Tu non ha capito ancora nulla di chi comanda qua, piccola puttanella- mi riprese per il collo un'altra volta.

Provai a divincolarmi ma non riuscii a liberarmi.

Ero a corto d'aria e le sue dita stringevano la presa ancora di più, ogni secondo che passava.

Mi sollevò di nuovo contraendo i muscoli del braccio e mi trascinò su per le scale, sbattendomi violentemente sulla colonna.

La mia vista si fece appannata per un momento sia perché non riuscivo a respirare sia per la botta.

Il mio colorito divenne violaceo ed fu proprio in quel momento che mi lasciò il collo per prendermi le mani e bloccarmele sopra la testa.

Feci due respiri profondi per cercare di riprendere la ragione –Mi fai schifo!- la mia voce tremava.

Lui mi continuava a tenere fermi i miei polsi; il suo corpo sopra il mio, il suo respiro sul mio collo –Non sai che ti farei, sei così...- mi sussurrò scostandomi una ciocca dal viso con la mano libera.

Mi dimenai ancora di più, ringhiando, ma sembrava che qualsiasi sforzo che facessi non lo toccasse nemmeno.

Le sue mani viscide tornarono su di me facendomi venire da vomitare, i suoi occhi mi spogliavano, e tutto quello che volevo era sputargli in faccia.

-Sei un così bel bocconcino- mi sussurrò di nuovo alzandomi il maglione e mettendo una mano sui fianchi nudi.

Mi dimenai ancora, sembravo pazza, volevo solo scappare, lui, il suo corpo e il suo essere mi facevano schifo, ma sapevo che non voleva farmi del male direttamente, ero solo una pedina all'interno del suo gioco controverso.

Tornai a pensare che per quanto bene ci fosse tra me e Zayn, forse non averlo mai conosciuto fosse stato meglio.

Incrociai il suo sguardo cupo decisa a liberarmi e gli tirai un calcio nella parte bassa del corpo con tutta la forza rimasta.

"Look at me" |Zayn Malik|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora