14. "Bedroom floor" - Liam Payne
ZAYN's POV
Stavo correndo con la mia moto con Louis aggrappato, con le poche forze che gli rimanevano, alle mie spalle, lontano da quel posto.
Guardavo la strada di fronte a me, concentrato a pensare agli ultimi avvenimenti.
Quello stronzo di Connor ci aveva teso una trappola e a pagarne le conseguenze era stato proprio il biondo dietro di me.
Correvo per le strade deserte mentre Liam con la moto del riccio mi inseguiva diretti alla mia palestra, io ero abituato a questo tipo di scontri quindi ero più attrezzato rispetto a loro.
La mia palestra aveva molto più spazio ed era molto nascosta da occhi inopportuni.
La mia testa era una tempesta di emozioni, un turbine di pensieri, e poi c'era quella espressione che mi era rimasta stampata nel cervello: terrore.
Il terrore negli occhi della persona che credevo che mi salvasse, verso di me.
Se Elenah non fosse venuta magari non avremo avuto effetti collaterali, ma sapevo benissimo che quello nel torto, tra i due, ero io.
Liam mi aveva tirato via da quel vicolo più velocemente di quanto mi aspettassi, non ero nemmeno riuscito a darle un ultimo sguardo, correvo via verso tutta quell'oscurità che ci avvolgeva, tirato dal colletto della giacca, con due uomini a terra e forse la parte più importante del mio cuore chissà dove.
Mi odierà dopo stasera, lo so.
Avevo pensato che lasciandola fuori da tutto forse lei potesse salvarsi, credevo che facendo un passo indietro a tutto quello che avevamo forse non sarebbe stata tirato in ballo, ma mi sbagliavo, mi ero dimostrato un gran codardo e soprattutto un bugiardo.
Il vento freddo di fine Novembre mi sferzava il viso mentre mi abbassavo la visiera e mettevo a fuoco la strada di fronte a me.
Svoltai a destra nel solito viottolo sterrato che portava alla mia dimora e mi fermai a pochi metri dalla porta d'ingresso.
Mi caricai Louis sulle spalle mentre, Liam mi affiancava con la moto e aiutava Harry a scendere, era messo meglio del biondo che avevo sulle spalle ma, dalla faccia ferita si vedeva che non era mai stato abituato a questo tipo di scontri.
Aprii il portone con un piede e trascinai Louis fino alle docce così da puntargli il getto d'acqua freddo in faccia.
-Lou, forza ci siamo quasi- parlai a denti stretti, per lo sforzo.
Lo posai delicatamente a terra e mi raddrizzai per aprire l'acqua e puntargliela in faccia –Cristo Lou svegliati- gli tirai in sù il viso per far si che mi guardasse.
Mugolò qualcosa e io mi rilassai un attimo –Andrà bene- era solo dolore fisico.
-Dobbiamo fargliela pagare a quel figlio di puttana- mormorò ancora debole.
-Lou non sono cose a cui pensare in questo momento-
-Non gliela...- alzò un braccio ma lo fece ricadere subito a terra -Non mi sento più la faccia, spegni questo coso!- l'acqua gli ricadeva incessante sul volto, fredda, e gli sciacquava via tutti i residui di sangue che gli erano rimasti.
La chiusi e lo guardai alzarsi e zoppicando tornò nella stanza più grande; lo seguii.
Lasciai che Liam finisse di medicare Harry e, appena ebbe la situazione sotto controllo, acchiappai le chiavi della moto e mi diressi al portone da cui eravamo entrati –Vattela a riprendere- lo sguardo del moro mi trafisse –Non fare cazzate-
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"Look at me" |Zayn Malik|
Genç Kurgu"-Perché respingi sempre tutti? Perché ogni volta che faccio un passo avanti per capirti tu ricostruisci il tuo muro di mattoni intorno a te?- chiesi. Lui mi guardò silenzioso e abbassò lo sguardo. -Perché? - chiesi ancora. Era così frustrante. -Gua...