10. "Ora" -PATRIK
L'atmosfera si era fatta tesa, la professoressa continuava a parlare di un argomento che non avevo nemmeno ascoltato, Harry aveva la testa tra le mani con gli occhi chiusi, schiacciato di un peso così grande e poi c'ero io, dolorante e ferita, che urlavo qualcosa nel silenzio del mio sguardo, non sapendo come fare per salvare tutti quelli che mi stavano intorno, da me stessa.
Harry sollevò lo sguardo e lo posò su di me –Spero che giri anche per te e Zayn- quelle parole mi colpirono con un coltello in pieno petto.
Annuii e sorrisi incapace di dirgli nulla.
Un'altra fitta di dolore mi fece sobbalzare e chiudere gli occhi –Tutto bene?- chiese il riccio di fianco me.
-Sì, è solo mal di schiena- mentii.
-Non ti ho visto per parecchio tempo ieri, dove eri stata?- chiese lui cambiando improvvisamente argomento.
Che gli dovevo dire? La verità? O almeno una parte della verità? Gli dovevo raccontare di Zayn? Proprio ora che a lui gli era crollato il mondo addosso per via di Louis io me ne dovevo uscire con la più bella storia d'amore? Quanto danno gli potevano fare le mie parole?
-Da Louis e Zayn- risposi secca, non volevo continuare quella conversazione.
In fondo quale conversazione volevo affrontare?
-Ah Lou non mi ha detto nulla- sospirò.
Mi si strinse il cuore -Probabilmente perché era una cosa da nulla-
Lui annuì poco convinto e poi scosse la testa –Sai è buffo-
Mi voltai –Cosa?- chiesi.
-Che un minuto prima va tutto bene, come se tutto girasse nel verso giusto, e poi...- mimò una piccola esplosione con le mani e sorrise facendo apparire le sue adorate fossette.
-Credo che sia per tutti così H, sennò la vita sarebbe monotona no?-provai ad accennare anche io un sorriso.
Si alzò di colpo –Allora spero che la mia sia la più monotona possibile- mise i pochi fogli sul tavolo nella borsa.
-Vai già via?-chiesi.
-Sì devo beccare Niall prima che se ne vada, doveva fare delle cose con i genitori credo- rispose dandomi un bacio sulla fronte –Sii forte- mi salutò e sgusciò fuori dalla porta senza essere visto.
Rimasi imbambolata a fissare la porta immersa nei miei pensieri quando due mani fredde mi si posarono sulle spalle.
Scivolarono sulle mie braccia –Sei brava a mentire sai?- quella voce fredda mi ricondusse alla realtà.
Mi agitai sulla sedia –Che vuoi Connor?-
-Oh cara, per ora puoi stare tranquilla, per oggi hai superato la prova- si staccò da me e si appuntellò sulla sedia dove si era seduto Harry poco prima.
-Sei pazzo, Gesù- mi passai la mano tra i capelli.
Non avevo paura, almeno a scuola non poteva ferirmi, ma lo sguardo cattivo mi faceva rabbrividire ancora.
-Non ti farò del male a scuola, se è questo che pensi- disse quasi mi avesse letto nella mente.
-Non mi preoccupa la scuola- lo scrutavo, il suo sguardo era impenetrabile –E' al di fuori che mi preoccupa-
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"Look at me" |Zayn Malik|
Teen Fiction"-Perché respingi sempre tutti? Perché ogni volta che faccio un passo avanti per capirti tu ricostruisci il tuo muro di mattoni intorno a te?- chiesi. Lui mi guardò silenzioso e abbassò lo sguardo. -Perché? - chiesi ancora. Era così frustrante. -Gua...