~Passato IX~
Due anni prima, febbraio.《È un immenso piacere rivederti dopo tutto questo tempo, Moth!》una voce femminile venne fuori dalle rosee labbra di un'affascinante Jamail dal corpo di serpente e le grandi ali di drago.
《Eyra...》nell'udire quel suono, quella melodia che gli era sempre parsa troppo lontana, gli occhi di rubino dell'ibrido sussulturano e, in un singolo e febbrile movimento, studiarono meticolosamente la figura della donna di fronte al lui, per capire se stesse sognando, se avesse avuto un'allucinazione o se fosse ormai morto,《N...n...non ci posso credere sei veramente tu?》
La donna, intanto, svettava immobile sotto la debole e gelida pioggia che esaltava l'iridescenza delle squame smeraldine che le vestivano il corpo femmineo e seducente.
《Certo che sono io, Moth!》La luce dei piccoli bracieri accesi spordaciamente sul prato, invece, illuminava le perfette linee della sua sinuosa silhouette, mettendo in risalto l'eleganza della muscolatura perfetta, mentre le curve venivano delicatamente abbracciate e rese ancor più femminili da un corpetto e una corta gonnella di scura pelliccia.
《A centocinquantamila anni suonati ti stupisci ancora di ciò che vedono i tuoi occhi?!》disse, facendo involontariamente tintinnare i gioielli di ambra e osso che le adornavano il lungo collo e che lo stesso Moth aveva costruito per lei quando, millenni prima, anche loro erano stati bambini.
《Ma c...ome hai fatto a...a...tornare indietro?》chiese il vecchio Maestro, provando a mettersi in piedi, ma perdendosi nell'ammirare i tratti delicati e armoniosi del suo volto, ancora giovane e fresco come un petalo di rosa appena sbocciato,《I...io ti ho visto morire! Era l'inzio dell'ultima glaciazione, a...a...al confine delle grandi Foreste di Ghiaccio!》
La donna abbassò lo sguardo, coprendosi i grandi occhi dorati con una disordinata frangetta di arrufati capelli castani, e iniziò a ridere; una risata così immensamente dolce e armoniosa da accarezzare le orecchie, prendere possesso della mente e sciogliere anche l'amina più severa.
《Non ha importanza come abbia fatto a tornare tra di voi,》disse Eyra, continuando a sorridere e spostando lo sguardo dal viso stravolto di Moth a quello congelato e tremante della giovane Kimad Naar,《ho solo sentito che Eifir aveva bisogno di una mano.》
Flettendendo elegantemente il corpo serpentiforme, la giovane donna, che svettava di un metro abbandondante sopra la testa della ragazzina, si abbassò per guardarla nei suoi increduli e sconvolti occhi.
Per qualche secondo madre e figlia rimasero in silenzio, ammirando la somiglianza terribilmente assoluta tra i loro volti: sembrava quasi di guardare il proprio riflesso; si aveva l'assurda e sconvolgente l'impressione di poter godere di un minuscolo scorcio sul passato e, allo stesso tempo, di un evanescente e fugace occhiata al futuro.
《T...tt...tu sei mia la mia vera madre?》chiese Eifir, terrorizzata da quella visione e muovendo un minuscolo passo indetro, 《T...tt...Tu sei Eyra?》
《Cucciola mia,》la donna afferró gentilmente le mani della figlia tra le sue e le strinse con forza nei freddi palmi, facendola irrigidire e allo stesso tempo sussultare,《Non avere paura, siamo tutti qui solo per aiutarti. Coraggio dimmi cosa ti sta succedendo?》
"Non lasciarti ingannare!" La voce tuonò con violenza all'interno della testa di Eifir, piegandole la schiena e facendole inquietantemente sgranare gli occhi, "È tutta una farsa, un banale trucchetto! Ignorala e ritorna subito al nostro piano originale!"
STAI LEGGENDO
NESHAAVRI - Il Risveglio Degli Innaturali (Volume I)
Fantasy(I volume della trilogia NESHAAVRI) La Foresta ha sempre alimentato gli incubi degli esseri umani: nemmeno il più acuto dei loro occhi può scorgere quali oscuri segreti si celano oltre l'intrico di rami e foglie; nemmeno il più fine dei loro orecchi...