Passarono un paio di giorni da quella Rivolta, che correva già sulle bocche di tutti, e che aveva costretto la povera Ruai in Infermeria per alcuni giorni.
Quel singolo fendente, infatti, scagliato con eccessiva violenza, senza il minimo buon senso e con l'unico scopo di annientare, aveva reso vana la protezione della pesante canotta di pelle, obbligatoria in quel tipo di lezioni, procurando alla ragazza uno scuro e doloroso livido sull'addome, che rischiava nascondere problemi ben peggiori.
Così, mentre Tsuroa scontava una punizione, dalla quale neanche la fama e tutti gli sforzi del suo ragazzo avevano potuto salvarla, le diligenti e mirate attenzioni della Preside in persona, scongiurarono, ogni possibile complicazione per la sfortunata Wampil, che aveva, poco dopo, iniziato a riacquistare le forze.Quel giorno, pioveva a dirotto e le grandi gocce di pioggia battevano rumorosamente contro le piccole finestre dell'Infermeria, sferzate da un forte vento.
Il livido colore del plumbeo cielo contrastava terribilmente con il bianco abbagliante della sala, piena di lunghi scaffali e armadi di legno chiaro, addossate alla pareti e colmi di ampolle e fialette, e decine di letti immacolati, divisi da piccole tendine azzurre.
L'ambiente era piacevolmente tranquillo e silenzioso, squarciato soltanto dal rombo di tuoni lontani e il ritmico e allegro scrosciare dalla pioggia, che scandiva le goffe attività degli astai.Ruai se ne stava stesa nel suo duro letto a leggere un grande libro dalla lucida rilegatura arancione mentre combatteva contro il freddo, cercando di coprirsi il più possibile con il suo leggero lenzuolo bianco.
《Ho preso qualcos'altro per tenerti al cado, tesoro.》disse amorevolmente Kation, appena arrivato con una pila immensa di coperte tra le braccia.
《Grazie...》rispose piano la ragazza dal colorito ancora un po'smorto, richiudendo il suo pesante libro e mettendolo via.
《...Aspetta solo che mi metta seduta...》
Ruai provò con cautela a piegare la schiena, ma si portò velocemente una mano allo stomaco, accuratamente bendato, serrando i denti dal dolore.
《Ferma! Ferma! Ti aiuto io!》urlò spaventato Kation, lasciando cadere parte delle coperte, che aveva tra le braccia, sul letto e le altre in terra.
Afferrò delicatamente la mano di Ruai e la sua schiena, cercando di guidare il suo lento movimento.
《Calmo Kation...》disse lei, notando il respiro sempre più nervoso del ragazzo.
《...ci riesco anche da sola!》
《Sicura, amore???》
《Certo, certo...》
《Ok...se...ss se lo dici tu...》
Le dita di Kation abbandonarono timidamente la presa, mentre continuava a guardare Ruai spaventato ed agitato.
La ragazza si mise infine seduta, con la schiena pigramente abbandonata sul morbido cuscino.
《Visto...ci sono riuscita da sola!》
《B...brava, ma aa...a allora...》farfugliò Kation in modo confuso, guardandosi rapidamente intorno.
《...Lascia che ti sistemi almeno il cuscino!》
Kation si precipitò nuovamente sul letto di lei, ma venne prontamente bloccato da Ruai, che afferrò saldamente il volto del ragazzo tra le sue mani.
《Calmati...sto benissimo!》disse, fissandolo dritto negli occhi.
《Non preoccuparti di niente!》
《S...s...sicura, Micetta?》farfugliò lui, completamente incantato dai caldi occhi Ruai.
《Si idiota!》disse la ragazza, cercando di non ridere per non procurarsi ulteriori fitte allo stomaco.
《Ma...sto male quando mi sento inutile...》balbettò lui, prendendo una delle mani di Ruai tra le sue.
《Allora, chi ha veramente bisogno di un ricovero in Infermeria non sono io, ma tu, Orsacchiotto?》
《...Decisamente...》rispose Kation, annaspando e non riuscendo neanche a trovare le parole.
《Ok...allora lasciati curare...》
Ruai avvicinò piano il volto del ragazzo al suo, inclinando leggermente la testa di lato.
《Guardati stupido...》disse improvvisamente la ragazza, interrompendosi bruscamente e spostando dolcemente i candidi capelli di Kation dal suo volto.
《Stai arrossendo come la prima volta.》
《Allora?》disse lui a fatica.
《Lo avremo fatto centinaia di volte, Orsacchiotto.》
《Ma mi sembra sempre così magico...》
Entrambi chiusero gli occhi e le loro labbra andarono amorevolmente cercandosi.
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NESHAAVRI - Il Risveglio Degli Innaturali (Volume I)
Fantasy(I volume della trilogia NESHAAVRI) La Foresta ha sempre alimentato gli incubi degli esseri umani: nemmeno il più acuto dei loro occhi può scorgere quali oscuri segreti si celano oltre l'intrico di rami e foglie; nemmeno il più fine dei loro orecchi...