Capitolo 29 - I demoni spezzano le loro catene p.2

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~Passato VIII~
Due anni prima, febbraio.

《Quindi tu sai cosa ho fatto?》chiese sarcastica la giovane Eifir, guardando fissa il basso e ridendo in modo malato e convulso,《voi tutti sapete cosa ho fatto...》

Il vorticoso turbine di fiamme che le avvolgeva il braccio si spense, mentre il braciere acceso in precedenza continuava ad ardere incurante della pioggia, proiettando macabre ombre rossastre sul nero prato.

《Poveri ingenui...voi non conoscete niente!》all'improvviso Eifir smise di ridere e si passó nervosamente una mano sul volto, graffiandosi la pelle con gli artigli,《Niente di niente...》

I suoi occhi, ridotti ad un vacquo e dorato oceano di furia puntato verso nulla, si alzarono fulminei dal suolo: sembrava che al loro interno non ci fosse un'anima a renderli vivi, ma solo una misteriosa entità cacciataci dentro a forza, pronta ad esplodere e inghiottire il mondo intero tra le sue fauci.

《Sentiamo...》disse lapidario Moth, facendo appello a tutto il suo sangue freddo,《...cosa ignoro? Cosa non ho ancora capito?》

La ragazzina mosse rigidamente qualche passo in avanti, come fosse stata guidata da un burattinaio invisibile, e piegò la bocca in un ghigno raccapricciante.
Non hai la più pallida idea di cosa abbia fatto alla figlia della tua adorata Eyra!》le labbra di Eifir modularono quella frase, ma le parole che ne vennero fuori risultarono distorte, metalliche e innaturali, come non fossero state neanche sue,《Ho preso il controllo della sua mente; mi sono impossessato delle sue emozioni; le ho strappato la volontà e l'anima dal corpo, rendendola la mia graziosa e letale marionetta!

Eifir rise a pieni plomoni, portando il capo all'indietro e trascinando l'intero corpo in un movimento sgraziato e convulso.

Ma non disperare mio caro Moth: presto verrà anche il tuo turno e, non appena ti avrò tolto di mezzo, giungerà quello di chiunque altro oserá opporsi a me!》la ragazzina sguainó il suo pugnale in un minaccioso sibilo di morte e si mise in posizione di attacco,《Avresti dovuto pensarci due volte prima darmi per morto!

《Wueiru...》il nome del figlio di Afir si formò improvvisamente nella testa di Moth, accompagnato dalle macabre immagini del corpo senza vita di quell'inerme neonato spirato tra le macerie del Castello, 《...non puoi essere davvero tu...》

In un profondo e recondito anfratto del suo cervello, l'ibrido aveva sempre nutrito quel lontano sospetto, ma la certezza assoluta che nessuno fosse sopravvisuto alla distruzione di Neshaavri, quindici anni prima, lo aveva sempre fatto desistere dal dare peso a una tale follia.

Sei davvero perspicace vecchio insetto...quasi mi dispiace per la sorte che ti meriti...》la beffarda risata della ragazzina interruppe le vorticose congetture del Mothil,《Coraggio, Eifir, uccidilo!》Urlate quelle macabre parole, la Kimad Naar partì all'attacco, scagliandosi come una furia sul suo Maestro.

"È giunta l'ora!"
I riflessi di Moth, forgiati da millenni di guerre e combattimenti, misero da parte ogni inutile pensiero e fecero immediatamente entrare i muscoli in azione: gettandosi agilmente su un fianco, schivó il primo assalto di Eifir e, quando la ragazza partì di nuovo alla carica, le sue possenti braccia descrissero un breve arco nella pioggia, accompagnando il suono di un incantesimo.
Theahir kiasek!

Nella frazione di un secondo, intorno al corpo del vecchio Maestro prese forma una sfavillante cupola di luce azzurrina che rischiarò la densa aria di Shiali.
Eifir, lanciata alla carica, si abbattè violentemente contro il campo di forze, ma non riuscì minimamente a scalfire la difesa di Moth.

NESHAAVRI - Il Risveglio Degli Innaturali (Volume I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora