Jeon Jungkook [2]

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Cheating?

Erano le 23:35 quando mi coricai distrutta sul divano con il trucco sbavato e gli occhi rossi dal pianto. Jungkook, colui che doveva essere il mio ragazzo, mi aveva appena mollata con un insulso messaggio circa 3 ore prima senza darmi alcuna spiegazione. Era in tour da già 6 mesi e fu dura riuscire a sentirsi, era diventato un idol da 4 anni ed io ero contentissima per questo, stava finalmente coronando il suo sogno e non potevo far altro che sostenerlo. Nonostante la distanza tutto andava a gonfie vele fino a quella fatidica sera in cui tutto era andato a rotoli.
Avevamo litigato perchè stavano girando alcuni rumor su di lui ed una delle sue truccatrici, dicevano che si stavano vedendo e questa cosa mi fece imbestialire. Lo chiamai arrabbiata e ci urlammo le peggio cose al telefono, dopo che la chiamata si interrompò mi arrivò un suo messaggio.

Da Kookie❤:
Non può più funzionare, finiamola qui.

Quella frase mi distrusse completamente, rimasi a piangere per ore distruggendo tutto quello che vi era all'intero della casa che abitavamo insieme da 3 anni. Non potevo credere che dopo tutto quel tempo lui volesse rovinare tutto quello che avevamo creato insieme, tutto le sofferenze che avevamo superato, tutto l'amore che ci eravamo condivisi, tutti i sorrisi che ci eravamo regalati l'un l'altro.
Finito.
Tutto era finito.

-"Come puoi farmi questo Jeon Jungkook?!" urlai in preda ad una crisi isterica con le lacrime che scendevano nuovamente sulle mie guancie alla velocità della luce.

Quando finalmente riuscii a calmarmi mi alzai dal divano e mi diressi in cucina per mangiare qualcosa. Guardai l'orario che segnava le 12:50 e sbuffai rumorosamente, non avevo per niente sonno e se avessi provato a dormire tutti i pensieri più orribili si sarebbero impossessati della mia mente facendomi rimanere bloccata nel letto con gli occhi spalancati a fissare il soffitto.

Dopo altri 20 minuti il mio cellulare squillò riempendo il silenzio che invadeva la casa.
Lo presi, appena lessi il nome sullo schermo le mie mani cominciarono a tremare e le lacrime a pizzicarmi ancora gli occhi. Decisi lo stesso di rispondere nonostante il mio cervello mi urlasse in 20 lingue "Non farlo!"

-"Che vuoi?" risposi acida.
-"Y/n.." la voce di Jungkook mi arrivò all'orecchio ed un brivido percorse la mia schiena.
-"Ti ho chiesto che vuoi Jungkook."
-"Io.. voglio scusarmi.." sussurrò.
-"Non c'è nulla per cui scusarsi, è finità!" urlai e la mia voce si spezzò quando emisi l'ultima parola.
-"Per favore y/n! Non possiamo rovinare tutto così!"
-"Io non ho rovitano un bel niente! Hai fatto tutto da solo, ora pagane le conseguenze!" urlai per poi chiudere la chiamata senza dargli il tempo di rispondere.
Mi lanciai di nuovo sul letto e comincai a piangere senza sosta, non potevo sopportare tutto questo.

-Un mese dopo-

Stavo iniziando ad impacchettare le mie cose visto l'imminente ritorno di Jungkook nella casa. Non ero stata per nulla bene durante il mese, non ero uscita di casa e nonostante le mille chiamate delle mie amiche avevo rifiutato tutti i modi per riuscire a farmi uscire lui dalla testa. Non avevo nemmeno la forza di cucinare o di mettere in ordine, facevo le cose minime per non far trovare la casa un disastro quando Jungkook sarebbe tornato.
Non avevo idea del giorno in cui lui sarebbe arrivato di fronte a quella porta e speravo in tutti i modi che fosse il più tardi possibile, ovviamente, mi sbagliavo.

Il campanello suonò ed io rimasi immobile nella mia posizione con gli occhi sbarrati e il cuore in via di esplosione, mi avvicinai lentamente alla porta e la aprii con le mani tremanti.
Davanti ad essa stava impalato e con la testa bassa Jungkook, tra le mani aveva un borsone e qualche busta al cui interno vi erano alcuni pupazzi regalati sicuramente dalle fan.

-"C-ciao.." balbettò.
-"Ciao." dissi.
Guardò dietro le mie spalle osservando la casa e si morse un labbro prima di parlare di nuovo.
-"S-stai già andando via?" mi chiese.
-"Si, credevi che sarei rimasta qui per caso?" sputai acida girandomi e avviandomi verso la valigia quasi completamente piena.
-"Ti prego non farlo y/n." disse avvicinandosi a me.
-"Cosa dovrei fare Jungkook?! Rimanere qui? Perchè? Continuare a soffrire forse? Tu non hai neanche idea di quanto sia stata male e la colpa e solamente tua. Io ti odio! Non posso ancora credere che hai avuto il coraggio di spassartela con una dell tue truccatrici quando io ero qui ad aspettarti con il cuore in mano! Io.. io davvero che cazzo ti è saltato in testa? Io.. ti odio Jungkook.. ti odio.." finì in preda alle lacrime e lui mi abbracciò strigendomi più che poteva. Io cercavo di liberarmi tirandogli pugni sul petto, inizialmente con tutta la forza che avevo nel corpo per poi affievolirsi fino a diventare solamente un continuo sfiorare la sua pelle coperta dalla maglietta.
-"Non me la sono mai spassata con nessuna y/n, io amo solo te e non riuscirei mai ad abbandonarti. Non so perchè quella sera ti ho mandato quel messaggio, ero arrabbiato e stressato per tutto quello che stava capitando intorno a me e, cazzo, mi dispiace. Ti amo y/n, con tutto me stesso, ti prego non lasciarmi." disse cominciando a piangere senza però allentare la presa che mi teneva stressa a lui.
Sollevai il capo dal suo petto e feci incontrare i nostri occhi entrambi stracolmi di lacrime.
-"Giurami che è tutto falso, giurami che mi ami e che non faresti mai nulla di tutto quello che vanno dicendo. Ti prego, giuramelo." gli dissi quasi come una supplica.
-"Io lo giuro y/n." disse guardandomi negli occhi.
-"Ti amo Jeon Jungkook." dissi facendo unire le nostre labbra.
-"Anche io y/n, non sai quanto." soffiò prima di rispondere al bacio.

Ne avevamo bisogno: del bacio, dell'amore. Io avevo bisogno di lui e lui di me. E non importava più cosa stava accadendo, importavamo soltanto noi e tutto quello che ci univa.

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