9-Bugie

676 27 2
                                    

Pov's Richie
Corsi in bagno,guardai l'orologio:16.25.
Mi servivano solo altri 5 minuti,solo 5 non chiedevo altro.
Salutai Stan e poi gli chiesi:-Allora com'è la nuova ragazza, è gnocca?- Sam mi fulminò con gli occhi.
-Non proprio,certo non è come Bev e Sa, però mi accontento.- rispose l'ebreo. Vidi Sam arrossire leggermente ma passai oltre.
-come si chiama? È una di qui?- chiese Samantha
-ehm è di qui, è un anno più piccola e si chiama...ehm...-
-AHH HO CAPITOO! Nicole la ragazza con cui ti vedo sempre in giro, è carina!- continuò la mora.
-Si è proprio lei...- disse lui un po' impacciato. Non mi convinceva per niente.
-Beh allora invitala no?- chiesi. So quando Stanley mente.
-Va bene, la chiamo io, tanto abita qui vicino, o mi sbaglio?- continuò la mia ragazza.
-ssi-balbettò il riccioluto.
Samantha uscì di casa ed intanto che arrivarono Eddie,Bev e Bill che, a quanto pare,sapevano la notizia.
Dieci minuti un quarto d'ora dopo tornò Sam. On la presunta Ragazza di Stan:era bassina,con i capelli più o meno lunghi marroncini,occhi verdastri (mi sembrava) ed abbastanza normale di corpo.
-hey Stan- disse la ragazza abbracciandolo.
-ciao Nicky- rispose Stanley baciandola.
Forse è davvero la sua ragazza...nah non può essere.
Il nano,il balbuziente e la rossa stavano organizzando che giochi fare, mentre Sam era andata a mettersi il costume e invece Nicole e Stan erano sul divano ma non si parlavano.
Ad un certo punto Samantha mi chiamò. Andai in camera sua, aprii la porta e vidi il paradiso.
Si doveva allacciare il pezzo sopra del costume, era di schiena e mi chiese se glielo potessi allacciare.
Non esitai un momento, glielo allacciai e poi gli chiesi:-ma lo devi proprio mettere?-
-no guarda faccio vedere la mercanzia a tutti.- in effetti.
-giusto-
-OHI VOI DUE DI SOPRA VENITE GIÙ CHE INIZIAMO I GIOCHI.-
Che bello, posso finalmente divertirmi senza pensare a mia madre, a mio padre, a Denver a niente.
Pov's Samantha
La giornata passò in fretta e verso le 7 tutti andarono a casa,'tutti' Richie era rimasto.
Eravamo sul divano a guardare la televisione quando lui tolse il volume alla Tv e mi disse:-ho una cosa importante da dirti quindi vorrei che mi ascoltassi...- merda,merda,merda e merda.
-cosa succede Ric?-  prese un respiro profondo ed iniziò:-Sai,io non sto molto con i miei genitori,sono sempre impegnati in lavoro,viaggi e robe varie...- si fermò.
-vai avanti-
- in questo periodo mia madre non è che fosse in condizioni molto belle ecco,allora mio padre ha deciso di portarla in ospedale. Gli hanno trovato un tumore al polmone e qui a Derry non ci sono abbastanza cure...- oddio.
-mio dio, mi dispiace- dissi quasi in lacrime.
-non è finita,dovranno trasferire mia madre a Denver per fare l'operazione e mio padre la seguirà...-
-no Richie non dirmi che..-
-forse, non è detto. Molto probabilmente però me ne andrò per un po' finché mia madre non si riprende..- scoppiai in lacrime e neanche volevo.
-DIO SAM NON PIANGERE,NEANCHE IO VOGLIO LASCIARTI.- urlò in lacrime anche lui, poi mi abbracciò fortissimo.
No cazzo,non se ne può andare a Denver per chissà quanto. Dio non riesco a stare senza di lui manco una sera,figuriamoci giorni,mesi e nella peggior ipotesi anni.
Non volevo più staccarmi da lui, lo voglio sempre con me,sempre.

𝐋𝐎𝐒𝐄𝐑'𝐒 𝐋𝐎𝐕𝐄 ( richard tozier. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora