Capitolo 9

149 13 0
                                    

La luce si faceva spazio attraverso le fessure del balcone, un fascio di luce si posò proprio sui miei occhi e fui costretto a svegliarmi. Mi stiracchiai e portai il braccio nell'altra estremità del letto,senza ricordarmi che di fianco a me c'era un'altra persona. Gli diedi per sbaglio una forte pacca in piena faccia.
Oh merda ora si sveglia me lo sento.

"Ma dove cazzo sono? Ma che cazz! Tu? Io? Oh no che cazzo è successo? Dove sono?"

"Benjamin stai calmo per favore. Ieri eri andato in discoteca e ci siamo incontrati ma te eri troppo ubriaco ed era tardi e quindi ti volevo riportare a casa tua. Ma non avevi le chiavi,così l'unica soluzione era di portarti qui. Per favore non alzare la voce perché c'è mia mamma e non sa che sei qua."

"Ma.." non fece nemmeno il tempo di rispondere che mia madre bussò alla porta. Oh cazzo e adesso come facciamo?

"Benjamin ti dispiacerebbe entrare per qualche secondo dentro all'armadio? Ti pregoo"

Mi fucilò con lo sguardo e controvoglia si chiuse dentro. Era una scena al quanto strana ma divertente allo stesso tempo.

La porta bussò di nuovo
"Federico sei sveglio? Posso entrare?"

"No mamma sono sveglio stai tranquilla, adesso vengo a fare colazione"

Mia madre entrò senza il mio consenso, c'erano i vestiti di Ben sparsi per la camera, il letto stropicciato da tutte e due le parti, io che stavo diventando secondo dopo secondo sempre più rosso in viso. Non so cosa abbia pensato mia mamma in quel momento.

"Ma quanto casino c'è in questa stanza Federico! È tua questa maglietta?"

"Eh mamma lo so dopo la sistemo te lo prometto! E si è mia quella maglietta"

"Bho strano non te l'ho mai vista indossare!"

"Mamma ma cosa ti interessa? Non posso nemmeno comprarmi una maglietta?"

Improvvisamente Ben pestò qualcosa dentro all'armadio provocando un leggero scricchiolio. Merda.
Mia madre mi guardò e io la guardai come se fosse lei la strana della situazione. 

"Perché mi guardi così? Ho qualcosa in faccia?" le dissi.

"Ti aspetto a tavola! Fai presto"
disse con un tono severo.
Chissà cosa avrà appena pensato.

"Ben puoi uscire!" Sussurrai.

"ERA ORA NON NE POTEVO PIÙ! Ma quanta polvere e quanta roba c'è la dentro? Poi mancava l'aria e si era creata una specie di condensa"

Mi misi a ridere, era carino quando si arrabbiava. Oops l'ho detto.

"Cosa cazzo hai da ridere eh? Volevo vederti io la dentro"

Scoppiai a ridere ancora di più e lui intanto mi guardava storto poi abbandonò il suo sguardo da finto arrabbiato e si unì alla mia risata.

Era bello ridere insieme, formavamo una melodia perfetta.

"Io adesso vado in cucina a fare colazione. Vuoi che ti porti qualcosa?"

"Si grazie mi va bene qualsiasi cosa"

"Okay arrivo subito. Se dovesse arrivare mia mamma sai già dove andare ahaha"

Andai in cucina, mi accesi la macchinetta del caffè e nel mentre  preparai due panini con la Nutella; uno per me e uno per Benjamin.

"Fede a che ora sei arrivato ieri?"

"Ehm non ricordo credo verso le 3. Perché? "

"Ho sentito un rumore assurdo..eri anche ubriaco per caso?"

"Mamma ho 23 anni, so benissimo cavarmela e gestirmi da solo"

"Quante volte ti ho detto che le discoteche sono brutti posti e la gente non è un granché. Federico mi stai ascoltando?! "

"Si si" risposi. Sinceramente non stavo ascoltando, stavo cercando di spalmare al meglio la cioccolata per fare una bella presentazione agli occhi di Ben.
Ma da quando in qua sono diventato così perfettino?!

"Federico che succede? È da qualche giorno che ti vedo strano. È per Silvia? Ti prego parlami, sai che io ci sono sempre se vuoi parlare"

"Si si" risposi una seconda volta.

Avevo fatto un lavoro perfetto. La cioccolata era spalmata così bene che avrei fatto invidia anche a un pasticciere. Soddisfatto e con il sorriso stampato in faccia andai in camera, aprii la porta e vidi Benjamin correre e chiudersi improvvisamente dentro all'armadio. Una scena veramente da scompisciarsi dalle risate.

"Benjamin sono io" dissi ridendo a crepapelle.

Lo vidi uscire tutto spettinato e ancora con solo i boxer addosso.

"GUARDA SAI CHE SE LA PROSSIMA VOLTA NON AVVISI TI CHIUDO IO DENTRO ALL'ARMADIO."

Ero piegato in due dalle risate, con la mano ancora tremolante gli porsi il panino che accettò molto volentieri e mangiammo seduti per terra.

"Wow ma ti sei anche impegnato a mettere la Nutella. Incredibile!"

"Eh si" dissi facendo una faccia soddisfatta.

"Che ne dici di vestirti, non vorrai mica uscire in mutande!"

"Si hai ragione, però i miei sono in condizioni abbastanza pessime..."

"Tranquillo guarda cosa ti potrebbe stare nel mio armadio."

"Okay grazie. Prendo questa e....questi !"

Prese una semplice maglietta bianca e i miei jeans preferiti, quelli colore jeans strappati leggermente sulle ginocchia. Gli stavano benissimo davvero, ci assomigliavamo molto nel modo di vestire.

"Ti stanno bene!"

"Grazie! Sono belli questi Jeans"

"Si lo so sono i miei preferiti"

"Oh scusa allora ne prendo altri.."

"No no tienili, stanno molto meglio a te che a me"

"Bhe allora grazie!"

"Cosa hai voglia di fare?" chiesi a Benjamin.










You're the reason- FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora