Capitolo 25

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"Oh finalmente ti sei svegliato! Hai dormito per quattro ore consecutive ...e io mi stavo annoiando tutto solo."

"Quattro ore! Ma quanto dura sto viaggio?? E mi potresti dire dove cazzo stiamo andando?"

Io ero convinto che andassimo a Londra ma evidentemente mi sbagliavo.

"Stiamo andando in..."

"In..daiii Benjamin! "

"Stiamo andando in A..."

"In America? Oddio wow davvero?!"

"Noo sciocchino.. in A.."

"In Asia..."

"No, ritenta"

"E che cazzo sai quanti posti iniziano con la A, dammi qualche altro indizio almeno"

"Eh va bene..è l'habitat dei canguri. Se non la indovini così sei proprio scemo ahaha"

"Andiamo in Australia! Coooosa? Che figata assurda! I canguri, oh Benjamin davvero grazie!!! "

"Si ho deciso di portarti nel posto in cui sono nato e dove è presente anche tutta la mia famiglia. Di sicuro non vedranno l'ora di conoscerti! Perché sai io di solito...ehm diciamo che c'è stato un periodo in cui portavo sempre a casa persone che si drogavano, alcolizzati, prostitute..e chi più ne ha più ne metta. "

"Oh, poveri i tuoi genitori...per questo sei venuto a vivere in Italia?"

"Si perché mio nonno abitava in Italia e mi hanno detto di andare a vivere con lui perché loro non volevano più avere a che fare con me. Ma mio nonno dopo nemmeno un anno è venuto a mancare e a soli 17 anni mi sono dovuto arrangiare a farmi una vita"

"Mi dispiace molto Ben, davvero"

"Credo che questo sarà un nuovo inizio per me e poi fidati si innamoreranno tutti di te a prima vista me lo sento."

"E saresti geloso di questo?" dissi con un modo provocatorio

"Molto, guai a chi ti tocca, sennò lo prendo a padellate in faccia"

Era bello vedere che ci teneva a me...ultimamente però mi stava nascondendo qualcosa perché lo vedevo diverso dal solito. Da quando era così affettuoso? Mi ricordo le prime volte che lo vedevo al ristorante che sembrava volesse uccidere tutti.

"Ma la tua famiglia parla l'inglese o sanno qualche parola di italiano?"

"Stai tranquillo parlano abbastanza bene l'italiano. Quindi riuscirai a formulare discorsi seri ahah."

"Per fortuna, perché io e l'inglese siamo un po' come me e le ragazze.."

"Ovvero? Non le capisci o non ti piacciono?!"

"Ahahah dai Ben non rientriamo su questi discorsi ti prego"

"Ah e a proposito...sai io mi ricordo ancora di quella volta in cui abbiamo giocato a obbligo e verità sul letto di casa tua. Ricordo anche l'obbligo che ti ho fatto fare...e le parole che hai detto dopo. E io sono ancora curioso di sapere chi è il ragazzo che ti piace perché quella sera eri scoppiato in lacrime e non mi hai detto più niente. Quindi ora parla Fede, forza!"

Davvero si ricordava ancora quelle parole che gli avevo detto quella sera! Oddio ma lui non sa che quel giorno stavo parlando proprio di lui. Era lui il ragazzo che descrivevo.

"È strano come tu non ci sia ancora arrivato, comunque credo che non te lo dirò adesso."

"Ma ti piace ancora quella persona?"

"Si mi piace ancora quella persona"

"A-ah o-okay"

Ben stava balbettando e sembrava dovesse piangere a momenti. Era bruttissimo vederlo così, ma non potevo di certo dichiararmi dentro un aereo, perché se poi mi avesse rifiutato, non avrei di certo potuto buttarmi fuori dal finestrino.
Appoggiai delicatamente la mia mano sulla sua, lui mi guardò un attimo con gli occhi lucidi per poi ritrarre la sua mano mettendola nella tasca della felpa.
Indossò il cappuccio e si mise le cuffiette per poi chiudere gli occhi.

Credo che sarà un lungo viaggio...



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